lunedì 29 settembre 2014

POLITICA E PSICOLOGIA DELLA SUGGESTIONE. AMMANITI M., Gli occhi di Mesmer, LA REPUBBLICA, 12 marzo 2014

"Il suo desiderio maggiore e invariabile fu quello di farsi una reputazione e una fortuna, e riuscì frequentemente a ottenere sia l' una che l' altra, approfittando dell' amore dell' uomo per il miracoloso". Con queste parole la Biographie Universelle, edita lo scorso secolo in Francia, descrive la figura di Franz Anton Mesmer. 

domenica 28 settembre 2014

RENZI COME CRAXI. 4. BURGIO A., Si chiama Renzi ma sembra Ghino di Tacco, IL MANIFESTO, 24 settembre 2014

Non l’avesse mai pro­nun­ciato quel nome Susanna Camusso. «Renzi come That­cher»? Apriti cielo. Il lea­der mas­simo si è adon­tato e pron­ta­mente abban­do­nato all’aggressione ver­bale, come suo costume.

RENZI COME CRAXI. 3. MANFELLOTTO B., Renzi sta facendo come Craxi, L'ESPRESSO, 5 settembre 2013

Tra tensioni e veleni comincia nel Pd la stagione più delicata della sua breve storia. Non sarà facile, non sarà piacevole. E metterà a dura prova la tenuta del partito, la sua stessa identità. Gli appuntamenti in agenda sono decisivi. Da una parte si avvia inesorabilmente al tramonto, e certo non senza pesanti colpi di coda, il ventennio berlusconiano che ha congelato la sinistra concentrandola su un'unica missione: liberarsi di B. Ora bisognerà ricominciare daccapo parlando non più di lui, ma di contenuti e obiettivi. Dall'altra Matteo Renzi si appresta a conquistare la leadership del partito come trampolino per la candidatura a premier ("Il fattore R"). Un'epoca si chiude, una si apre.

RENZI COME CRAXI. 2. MEZZATESTA N., Ricolfi: «Renzi finirà col fare come Craxi per varare la riforma sul lavoro». Intervista con il sociologo Luca Ricolfi, IL GIORNALE DI SICILIA, 23 settembre 2014

«Ma per favore non chiamatemi gufo». Comincia così, fra l'ironia e il sarcasmo la chiacchierata con Luca Ricolfi, professore all'Università di Torino ed editorialista de La Stampa. Nei confronti del governo Renzi non è mai stato tenero perché considera «l'annuncite» la malattia terminale di una politica ammalata di parole. In questa intervista, però, si dimostra, per una volta, un po’ meno appuntito delle precedenti.

RENZI COME CRAXI. 1. SALVATI M., La sfida di Craxi e Renzi alla politica del ghirigoro, LA LETTURA

Alla storia non piacciono percorsi «lineari e ragionevoli»: contrastano con il suo senso dell’ironia e con la tessitura complessa delle vicende umane. Alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, nell’imminenza della crisi che di lì a poco avrebbe travolto il sistema politico del nostro Paese, che cosa ci sarebbe stato di più lineare e ragionevole di un riassetto che avesse creato in Italia le stesse condizioni che prevalevano nei più importanti Paesi europei: due grandi forze politiche, entrambe legittimate a governare, tra loro in alternanza? La conventio ad excludendum verso il Pci stava per cadere e con essa l’anomalia di un’alleanza necessaria tra la Democrazia cristiana e il Partito socialista. E quanto era avvenuto pochi anni prima in Francia mostrava un possibile percorso: la grande riforma costituzionale gollista era stata utilizzata da un abile politico socialista per raggiungere un doppio risultato, prevalere sull’alleato comunista e sconfiggere il centrodestra nelle elezioni presidenziali. Questa via si rivelò impercorribile in Italia: una riforma di tipo presidenzialista e maggioritario in Francia era già stata fatta, mentre in Italia i due più grandi partiti non la volevano e il Partito socialista non aveva la forza per imporla.

