lunedì 28 dicembre 2015

PARTITI ITALIANI. LA FINE DI FORZA ITALIA. S. TURCO, Il parricidio tardivo di Sandro Bondi, L'ESPRESSO, 28 dicembre 2015

ancava l’ultima pennellata, l’ultimo dettaglio. L’ultima palata di terra. L’abiura finale. Adesso, amen, è arrivata anche questa. “Berlusconi potrebbe essere paragonato al conte Ugolino che divora il cranio dei suoi figli”, sibila Sandro Bondi. Ed eccola, via intervista con Repubblica , la pugnalata all’ex Cavaliere: il parricidio, la chiusura del cerchio, per quel che vale, ormai. Perché fino all’ultimo, Bondi - il fido scudiero, il sacerdote del purismo, l’abate che comminava scomuniche, il soldato che aveva scelto di decadere dalla politica quando era decaduto il suo generale - Berlusconi l’aveva sempre salvato.

PARTITI ITALIANI. LA FINE DI FORZA ITALIA. INTERVISTA CON S. BONDI. D. CRESTO-DINA, Bondi: "Io, cortigiano pentito. Berlusconi è uguale al conte Ugolino", LA REPUBBLICA, 28 dicembre 2015

ROMA  - "Parlo ora per la prima volta dopo nove mesi", dice mansueto ilfreschissimo senatore verdiniano Sandro Bondi già ministro della Cultura precipitato dalla poltrona con un pezzo di Pompei nel 2011 e ex cortigiano naturale e convinto di Berlusconi: "A Silvio, vita splendente...", ricordate i suoi sonetti pro familia? E dopo questa chiacchierata, onorevole? "Tornerò nel silenzio".

domenica 27 dicembre 2015

PIU' DIRITTI PER TUTTI. G. FASANO,«Non esiste il diritto a non nascere perché malati», CORRIERE DELLA SERA, 23 dicembre 2015

Non c?è nessun «diritto alla non vita», cioè «il diritto a non nascere se non sano». E che non si faccia confusione perché «cosa diversa è il diritto di staccare la spina, che comunque presuppone una manifestazione di volontà ex ante, con il testamento biologico». 

PIU' DIRITTI PER TUTTI. R. SAVIANO, Diritti civili, 
un altro anno buttato, L'ESPRESSO, 24 dicembre 2015

Poche parole per dire addio a una persona che, come fa chi costruisce la storia dei diritti negati nel nostro paese, ha reso pubblica una decisione del tutto privata. E lo ha fatto per dare voce a chi viene silenziato da una politica sempre in ritardo.

PIU' DIRITTI PER TUTTI. D. FUSARO, Omofobia, un nuovo psicoreato, IL FATTO, 27 dicembre 2015

Il mio articolo sulle unioni civili in Grecia è riuscito, da quel che mi segnalano, a far perdere la pazienza a molti. Soprattutto a molti che, anziché leggere, starnazzano e ragliano scompostamente, subito liquidando come omofobo chiunque in tema di costumi dissenta dalla linea prestabilita dall’ortodossia del pensiero unico politicamente corretto.

sabato 26 dicembre 2015

PIU' DIRITTI PER TUTTI. NUOVI DIRITTI E NUOVE POSSIBILITA' DELLA SCIENZA. G. BELARDELLI, Oltre la scienza: l’ideologia dei nuovi diritti e il concetto di limite, CORRIERE DELLA SERA, 24 dicembre 2015

C’è da augurarsi che la discussione sulla maternità surrogata, aperta dal documento di alcune femministe contro la pratica dell’«utero in affitto», non si chiuda tanto rapidamente. Infatti il tema, al quale il Corriere ha dato ampio spazio nei giorni scorsi, va ben oltre la questione, pur rilevantissima, della liceità o meno della pratica della gestazione per altri (generalmente dietro un compenso in denaro), vietata nella maggior parte dei Paesi europei ma ammessa in Usa, India e vari Stati dell’ex Urss. 

mercoledì 23 dicembre 2015

domenica 20 dicembre 2015

GOVERNO RENZI E CAOS SANITA'. M. BOCCI, Interventi saltati e reparti chiusi: è caos negli ospedali per i nuovi orari, LA REPUBBLICA, 20 dicembre 2015

I reparti chiudono, gli interventi saltano, gli ispettori del lavoro entrano in corsia per controllare il rispetto dei turni. Il nuovo orario della sanità sta portando il caos in molti ospedali, con l'aggravante di interpretazioni differenti delle norme, anche all'interno delle stesse regioni. "Turni rivoluzionati, impossibilità a proseguire il lavoro oltre certi limiti, riposi forzati. In un settore già carente di personale quest'ultima tegola comporterà un ulteriore affossamento del sistema sanitario", sentenzia da Napoli Francesco Corcione, presidente della Società italiana di chirurgia. Dal Piemonte alla Sicilia, dalla Campania alla Basilicata si denunciano difficoltà. Decine le operazioni saltate, tantissime le unità operative accorpate o chiuse. L'episodio più eclatante ha riguardato Cagliari, dove il 10 dicembre è saltato un trapianto di rene. L'équipe chirurgica aveva lavorato già su tre donatori, è riuscita a fare il prelievo sul quarto ma poi si è fermata sostenendo di non voler superare i limiti del nuovo orario. L'organo così non è stato trapiantato in Sardegna ma in Piemonte. "Applicare i nuovi turni non vuol dire far saltare interventi - commenta Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti - A Cagliari, ad esempio, un'altra équipe poteva effettuare il prelievo. Grazie all'impegno dei colleghi, in Italia in questo mese le attività dei nostri centri si sono svolte regolarmente".

mercoledì 16 dicembre 2015

LICIO GELLI E I MISTERI D'ITALIA. E. ANTONUCCI, Chi era Licio Gelli e che cos’era la P2, LA STAMPA, 16 dicembre 2015

La P2  
Loggia massonica segreta, di carattere eversivo, guidata da Gelli a partire dal 1970 in qualità di “Gran Maestro”. È finita al centro dei principali scandali della storia italiana degli ultimi trent’anni: dalla strage di Bologna allo scandalo del Banco Ambrosiano, passando per il tentato golpe Borghese, il sequestro Moro e Tangentopoli. La lista degli appartenenti alla loggia fu rinvenuta il 17 marzo 1981 durante una perquisizione della residenza di Gelli, Villa Wanda, e di una sua fabbrica a Castiglion Fibocchi (Arezzo), e fu resa pubblica il 21 maggio seguente dal presidente del Consiglio Arnaldo Forlani, poi dimessosi in virtù dello scandalo. 


LA MORTE DI LICIO GELLI. L'ITALIA E LA LOGGIA P2. J. JACOBONI, L’ultima intervista a La Stampa di Licio Gelli 7 anni fa: “Ci sono le logge dietro la crisi della sinistra”, LA STAMPA, 16 dicembre 2015

Il capo della P2 Licio Gelli è morto nella sua casa vicino ad Arezzo a 96 anni. Qui il colloquio pubblicato su La Stampa il 15 dicembre 2008.  

sabato 12 dicembre 2015

GOVERNO RENZI E TRUFFA BANCARIA. REDAZIONE, Roberto Saviano denuncia Maria Elena Boschi e il suo conflitto d'interessi per la Banca Etruria su "il Post", L'HUFFINGTON POST, 11 dicembre 2015

Roberto Saviano denuncia - in un articolo pubblicato su "il Post" - il conflitto di interessi del ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, a proposito del decreto salva banche e del ruolo del padre, ex vicepresidente della Banca Etruria, proprio uno degli istituti di credito salvati.
Il celebre scrittore non usa giri di parole e scrive su "il Post":

lunedì 7 dicembre 2015

SOCIALISMI AMERICANI. REDAZIONE, Venezuela: Maduro battuto, vincono le opposizioni, è la fine del chavismo, CORRIERE, 7 12 205

Con il crisma dell’ufficialità dei dati ufficiali della commissione elettorale si conferma la vittoria dell’opposizione in Venezuela. La coalizione dell’Unità nazionale (il Mud) ha vinto 99 seggi su 167 dell’Assemblea Nazionale contro i 46 del partito chavista ponendo fine dopo 16 anni al dominio incontrastato dei socialisti-bolivariani del defunto Hugo Chavez, e del suo delfino, l’attuale presidente Nicolas Maduro. Il presidente della commissione elettorale Tibisay Lucena ha avvertito che mancano all’appello ancora i risultati in alcune parte del Paese per assegnare altri 22 seggi, numeri tali da non essere in grado di alterare da soli il risultato. Anzi, il segretario del Mud, Jesus Torreabla, ha assicurato che aumenteranno il vantaggio dell’opposizione, che si è ha già assicurata la maggioranza semplice (84 seggi) ma potrebbe arrivare a quella qualificata (110). Se così fosse, il Mud disporrebbe di una maggioranza più grande di quella attuale del chavismo, e potrebbe approvare leggi autonomamente, scavalcare veti dell’esecutivo, rimuovere magistrati del Tribunale Superiore di Giustizia o perfino convocare un’assemblea costituzionale.

domenica 6 dicembre 2015

EUROPA E LIBERALIZZAZIONI SELVAGGE. S. MAURIZI, WikiLeaks rivela le nuove liberalizzazioni selvagge del Tisa, L'ESPRESSO, 3 dicembre 2015

n una Parigi cupa e stravolta dal terrore, i leader mondiali stanno cercando un accordo che salvi un pianeta in grande emergenza. La conferenza sul clima si svolge sotto gli occhi di tutti e la retorica è alta: «Abbiamo grandi speranze», ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, presidente di “Cop21”. Che ha poi aggiunto: «Tocca a noi far fronte alle nostre responsabilità in modo che l'11 dicembre [giorno di chiusura della conferenza, ndr] possiamo dire al mondo quelle quattro parole che sta aspettando: la nostra missione è compiuta». Ma quanto questi discorsi rischino di rivelarsi retorici è provato da WikiLeaks, che con un team di media internazionali, tra cui l'Espresso, pubblica nuovi documenti riservati sul Tisa, il trattato che i signori del mercato - Italia inclusa - stanno negoziando in segreto a Ginevra per liberalizzare il cuore dell'economia dei paesi sviluppati: i servizi.

I BISOGNI DELLE FAMIGLIE ITALIANE OGGI. REDAZIONE, I bisogni delle famiglie: la sicurezza economica in testa, REPUBBLICA, 6 dicembre 2015

MILANO - I soldi non fanno la felicità, dice l'adagio, ma restano al centro delle preoccupazioni che determinano il benessere familiare degli italiani. Le questioni economiche sono le più importanti per determinare il benessere famigliare degli italiani. La sicurezza finanziaria unita al "non doversi preoccuparsi di arrivare a fine mese" sono considerati i principali elementi che contribuiscono alla serenità delle famiglie (rispettivamente 44,6% e 44,2%). Fattori che senz'altro sono influenzati dal 'nervo scoperto' di anni di crisi, in un momento nel quale si sta riducendo il welfare state. Lo certifica una ricerca condota da Swg per conto del gruppo assicurativo Genworth, che si occupa proprio della protezione del tenore di vita.

sabato 5 dicembre 2015

TEORIE POLITICHE. POPULISMO. G. ORSINA, Il populismo è nostalgia della politica, LA STAMPA, 5 dicembre 2015

Se vivessimo a qualche anno-luce di distanza dalla Terra e guardassimo al nostro pianeta con lo stesso spirito col quale un entomologo osserva un termitaio, potremmo ammetterlo perfino alla vigilia delle importanti elezioni regionali che si terranno domani in Francia: le democrazie contemporanee stanno attraversando una fase di mutamento di straordinario interesse.  

ITALIA. RAPPORTO CENSIS 2015. F. Q. Censis, “Italia in letargo esistenziale collettivo, emergono capacità inventive ma solo individuali e spontanee”, IL FATTO, 4 dicembre 2015

Un Paese che resta in un “letargo esistenziale collettivo“, dove prevale il “giorno per giorno”. Ma anche dove si registra un “rilancio del primato della politica” e uno “sviluppo fatto di capacità inventive, individuali e collettive”: dinamiche spontanee considerate residuali, ma che prendono sempre più consistenza. E’ in sintesi la fotografia del 49esimo rapporto del Censis

SANITA'. P. BECCHI, Sanità, anatomia di un dolore, IL FATTO, 5 dicembre 2015

La pressione non scende, né quella massima né quella minima. Alba di domenica. Una notte bianca è quasi passata e il giorno che sta per nascere non promette niente di buono. La pressione resta alta, sia la massima sia la minima, anzi picchia forte, 230 /120. Eppure sono da anni sotto controllo per questa bestia silenziosa: non la vedi e quasi non la senti ma si muove dentro di te, pronta a colpirti quando meno te lo aspetti.