WELFARE IN EUROPA. ALLEGRI G., La cittadinanza ribelle del vecchio continente, IL MANIFESTO, 26 settembre 2014

Contro la mise­ria. Viag­gio nell’Europa del nuovo Wel­fare (Laterza, pp. 150, euro 12) di Gio­vanni Peraz­zoli andrebbe stu­diato e man­dato a memo­ria dalle classi diri­genti pre­senti e future del nostro paese: poli­tici, sin­da­ca­li­sti, impren­di­tori, acca­de­mici, gior­na­li­sti e opi­nion makers

sabato 20 settembre 2014

IL CASO RENZI E LA CAMICIA BIANCA. G. BUONDONNO, Quando al merito si univa il bisogno, IL MANIFESTO, 10 settembre 2014

Non sono le cami­cie bian­che, a impres­sio­nare; né la gio­vane (a ben vedere poi nean­che tanto) età di que­sti uomini poli­tici. Mi impres­sio­nava di più Clau­dio Mar­telli un secolo fa. E, tutto som­mato, mi incu­rio­siva anche di più. Altre sono le cose che mi hanno impressionato.



GOVERNO RENZI E RIFORMA DELLA SCUOLA. A. ANGELUCCI, Renzi's School, IL MANIFESTO, 16 settembre 2014

Rem tene, verba sequen­tur, si diceva tanto tempo fa. E allora ana­liz­ziamo le parole e rico­struiamo indut­ti­va­mente il para­digma cul­tu­rale sot­teso alla recente pro­po­sta del Governo sulla scuola.

EUROPA E RIFORMISMO. M. ALBERTI, Il riformismo alla rovescia, IL MANIFESTO, 17 settembre 2014

oggi per l’Europa si aggira un nuovo spet­tro: lo spet­tro delle riforme. Que­sto spet­tro non mette certo in allarme i ceti pri­vi­le­giati. Al con­tra­rio, esso si pre­para a con­so­li­darne le ren­dite di posizione.

martedì 16 settembre 2014

FILOSOFIA POLITICA. RICORDO DI KARL POPPER. D. ANTISERI, Popper, il potere sotto controllo, LA LETTURA,

Nel XX secolo «profeti a destra» e «profeti a sinistra» hanno alimentato le seduzioni del totalitarismo di destra e di quello di sinistra. E «furono pochi — scrive Ralf Dahrendorf nel libro Erasmiani — a resistere a entrambe malgrado tutte le tentazioni. Karl Popper è stato uno di questi, un altro Isaiah Berlin, Raymond Aron un terzo».

domenica 14 settembre 2014

EUROPA IN SECESSIONE. L. NAPOLEONI, Referendum Scozia: prove generali di altri divorzi in Eurolandia?, IL FATTO, 14 settembre 2014

EUROPA. ITALIA. LA LEGA E L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA. A. MADRON, Scozia, Salvini: “Secessione? Senza Renzi l’avremmo già fatta ma ormai è alle porte”, IL FATTO, 14 settembre 2014

Il 18 settembre in Scozia, giorno del referendum indipendentista, ci saranno anche decine di militanti leghisti. Alcuni di loro sono già arrivati ad Edimburgo e Glasgow per seguire dal vivo l’ultima settimana della campagna referendaria. Radio Padania ha programmato decine di collegamenti per rendere conto minuto per minuto dell’esito della votazione, percepita come un fatto epocale a prescindere dall’esito finale. Ne è convinto anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini che punta molto sul contagio del virus indipendentista in Europa.

EUROPA. RUSSIA. RICOSTRUIRE LA GRANDE RUSSIA. A. ZAFESOVA, Quelle minoranze protette da Mosca, LA STAMPA, 2 settembre 2014

Il collasso dell’Urss ha lasciato un mosaico di Stati con molte etnie e confini improvvisati. Putin vuole riunire il “grande popolo russo”. Baltici e moldavi temono di finire nel mirino


EUROPA. GERMANIA. ELEZIONI REGIONALI. REDAZIONE, Germania, alle Regionali volano gli anti-euro, LA STAMPA, 14 settembre 2014

Per Angela Merkel e la Cdu ha tutto il sapere di un assedio: il partito anti-euro AfD (Alternative fuer Deutschland) ha sbancato alle regionali oggi in Turingia e Brandeburgo facendo il suo ingresso trionfale nei rispettivi parlamenti con oltre il 10%, da zero da cui partiva non essendosi presentata alle precedenti elezioni. Avendo sempre escluso alleanze con la AfD, ed essendo sempre stata la politica della Cdu quella di non tollerare partiti alla propria destra, per la cancelliera a Berlino lo scenario politico si fa critico. 

EUROPA. SVEZIA. PREGIUDIZI. REDAZIONE, “Bimbi costretti alle vacanze in Italia” Svezia, è polemica sullo spot offensivo, LA STAMPA, 3 maggio 2013

Un parco di divertimenti di Goteborg, in Svezia, ha lanciato una campagna pubblicitaria con la quale in un sol colpo si offendono tre paesi mediterranei: Italia, Spagna e Grecia. Tre paesi che agli occhi degli europei rappresentano l’incarnazione delle difficoltà economiche e della crisi sociale. 


EUROPA. SVEZIA. ELEZIONI. REDAZIONE, Ma è boom dell’estrema destra: superato il 10%, LA STAMPA, 14 settembre 2014

I socialdemocratici in testa e il boom dell’estrema destra: è la prima fotografia del voto in Svezia appena dopo la chiusura dei seggi alle 20 di questa sera. Secondo i primi exit poll i socialdemocratici avrebbero raggiunto il 31,1% dei voti (con Verdi ed ex comunisti la coalizione sarebbe vicina al 45%), mentre l’estrema destra sarebbe il terzo partito del Paese con il 10,5% contro il 5,7% raccolto quattro anni fa. 

giovedì 11 settembre 2014

GOVERNO RENZI. IL GIUDIZIO DI ROBERTO SAVIANO. R. SAVIANO, L'attacco di Saviano a Matteo Renzi "E' sempre commedia all'italiana", L'ESPRESSO, 10 settembre 2014

«Il momento è gravissimo e la necessità di serietà è illimitata: il primo ministro e gli altri componenti del Consiglio dei ministri dovrebbero rendersi conto che non è possibile sempre e comunque strizzare l’occhio alla più stantia rappresentazione della cialtroneria nazionale».

RIFORMA DELLA SCUOLA. IMPARARE A DIBATTERE. C. GUBBINI, Dalla retorica al 'debate': a scuola si insegna l'arte di avere ragione, LA REPUBBLICA, 10 settembre 2014

La scuola deve anche insegnare a parlare in pubblico e a sostenere un dibattito? Ne sono convinti i sostenitori del "debate". Difficile trovare una definizione per questa nuova disciplina, che da tempo è un "must" nelle scuole, nei college e nelle università americane e inglesi, e che da qualche tempo comincia ad essere sperimentata anche in alcune scuole italiane. La professoressa Nadia Cattaneo, dirigente dell'Istituto tecnico economico Tosi di Busto Arsizio non ha dubbi: lei la chiama "arte". "Il 'debate' richiede disciplina, competenza, formazione, ma anche passione e creatività", spiega. 

www.debate.org

RIFORMA DELLA SCUOLA E INSEGNAMENTO IN LINGUA STRANIERA. S. INTRAVAIA, AAA cercasi prof per insegnare in lingua straniera. Ma non ci sono..., LA REPUBBLICA, 10 settembre 2014

AAA cercansi docenti specializzati per il Clil. L'insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera (Matematica, Storia, Italiano, ecc.) all'ultimo anno del superiore parte decisamente in salita. Al momento, su oltre 15mila docenti necessari soltanto un migliaio è stato formato: il 7 per cento scarso. Il resto deve completare la formazione linguistica e metodologico-didattica. Secondo la riforma Gelmini, da quest'anno nelle quinte classi dei licei e degli istituti tecnici una materia diversa dalla lingua straniera dovrà essere insegnata in Inglese  -  nei tecnici  -  e nella stessa lingua straniera studiata dai ragazzi, al liceo. 