domenica 29 novembre 2015

LA AZIENDALIZZAZIONE DELLA SCUOLA. D. FUSARO, Poletti e la formazione come merce: in difesa della cultura classica, IL FATTO, 29 novembre 2015

Anche la cultura classica è sotto assedio. “Laurearsi con 110 e lode a 28 anni non serve a un fico”, ha detto con tono postmoderno il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. E tutti ricordano l’articolo di Stefano Feltri dell’estate scorsa, “Il conto salato degli studi umanistici”, una sorta di esortazione rivolta ai giovani in vista della scelta delle Facoltà universitarie, con annessa demonizzazione dei saperi classici e delle humanae litterae.

lunedì 23 novembre 2015

TERRORISMO E TRAGICITA' DEL POLITICO. M. CACCIARI, Se la politica riscopre la tragedia, L'ESPRESSO, 24 aprile 2015


La Resistenza è l’epilogo della grande guerra civile europea che ha segnato il “secolo breve”. Espressione perfetta della sua grandiosa tragicità. Gli insanabili conflitti nazionali e ideologici si concentrano sulla scena 
di un solo Paese, manifestando la loro essenza fratricida. L’inimicizia perviene necessariamente al suo massimo quando si scatena nel seno di una famiglia, poiché lì i contendenti lottano per lo stesso luogo, non posseggono che quello spazio. La violenza scardina, allora, ogni “diritto di guerra”, grande e problematica costruzione dello spirito europeo che il Novecento delle guerre civili ha spazzato via. Tuttavia, occorre 
a un tempo riconoscere che l’energia distruttiva che esse scatenano sta 
a fondamento della loro stessa forza costituente. Dalle guerre civili romane 
si origina l’evo augusteo, il principato. Soltanto la guerra civile rifonda ab integro . E non c’è dubbio che la Resistenza abbia prodotto un’autentica rifondazione anche del nostro Stato. 
Per questo la violenza era necessaria,
e così venne praticata, da una parte e dall’altra.

TERRORISMO E DIVERTIMENTO. G. RIVA, Terrorismo, attacco al divertimento. Ovvero il peccato secondo i fanatici , L'ESPRESSO, 23 novembre 2015

i è scritto, e giustamente, che i fondamentalisti islamici a Parigi e altrove, ma soprattutto a Parigi, hanno voluto colpire il nostro modo di vivere, il modello occidentale. Così per terra abbiamo dovuto contare i corpi della generazione Bataclan, quella colpevole perché assiste a un concerto rock. E il rock, nell'accezione terrorista, è musica del demonio.

domenica 22 novembre 2015

SOCIOLOGIA DEL TERRORISMO. INTERVISTA AL SOCIOLOGO FRANCESE Farad Koshrokhavar (Ecole des hautes études en sciences sociales), IL FATTO, 22 novembre 2015

http://kikukula2.blogspot.it/2015/11/sociologia-del-terrorismo-m-castigliani.html
http://cadis.ehess.fr/index.php?/membres-du-centre/membres-permanents/1142-farhad-khosrokhavar

sabato 21 novembre 2015

ISLAM TERRORISMO RELIGIONE. M. A. BOEMI, Domenico Quirico: «Ecco perché l’Occidente non capisce l’Islam guerriero e la realtà dell’Isis», LA SICILIA, 11 novembre 2014

L’Isis e il califfato sono fenomeni completamente diversi da Al Qaida: ma l’Occidente non lo capisce e sbaglia utilizzando i medesimi schemi per combattere i due fenomeni. Così come è errato considerare l’Islam una religione pacifica: è invece uno strumento di totalitarismo che condanna senza appello tutti gli “impuri” non per quello che fanno, ma per ciò che sono. Ne abbiamo discusso, in un forum nella nostra redazione (erano presenti, oltre alla sottoscritta redattrice, il direttore Mario Ciancio, il direttore editoriale Domenico Ciancio, il caporedattore Giuseppe Di Fazio, il caposervizio Carlo Anastasio, il freelance Orazio Vecchio), con Domenico Quirico, inviato de La Stampa che questi fenomeni li conosce bene per averli visti e subìti (è stato a lungo ostaggio dei jihadisti) in prima persona.

INFORMAZIONE TV E TERRORISMO. LO PSICHIATRA E L'OSTAGGIO. REDAZIONESEBUD, Dalla Gruber Domenico Quirico batte Paolo Crepet 3 set a zero. E sulla cacofonia tuttologica in tv: arma di distruzione di massa?, RINABRUNDU.COM, 20 novembre 2015

di Rina Brundu. Guardando l’odierna puntata di “Otto e mezzo” di Lilly Gruber (La7), dove tra gli altri ospiti si facevano notare il giornalista de “La Stampa” Domenico Quirico e lo psichiatra-psicologo-sociologo-tuttologo Paolo Crepet, mi è tornata in mente un’altra delle mitiche battute dello Sheldon Cooper contra psicologia e psicologi vari: I think it’s safe to say you’re not in love with me and I’m not in love with you. And psychology has once again proved itself the doofus of the sciences. (Credo si possa concludere che tu non mi ami e io non ti amo. E che la psicologia si sia rivelata ancora una volta la più stupida tra le materie scientifiche).

martedì 17 novembre 2015

CASO MORO. DOPO 37 ANNI. P. BERIZZI, La verità di Cutolo: "Pronto a collaborare, vi svelerò i segreti del sequestro Moro", LA REPUBBLICA, 17 novembre 2015

Nessun pentimento ("solo davanti a Dio" ). Nemmeno una dissociazione. Ma, per la prima volta dopo oltre mezzo secolo dietro le sbarre  -  34 anni in isolamento, 23 in regime di 41 bis  -  , Raffaele Cutolo ha deciso di collaborare con lo Stato. Una scelta clamorosa che Repubblica è in grado di rivelare e di ricostruire. Una scelta maturata recentemente, in gran segreto, nel carcere di Parma, dove l'ex capo della Nuova camorra organizzata ha appena compiuto 74 anni. Qui, due mesi fa, Cutolo ha chiesto  -  a sorpresa  -  di essere interrogato sul rapimento e la morte di Aldo Moro. E ha parlato. Le sue rivelazioni - il verbale è stato secretato - le hanno raccolte in cella un luogotenente dei carabinieri e un magistrato. Collaborano entrambi con laCommissione parlamentare di inchiesta che indaga sulla complessa, e ancora oscura vicenda, dello statista democristiano rapito e ucciso dai terroristi delle Brigate Rosse il 9 maggio 1978.