mercoledì 10 settembre 2014

EUROPA. SCOZIA VERSO L'INDIPENDENZA. E. FRANCESCHINI, Scozia, capitali in fuga, LA REPUBBLICA, 10 settembre 2014

LONDRA – In Scozia è cominciata la fuga di capitali. Il Financial Times riporta stamane in prima pagina che investitori e gestori di fondi pensione stanno portando centinaia di milioni di sterline fuori dalla Scozia per timore delle conseguenze di un possibile “sì” all’indipendenza nel referendum in programma fra una settimana.  Il quotidiano finanziario cita le rivelazioni di un manager di investimenti bancari, Chris Fisher della Multrees Investor Services, che dice di avere personalmente trasferito centinaia di milioni di sterline da conti scozzesi per ordine dei suoi clienti: “Si stanno muovendo tutti”, afferma il broker. “E se lo fanno i nostri clienti, significa che altre società di investimenti stanno facendo la stessa cosa”. 

domenica 7 settembre 2014

MASSA MEDIA TELEVISIONE E INFORMAZIONE. A. SALA, Denuncia di Msf: quei milioni di morti che non interessano ai Tg, CORRIERE DELLA SERA, 6 settembre 2014

«Quando una notizia non è nei telegiornali, non lo sono neanche le popolazioni vittime di violenze, sfollamenti, fame e malattie». E non sono poche. C’è un grosso pezzo di mondo che non buca lo schermo e non entra mai nelle case degli italiani. E’ una realtà fatta di emergenze umanitarie, di crisi regionali, di stati di calamità che, semplicemente, non esistono se non vi si accendono sopra i riflettori dei principali mezzi di informazione.

giovedì 4 settembre 2014

RIFORMA DELLA SCUOLA. R. ABRAVANEL, Riforma della scuola con pochi meriti. Non conviene davvero al Paese, CORRIERE DELLA SERA, 4 settembre 2014

l governo Renzi sta varando le linee guida della riforma della scuola. Propone di assumere dal prossimo anno a tempo indeterminato 150 mila docenti precari e tra due anni 40 mila nuovi docenti tramite concorso con un investimento a regime di 4 miliardi all’anno. L’obiettivo dichiarato è quello di dotare le scuole di tutti gli insegnanti di cui hanno bisogno ed eliminare la «supplentite». Non convince. L’obiettivo di stabilizzare i precari può avere senso. Non è colpa loro se per anni lo Stato italiano ha fatto mezze promesse facendogli frequentare scuole di specializzazione, senza mai stabilizzarli.


RIFORMA DELLA SCUOLA. G. SIMONELLI, Scuola: non una riforma, tutt’al più una magia!, IL FATTO, 4 settembre 2014

Non voglio intervenire sulle proposte che il governo ha fatto riguardo alla scuola. Anche se per parecchi anni sono stato un insegnante nella scuola media superiore, da troppo tempo l’ho lasciata per poterne conoscere i veri problemi. Ma su un aspetto della questione, quello dellacomunicazione del progetto, delle parole scelte per definirlo, credo sia necessaria una puntualizzazione. Tutti, i ministri e gli organi di informazione cartacea o televisiva parlano di“riforma”. E commettono una grande sciocchezza.

RIFORMA DELLA SCUOLA. M. BOSCAINO, Riforma della scuola: esempio eloquente del degrado della democrazia, IL FATTO, 3 settembre 2014

Tg Cronache, la rubrica che – nel primo pomeriggio – segue il TgLa7, quello che – fino al governo Letta, ma soprattutto in epoca berlusconiana – ha rappresentato per alcuni un baluardo d’informazione più o meno credibile, ha dedicato un servizio all‘intervento del governo sullascuola; annunciato dal premier, come si sa, non con il consueto cinguettio, ma con un video che presenta un documento online di 136 pagine. Elementi imprescindibili e consueti: il tono enfatico – “una rivoluzione”; e l’”ascolto”: due mesi di confronto («a voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori», annunciando la campagna d’ascolto «scuola per scuola» dal 15 settembre al 15 novembre) e un anno per «una rivoluzione».