domenica 15 novembre 2015

FRANCIA. LA SITUAZIONE NELLE PERIFERIE PARIGINE. G. SLAUNICH, Francia, le banlieue 10 anni dopo la crisi: «Non è cambiato niente», CORRIERE DELLA SERA, 26 ottobre 2015

Dieci anni fa allargava le braccia in un parcheggio tra un casermone e l’altro: “Ma come immagini che si viva qui, in una città da 20mila abitanti, con un tasso di disoccupazione giovanile del 40%, solo tre banche e neanche un commissariato di polizia?”. “Qui” è Clichy-sous-bois, il Comune in periferia di Parigi da dove, nella notte tra il 27 ed il 28 ottobre 2005, è partita la rivolta delle banlieue francesi. Lui è Samir Mihi: all’epoca aveva 28 anni, faceva l’educatore sportivo e aveva appena fondato l’associazione “Au delà de mots” in ricordo di Zyed Benna e Bouna Traoré, i due ragazzini (17 anni il primo, 15 il secondo: nella foto sotto una loro immagine d’archivio) morti in un trasformatore EDF dove si erano nascosti per scappare dalla polizia. Alle 18:12 del pomeriggio del 27 ottobre, ora in cui l’incidente causò un black out lasciando la città al buio.

sabato 14 novembre 2015

SCIOPERO CONTRO LA BUONA SCUOLA E MANGANELLATE. R. CICCARELLI, Buona scuola di manganelli, IL MANIFESTO, 14 novembre 2015

Proteste contro la riforma della scuola macchiate di sangue. Quello degli studenti. Manganellate hanno colpito chi manifestava a Napoli e a Milano contro la riforma Renzi-Giannini definita “Buona Scuola”, mentre il corteo dei sindacati di base e degli studenti a Roma – tra sette e diecimila i manifestanti secondo gli organizzatori — è sfilato senza subire violenze. Studenti delle superiori a Torino hanno occupato un deposito Gtt in corso Tortona per protestare contro il caro abbonamenti ai mezzi pubblici e poi hanno proseguito fino al Campus Einaudi dove il corteo si è sciolto.

HAPPY DAYS RENZI E IL GOVERNO DELL'ITALIA FELICE. REDAZIONE, Ecco il decreto “Happy days”: dodici interventi “da sindaco”, UNITA', 12 novembre 2015

Sono “dodici buone notizie”, come promette Matteo Renzi presentando il provvedimento approvato oggi in consiglio dei ministri. Poi, però, il premier si lascia subito trascinare dall’entusiasmo e quello che doveva essere lanciato come “decreto good news” diventa istantaneamente il “decreto Happy days”. In totale, sono 900 milioni di euro (per il primo anno, ma con alcuni impegni di spesa che si prolungano anche oltre il 2016) che serviranno a finanziare dodici interventi “molto da sindaci”, come spiega Renzi.


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Attenzione, stiamo perdendo i ragazzi

Matteo Renzi vuole “dare la felicità agli italiani”. Ma i nostri adolescenti sono disillusi, lontani dalla politica. E con una gran voglia di emigrare

DI LUIGI VICINANZA
 (l'espresso, 12 novembre 2015)
http://kikukula2.blogspot.it/2015/11/sondaggio-sugli-adolescenti-in-italia.html
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continua...il programma della felicità...

giovedì 12 novembre 2015

ITALIA. SCIOPERO CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA. REDAZIONE, Venerdì di sciopero per la scuola, LA REPUBBLICA, 12 novembre 2015

ROMA - Un venerdì di protesta per la scuola:  è lo sciopero generale indetto da Anief esindacati di base. Diverse manifestazioni previste a Roma, prima davanti a Miur (ore 10) e Senato (ore 14), "per dire no alla Legge di riforma 107/2015 e per opporsi agli ulteriori tagli previsti dalla Legge di Stabilità 2016, già approvata dal Consiglio dei ministri ed è in questi giorni al vaglio delle Camere" e nel mezzo un sit-in nei pressi di piazza Venezia. Un corteo di studenti da piazzale dei Partigiani raggiungerà il Miur.

REGNO UNITO. EDUCAZIONE E CRISI DELLA PROFESSIONE INSEGNANTE. C. BELLONI, Nessuno vuole fare il prof, spot tv del governo: «Insegnare è bello», CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2015

Uno spot televisivo con insegnanti che sembrano modelli e frasi ad effetto per reclutare nuovi professori di talento e potenziare la scuola in Gran Bretagna. A promuoverlo e diffonderlo da qualche giorno sulle maggiori reti televisive è stato il governo britannico, che sta cercando una soluzione alla mancanza di docenti. La campagna di reclutamento si intitola, come lo spot tv, «Your future: their future», cioè il tuo futuro è il loro futuro e per il ministro Nicky Morgan è fondamentale per «creare una leva di insegnanti di talento che aiuti ogni allievo e ogni ragazzo a sentirsi valorizzato a pieno». Una programma di marketing di alto livello per attrarre docenti, che abbiano ottenuto risultati positivi nei loro studi e possano essere di stimolo ed esempio.

venerdì 6 novembre 2015

FABRIZIO CICCHITTO RICORDA LO SCONTRO FRA PCI E PSI. F. CICCHITTO, Berlinguer e Craxi: il lungo duello padre del bipolarismo malato, L'UNITA', 28 ottobre 2015

Berlinguer è una figura fondamentale nella storia del Pci e ha avuto una forte influenza anche sulla generazione successiva di leader e di dirigenti, non a caso chiamati “i ragazzi di Berlinguer” (dal titolo del libro di Pietro Folena): sono coloro che, per intenderci, hanno cambiato il nome del partito e che lo hanno diretto (“la ditta”) fino al 2013-2014. Condivido molte delle osservazioni fatte da Biagio De Giovanni, ma la mia ottica, però, è molto diversa dalla sua perché io ho militato nel Psi di Craxi (avendo con lui momenti di consenso e di dissenso) e poi, come circa il 30% dell’elettorato socialista, mi sono riconosciuto in Berlusconi e in Forza Italia come risposta politica a ciò che avvenne nel ’92-’94 quando Mani Pulite ha eliminato in modo unilaterale Tangentopoli, che era un sistema che coinvolgeva tutte le grandi imprese e tutti i grandi partiti, Pci compreso, e invece liquidò solo alcune forze politiche, in primis il Psi, i partiti laici, l’area di centro-destra della DC, salvando il Pci e la sinistra Dc.