mercoledì 3 settembre 2014

IL SENSO CIVICO DEGLI ITALIANI. RICERCA UNIVERSITA' DI PADOVA. D. MARINI, L’ambiente è il valore civico più condiviso dagli italiani. Il voto? Non è più una virtù, LA STAMPA, 1 settembre 2014

La nostra ricerca mensile si concentra sul capitale sociale collettivo. I comportamenti meno accettabili? Gettare rifiuti in strada li batte tutti. Solo uno su tre considera non ammissibile astenersi alle elezioni

MOVIMENTI, PARTITI E IDEE POLITICHE IN ITALIA. LA NUOVA LEGA NORD. M. REBOTTI, Salvini: la Corea del Nord? C’è uno splendido senso di comunità, CORRIERE DELLA SERA, 3 settembre 2014

«Sono un tipo curioso e la Corea del Nord è uno dei luoghi meno conosciuti al mondo e quindi mi sono detto: perché no?». Il segretario della Lega Matteo Salvini è appena atterrato in Italia dopo alcuni giorni tra Pyongyang e Pechino. Era con il senatore di FI Antonio Razzi - «là lui è un’autorità assoluta, una star» - già noto per aver definito il Paese «una specie di Svizzera» e «un moderato» il dittatore Kim Jong-un. 

martedì 2 settembre 2014

ITALIA. UMBRIA. POLITICHE CULTURALI. LE RAPPRESENTAZIONI DI CHI NON LA CONOSCE. G. COLLETTI, Idee, dialogo e accoglienza per Perugia2019. "Benvenuti nella città dell'altrove", 1 settembre 2014

"Città delle idee, del dialogo, dell'accoglienza. Perché le idee mettono in moto una comunità, il dialogo è uno scambio continuo ed è un tu che arricchisce l'io, e l'accoglienza è guardare verso l'altrove". Ecco la candidatura diPerugia 2019 con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria dalle parole del direttore artistico-culturale Arnaldo Colasanti, scrittore e critico letterario. La città umbra con il suo territorio è nella short list finalista, selezionata tra le sei città candidate al titolo di Capitale della Cultura 2019. "La nostra candidatura racconta una cultura intesa come policentrica e creativa. E una comunità che risponde alla crisi con le leve dell'accoglienza", precisa Colasanti. 

EUROPA E ANNIVERSARI. LA PRIMA GUERRA MONDIALE. M. CACCIARI, Europa, cento anni senza un’identità, L'ESPRESSO, 25 luglio 2014

Cento anni fa si concludeva tragicamente la belle époque europea e con essa un intero Evo della storia mondiale dominato dalla volontà di potenza economica, tecnica, scientifica, insomma: globale , che dello spirito europeo era stato espressione. 

REGIONI E COSTI DELLA POLITICA ITALIANA. P. FANTAUZZI, Rottamare costa: 15 milioni per i consiglieri C'è anche l’assessore del 'contratto hard', L'ESPRESSO, 1 settembre 2014

Dal centro alla periferia, anche la rottamazione ha i suoi costi. E il paradosso è che questo ricambio - velocizzato dall’ingresso negli enti locali del Movimento cinque stelle - sta accelerando pure i privilegi che la politica si è generosamente regalata nel corso degli anni. Lo dimostra il caso del Piemonte e dell’Abruzzo, dove a maggio si è votato con due anni di anticipo per il rinnovo delle giunte regionali.

COSTI DELLA POLITICA. EUROPA E POLITICI ITALIANI DA DIMENTICARE. P. FANTAUZZI, Il portaborse europeo è uno di famiglia Tra politici 'trombati' e figli di famosi, L'ESPRESSO, 26 agosto 2014

La grande famiglia della politica italiana ha un cuore enorme. E non perde occasione per dimostrare la sua generosità. In patria ma anche all'estero. Una munificenza consentita anche dai 21.209 euro che mensilmente Strasburgo mette a disposizione di ogni europarlamentare per pagare i collaboratori. Una somma pensata per assicurare a tutti il meglio in circolazione.