CRISI DELLE ISTITUZIONI E SCUOLA ITALIANA. E. GALLI DELLA LOGGIA, Che errore ignorare la scuola, CORRIERE DELLA SERA, 6 novembre 2016

Diciamolo brutalmente: l’Italia appare sempre più spesso un Paese di ladri e di truffatori, o, se si preferisce un’espressione più forbita, dell’illegalità diffusa. Specie se si tratta della sfera pubblica, tutto appare in vendita e tutti comprabili, ogni appalto appare manipolato, ogni spesa nascondere una tangente, ogni privilegio è pronto a trasformarsi in un abuso mentre l’assenteismo truffaldino è la regola. 

mercoledì 4 novembre 2015

IL CASO RENZI IL PD E L'ABBANDONO DI MINEO. REDAZIONE, Mineo attacca Renzi: «So quanto è subalterno a donna bella e decisa», CORRIERE DELLA SERA, 4 novembre 2015

Corradino Mineo passa al contrattacco e dice di Matteo Renzi: «So quanto si senta insicuro quando non si muove sul terreno che meglio conosce, quello della politica contingente». Ma non solo. «So — aggiunge infatti il senatore ex Pd — quanto possa sentirsi subalterno a una donna bella e decisa. Fino al punto — rincara — di rimettere in questione il suo stesso ruolo al governo». Nei giorni scorsi l’ex direttore di RaiNews era stato attaccato dal premier che in un’intervista a Bruno Vespa per il suo libro «Donne d’Italia» lo aveva accusato di lasciare il partito ma non la poltrona: «È sempre lì,a spiegare come va il mondo. Al massimo si dimette dal Pd, ma la poltrona non la lascia, per carità. 

venerdì 30 ottobre 2015

LA CRISI DELLE ISTITUZIONI. D. DI VICO, Anas, Rete ferroviaria italiana Siamo un Paese marcio? Gli anticorpi da costruire contro la corruzione, CORRIERE DELLA SERA, 30 ottobre 2015

Accade spesso che la prima notizia importante del mattino sia un arresto, una retata o una nutrita serie di perquisizioni «in diverse città d’Italia». Ieri si è trattato di Rete ferroviaria italiana, qualche giorno prima dell’Anas, la settimana addietro di un grande Comune. I primi commenti che cominciano quasi subito a circolare in Rete recano «vergogna» come parola chiave e sono solo l’inizio di un fiume di improperi, recriminazioni, e insulti che ci accompagna fino ai talk show della prima serata.

LA CRISI DELLE ISTITUZIONI. S. CASSESE, Istituzioni e fratture, le nostre regole perdute, CORRIERE DELLA SERA, 30 ottobre 2015

Che brutto spettacolo! Un sindaco rivelatosi inadatto a svolgere la sua funzione, che prima si dimette, poi ritira le dimissioni. Funzionari della Agenzia delle Entrate che si rivoltano contro la Costituzione e la Corte costituzionale, sostenendo che è legittimo essere promossi senza concorso. Giudici amministrativi che esprimono opinioni su materie sottoposte al loro giudizio e critici che pretendono decisioni che i giudici non possono prendere, perché richiedono una legge. Una Procura che inizia una indagine sul vertice della Banca d’Italia, per poi dichiarare che la questione è tutta da verificare e da valutare. Il presidente dell’Autorità anticorruzione, chiamato a svolgere compiti onerosi e importanti, che dà pagelle alle città. Parlamentari che preannunciano bordate di emendamenti a documenti finanziari che dovrebbero essere o accettati o respinti. 

mercoledì 28 ottobre 2015

DISCUSSIONE. FAR VOTARE ANCHE I SEDICENNI? AVVENNE ALLE PRIMARIE DEL PD. R. BENVENUTO, L'esperimento riuscito delle primarie Pd, LA REPUBBLICA, 28 ottobre 2015

ROMA - 16enni si. 16enni no. Potrebbe essere una canzone di Elio ma sono le primarie del Pd. Terra di sperimentazione non esente da storie tese.
Il voto delle primarie è stato nel tempo conquista civica, e questione politica. Tesserati, 16enni, extra-comunitari: un far west elettorale, senza leggi a regolamentarlo. E cosa non si farebbe per un pugno di voti in più.
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2015/10/27/news/se_votassero_i_sedicenni-124708359/?ref=HREC1-34#pd




POLITICA E TELEVISIONE ITALIANA. REDAZIONE, Varoufakis, 1.000 euro al minuto per l'ospitata a «Che tempo che fa», CORRIERE DELLA SERA, 28 ottobre 2015

Un compenso da 24 mila euro netti pagato dalla trasmissione Che tempo che fa a Yanis Varoufakis per la sua partecipazione alla puntata dello scorso 27 settembre. La conferma arriva dallo stesso ex ministro greco. Che, in post pubblicato sul suoblog, ha risposto alle accuse di alcuni media inglesi e britannici - tra cui Times of London e Telegraph - sui suoi compensi per incontri e convegni, pubblicando la nota spese di tutti gli eventi pubblici cui ha partecipato dopo le dimissioni di luglio.

L'ospitata da Fazio è l'unico dei due incontri per cui Varoufakis ha ricevuto un compenso. L'altro a Singapore, dove l'economista greco ha ricevuto 28.800 euro per un discorso tenuto a una conferenza organizzata dal gruppo privato di investimenti Abraaj. Varoufakis spiega i soldi incassati servono per portare avanti le sue altre attività e afferma di avere avuto entrate simili prima dell’esperienza da ministro, quando lavorava come docente universitario.

domenica 25 ottobre 2015

LEGGE DI STABILITA' E GOVERNO RENZI. M. GABANELLI, Evasione, turismo e commercianti Gli imbarazzi del contante a 3000 e, CORRIERE DELLA SERA, 25 ottobre 2015

La decisione di alzare l’utilizzo del contante a quota 3.000 euro, il governo la spiega così: a) necessità di uniformare il limite agli altri Paesi, b) non serve a contrastare l’evasione, c) dà impulso al turismo, d) ne beneficiano i commercianti. Sarebbe necessario vedere le analisi tecnico-economiche il cui approfondito studio ha spinto il premier a fare queste proposte. 

sabato 24 ottobre 2015

POLITICA E VIOLENZA. GLI ANNI DI PIOMBO OGGI. A. PICARIELLO, Lotta armata: ora la pace L'ex terrorista: «Il solo parlarsi è un piccolo seme», AVVENIRE, 24 ottobre 2015

Ernesto Balducchi è un ex di Prima Linea. Fu lui a recapitare in Arcivescovado a Milano, il 13 giugno 1984, tre borse piene di mitra e pistole per il cardinale Martini, a nome di centinaia di terroristi che rinunciavano alla lotta armata senza chiedere sconti di pena. Fu il passaggio dalla stagione dei 'pentiti' a quella dei dissociati. 

POLITICA E TELEVISIONE. LO STATO DELLA RAI E GLI STIPENDI DEGLI IMBONITORI. M. TAGLIAZUCCHI, Stipendi stellari per Fazio & Co. Ecco dove finisce il canone Rai. IL GIORNALE, 20 ottobre 2015

E alla fine l’obolo verrà dato attraverso la bolletta. Ma chi beneficia di questi soldi dei "soliticontribuenti", ovvero noi?

venerdì 23 ottobre 2015

M. TRAVAGLIO, Rondolingua, IL FATTO, 29 settembre 2015

È stato ingiustamente trascurato l’evento giornalistico dell’anno, o forse del mese, o più probabilmente del giorno, anzi del minuto: Fabrizio Rondolino, dopo lungo girovagare, è tornato a casa, all’Unità, dove tiene pure una rubrica web dedicata – bontà sua – al Fatto. Vi era approdato nel 1988, paracadutato dalla Fgci,e ne era decollato nel’96 per “curare l’immagine” di D’Alema, il che spiega l’immagine che ha D’Alema.Da tempo era il suo inviato e intervistatore personale, compito che svolgeva con urticante distacco.Un giorno del ’95, per dire, descrisse sobriamente ai compagni lettori “il modo in cui D’Alema pronuncia la parola ‘politica’”: “Ne scandisce le sillabe con compiaciuta circospezione. 

lunedì 19 ottobre 2015

RIFORMA DEL SENATO E DIFESA DEL GOVERNO RENZI. F. RONDOLINO, Senato, Renzi realizza finalmente il programma dell’Ulivo, FRONDOLINO, 9 settembre 2015

Su Rondolino si possono leggere questi pezzi...http://kikukula5.blogspot.it/2014/03/telegiornalismo-allitaliana.html;
http://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2011/04/18/news/addio-d-alema-meglio-i-coyote-br-1.30670
http://www.corriere.it/gallery/cronache/08-2011/rondolino/1/casa-deserto-rondolino_bbf520c8-beab-11e0-aa43-16a8e9a1d0c7.shtml#1
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Il 6 dicembre 1995 furono presentate pubblicamente le “Tesi per la definizione della piattaforma programmatica de L’Ulivo”, cioè il programma elettorale della coalizione guidata da Romano Prodi che sfidò con successo il Polo per le Libertà alle elezioni politiche del 21 aprile 1996. La Tesi n° 4, intitolata “Una Camera delle Regioni” e ricordata ieri sera da Matteo Renzi all’assemblea dei senatori del Pd, così recita testualmente:

LEGGE DI STABILITA' E DIFESA DEL GOVERNO RENZI. CHI NON CI GUADAGNA SONO I CETI PARASSITARI. M. FUCCILLO, Stabilità: chi guadagna, chi no. Bersani bufala Costituzione, BLITZ QUOTIDIANO, 19 ottobre 2015

http://www.perlulivo.it/radici/vittorieelettorali/programma/tesi/

(...)
Dalla legge Stabilità non ci guadagnano i pensionandi. Non i pensionati. Non ci guadagnano i pensionandi e cioè i non pochi che aspirano ad andare in pensione prima dei 66 anni e passa della legge Fornero. E la sinistra sicura di essere sinistra si indigna e si infervora perché il governo non manda in pensione più gente possibile, e anche più del possibile, tra i cinquanta e i sessanta anni di età. Dalla legge Stabilità non ci guadagnano i pubblici dipendenti per i quali sono stanziate somme che fanno prevedere un rinnovo contrattuale di entità limitata se non misera. 

RICCHI E POVERI. DA IO DONNA, 19 ottobre 2015

http://kikukula4.blogspot.it/2015/10/ricchi-e-poveri-m-bellisario-tamara.html

domenica 18 ottobre 2015

CINEMA POLITICA SOCIETA' ITALIANA. M. GIUSTI, Suburra, i re di Roma ma non per fiction, IL MANIFESTO, 10 ottobre 2015

«Eh, cazzo». Cosa abbiamo vis­suto e cosa stiamo vivendo real­mente in que­sti ultimi anni a Roma? Oggi, con Marino che si è dimesso da sin­daco, ma, calma, può sem­pre tor­nare, e soprat­tutto in quel non così lon­tano novem­bre del 2011 che ha visto un Papa dimet­tersi, il governo Ber­lu­sconi cadere per sem­pre, ma, calma, può sem­pre tor­nare, e una città che si è aperta poco dopo come una fogna por­tando a galla gli orrori e lo schifo di mafia capi­tale, la con­ni­venza tra potere poli­tico e potere mala­vi­toso, le guerre tra bande e fami­glie rivali, i Casa­mo­nica, Car­mi­nati, le gang del Porto di Ostia, le inter­cet­ta­zioni più assurde, la teo­ria della Terra di Mezzo. E i fasci­sti ovunque.

lunedì 5 ottobre 2015

ELEZIONI EUROPEE. PORTOGALLO. S. GANDOLFI, Il centrodestra di Coelho vince in Portogallo Ora il rebus delle alleanze, CORRIERE DELLA SERA, 5 ottobre 2015

Dopo aver vinto lo spettro della bancarotta, il governo di centrodestra del Portogallo vince anche la sfida delle urne ma senza raggiungere la maggioranza assoluta.La coalizione Portugal a Frente del premier uscente Pedro Passos Coelho (Partito socialdemocratico e Cds) ha vinto le legislative, arrivando ad un passo dall’agognata maggioranza assoluta in Parlamento. 

domenica 27 settembre 2015

POLITICHE SOCIALI E SANITA' IN ITALIA. LA QUESTIONE DELLA MEDICINA DIFENSIVA. I. CAVICCHI, Medicina difensiva: cari medici, ripensiamo il decreto legge, IL FATTO, 26 settembre 2015

Quando il rimedio è peggiore del male, così si potrebbe definire ildecreto del ministero della Salute per combattere le inappropriatezze in Sanità. Le inappropriatezze esistono e come… solo la medicina difensiva ci costa dai 10 ai 13 mld (la stima è della commissione sprechi del Senato) ma se per combatterle si riducono le tutele ai cittadini cioè si riducono i livelli essenziali di assistenza gratuita (Lea) e si ingabbia l’autonomia clinica del medico costringendolo a prescrivere secondo compatibilità e risparmio, allora il decreto in questione puzza di taglio lineare. Se si riducono le tutele l’appropriatezza è una scusa per ridurre la spesa sanitaria se si riduce semplicemente l’autonomia prescrittiva del medico l’appropriatezza è una scusa per obbligare le decisioni del medico a stare dentro dei limiti di compatibilità.

DEMOCRAZIA E TENTAZIONI FORTI. UN INTERVENTO DI P. INGRAO, La tentazione del premier forte e l’eutanasia del parlamento, IL MANIFESTO, 31 marzo 2015

Si fa fatica, con le fiamme della guerra che divam­pano ancora in una zona cru­ciale del mondo e ogni giorno accom­pa­gnano noti­zie di morti o rapiti o scom­parsi, sì, si fa fatica a ragio­nare su un con­fronto com­pli­cato (e su un voto) che si è svolto set­ti­mane fa in Senato, a riguardo di una pro­po­sta di modi­fica da appor­tare a un Arti­colo (pre­ci­sa­mente l’Articolo 88) della Costi­tu­zione repub­bli­cana. Il pen­siero di tanti — ita­liani e non — è volto ai morti, ai caduti, agli scon­tri amari e atroci che insan­gui­nano quei siti che fanno quasi da giun­tura tra con­ti­nenti: tra la densa Europa e la ster­mi­nata Asia. Eppure nelle set­ti­mane pas­sate si sono avuti un dibat­tito e un voto in Senato che non con­si­gliano silenzi, per­ché riguar­dano spo­sta­menti di fondo negli assetti isti­tu­zio­nali della Repub­blica, e nella con­fi­gu­ra­zione di poteri che essi fissano.

STORIA DELLA SINISTRA ITALIANA. LA MORTE DI PIETRO INGRAO. R. BARENGHI, Ingrao, la schiena dritta di un eterno sconfitto, LA STAMPA, 27 settembre 2015

Una sera d’estate un bambino rifiuta di fare la pipì nel vasino. I genitori insistono ma niente, lui non cede. Per convincerlo il padre gli promette un regalo, qualsiasi regalo. Il bambino accetta lo scambio, fa la sua pipì, guarda il padre e gli fa: «Voglio la luna». Ma nessuno può dargliela, lui si arrabbia e e sbotta: «E io rivoglio la piscia mia».

giovedì 24 settembre 2015

IL DIRITTO ALLA FELICITA'. REDAZIONE, Sophie, la figlia di immigrati che ha consegnato la sua lettera al Papa, CORRIERE DELLA SERA, 24 settembre 2015

Ha cinque anni Sophie Cruz ed è figlia di immigrati messicani che vivono clandestinamente in California. Sa che il Papa è in viaggio negli Stati Uniti. E mercoledì 23 settembre è uscita di casa con un obiettivo, chiaro e difficilmente realizzabile: raccontare la sua storia a Papa Francesco, il suo timore che mamma e papà vengano portati via. Ha scritto una lettera e ha fatto un disegno, con la fantasia e la tenacia di una bambina pronta a realizzare un desiderio.

lunedì 21 settembre 2015

CORRUZIONE NELLE ISTITUZIONI STATALI E PUBBLICHE. F. SARZANINI, Funzionari pubblici, tutti gli illeciti Il caso degli affitti a sette euro, CORRIERE DELLA SERA, 21 settembre 2015

n appena sei mesi hanno sottratto allo Stato oltre tre miliardi di euro. Sono 4.835 dipendenti pubblici che hanno rubato o sperperato i soldi della collettività. Funzionari, medici, politici, impiegati di primo livello: tutti citati adesso in giudizio dalla Corte dei conti, chiamati a restituire il maltolto. È il rapporto della Guardia di Finanza sui danni erariali contestati tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2015 a rivelare quanto profondo sia il «buco» nei conti causato dai lavoratori infedeli. Con un dato che fa impressione: più di un miliardo di euro è stato perso con la cattiva gestione del patrimonio immobiliare. Case concesse in affitto a prezzi stracciati, terreni mai utilizzati, edifici svenduti rappresentano la voce più consistente della relazione. 

domenica 20 settembre 2015

RUSSIA. UNE TELEVISIONE BERLUSCONIZZATA. G. CHIESA, Talk show: maledizione dei tempi moderni, IL FATTO, 20 settembre 2015

Abbastanza strano trovarsi in una trasmissione televisiva in Russia (Primo Canale) e partecipare (involontariamente) a un talk show praticamente identico (per superficialità, scorrettezza informativa, tendenziosità preliminare ecc) a quelli che il pubblico italiano è costretto a subire da anni, senza alternativa, da tutti i canali.

ITALIA. LA FINE DEI SINDACATI. A. GRASSO, Lo stipendio (nascosto) del sindacalista Barbagallo, CORRIERE DELLA SERA, 20 settembre 2015

«Far e il giornalista è sempre meglio che lavorare», si diceva un tempo. La battuta di Luigi Barzini Jr rischia oggi di essere applicata ai sindacalisti: «Fare il sindacalista è sempre meglio che lavorare».

sabato 19 settembre 2015

POLITICHE DELL'INFORMAZIONE. TELEVISIONE ITALIANA. LA TRUFFA DELL'ISOLA DEI FAMOSI. R. FRANCO, L’Isola dei famosi, la confessione di Lele Mora e i misteri del televoto, CORRIERE DELLA SERA, 19 settembre 2015

«Ho creato tante cose a tavolino. Anche le vittorie dell’ Isola dei famosi . Io facevo partecipare miei artisti come Walter Nudo e poi compravo i centralini per farli vincere. Magari investivo 50 mila euro ma poi se Walter vinceva, io con gli sponsor chiudevo contratti da un milione di euro, era un investimento». Parola di Lele Mora, che in un’intervista al Fatto Quotidiano , torna ad alimentare sospetti sulla regolarità delle elezioni televisive. E poiché l’Italia è una Repubblica televisiva fondata sul televoto la questione non è da poco. 

giovedì 17 settembre 2015

ASCESA E CADUTA DI SILVIO BERLUSCONI. M. VENEZIANI, Marcello Veneziani: "Berlusconi ha permesso alla sinistra di governare senza alternativa", L'ESPRESSO, 17 settembre 2015

Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi è il padre putativo dei tre animatori del Villaggio Italia - Renzi, Grillo e Salvini - il decano degli istrioni politici e il patrono dei piacioni. Berlusconi era la bestia nera della sinistra, poi diventò negli ultimi anni la sua migliore polizza per governare senza alternativa: finché c’è lui - azzoppato dagli anni, dai tiraemolla delle sue tattiche cangianti, dai processi, dalle defezioni e dalla tutela delle sue aziende - non sarà possibile alcun centro-destra competitivo.

RENZI E LA MERITOCRAZIA. E. FITTIPALDI, I "Renzomandati": così muore la meritocrazia, L'ESPRESSO, 17 settembre 2015

Questo sarà un Paese dove trovi lavoro se conosci qualcosa, e non se conosci qualcuno». Così diceva Matteo Renzi il 12 novembre 2012, candidandosi alle primarie contro Pierluigi Bersani.L'inchiesta de "L'Espresso"documenta che, arrivato a Palazzo Chigi, Matteo Renzi non solo ha messo sulle poltrone della società pubbliche fedelissimi e compagni d'avventura, ma personaggi senza curriculum adeguato, qualche indagato, esponenti dei vecchi poteri forti e perfino soggetti che hanno finanziato la sua fondazione Open.

lunedì 14 settembre 2015

GOVERNO RENZI E BANDIERA ITALIANA AL CONTRARIO. DA CORRIERE DELLA SERA, 14 settembre 2015


GOVERNO RENZI ED AEREI BLU. M. GALLUZZO, Un nuovo «Air Force One» (in leasing) per Renzi, CORRIERE DELLA SERA, 12 settembre 2015

ROMA - Era probabilmente il leader del G8 con l’aereo presidenziale più piccolo, una sorta di Cinquecento degli Airbus, un A319 CJ che ha costretto per anni i presidenti del Consiglio di turno, da Monti a Letta, da Prodi e D’Alema a Berlusconi, a fare scalo ogni cinque ore, o poco più, se gli impegni internazionali reclamavano una presenza a una distanza superiore a sei meridiani rispetto all’Italia.

sabato 12 settembre 2015

TEORIE FILOSOFICO-POLITICHE. INTERVISTA CON A. DE BENOIST. REDAZIONE, I banali demoni del bene, IL FOGLIO, 22 gennaio 2014

Parigi. Alain de Benoist ha appena pubblicato, presso le edizioni Pierre-Guillaume de Roux, “Les démons du bien”. La prima parte del saggio consiste in una critica radicale della tirannia dei buoni sentimenti. A cosa attribuisce l’emergere di questo neo-clericalismo?
“Allo spirito del tempo. Ma lo spirito del tempo è sempre il risultato di una tendenza di fondo. A partire dal Diciottesimo secolo, l’ascesa sociale della classe borghese ha simultaneamente marginalizzato i valori aristocratici e i valori popolari, rimpiazzandoli con ciò che Tocqueville chiamava le passioni ‘debilitanti’: utilitarismo, narcisismo e trionfo dello spirito calcolatore. Il successo dell’ideologia dei diritti dell’uomo ha, da parte sua, permesso all’egoismo di avvolgersi in un discorso ‘umanitario’ la cui idiozia è il tratto dominante. L’accelerazione sociale e la crescita di ciò che è insignificante hanno fatto il resto.

CAPITALISMO QUESTIONE GENDER DESIDERIO. F. TORRIERO, Parla in esclusiva Alain de Benoist: "Il gender è figlio del capitalismo liberale", INTELLIGONEWS, 15 aprile 2015

Nel suo libro "I demoni del bene", è detto chiaramente: il grande inganno consiste nel far passare come sensibilizzazione alla democrazia, alla tolleranza, come pedagogia, quella che è in realtà la cancellazione di ogni legame e di ogni identità culturale, storica, religiosa, familiare e sessuale. 

MASS MEDIA E MIGRAZIONI DALL'AFRICA. A. DE ANGELIS, Padre Aylan, Fusaro: "I media confermano il potere e fanno amare i carnefici", INTELLIGONEWS, 12 settembre 2015

"Era Abdullah Kurdi", il padre del piccolo Aylan,"lo scafista della barca" del naufragio. A dirlo è Zainab Abbas, una donna che ai microfoni della tv araba Eufrate racconta che su quell'imbarcazione c'era anche lei, che in quell'incidente ha perso due dei suoi tre figli, che anche lei aveva tentato la sorte andando là sopra per percorrere la rotta Turchia-Grecia.


REGNO UNITO. NUOVO LEADER PER IL PARTITO LABURISTA. REDAZIONE, Corbyn è il nuovo leader dei laburisti inglesi: così il partito vira a sinistra, LA STAMPA, 12 settembre 2015

È Jeremy Corbyn, 66 anni, deputato anti-austerity inviso ai blairiani, il nuovo leader dei laburisti inglesi. Lo ha annunciato la Conferenza del Partito Laburista a Londra. Alle primarie hanno votato 423 mila persone su 554mila aventi diritto e Corbyn è stato eletto al primo turno con il 59,5% delle preferenze, sbaragliando i tre rivali Andy Burnham, Yvette Cooper e Liz Kendall.  

GUERRE IN AFRICA FRA ISIS E CASO SIRIA. F. Q. Siria, Cacciari: “Io tifo per la Russia, sarà sempre meglio Assad che l’Isis”, IL FATTO, 12 settembre 2015

“Io francamente faccio il tifo per la Russia, a questo punto sarà sempre meglio Assad che l’Isis o no?”. A dirlo è Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, in un’intervista rilasciata al sitoIntelligonews. “La politica occidentale è diventata il campo della pura irragionevolezza, ed è priva di una leadership. Siamo sempre stati incollati all’idea imperiale americana che, fra l’altro, è recentemente passata per la sciagurata esperienza della famigliaBush”, ha detto il filosofo.

GUERRA. INDUSTRIA MILITARE IN ITALIA. G. DI FEO, Eurofighter, colpo grosso di Renzi col Kuwait, L'ESPRESSO, 11 settembre 2015

il colpo grosso della coppia Renzi&Moretti. Perché se Finmeccanica è riuscita ad aggiudicarsi il contratto miliardario per i cacciaEurofighter in Kuwait il merito non è solo dell'azienda di armamenti, ma di un pressing congiunto con il governo. L'accordo non è stato ancora annunciato ufficialmente, ma viene confermato da diverse fonti finanziarie e dal mensile specializzato Rid: il titolo del gruppo a controllo statale è subito decollato in Borsa, con un più 4,3 per cento. Ma l'importanza dell'intesa è soprattutto industriale e strategica.

GUERRA. SICUREZZA MILITARE E ARMI ATOMICHE IN ITALIA. S. MAURIZI, Le bombe atomiche in Italia non sono al sicuro, L'ESPRESSO, 11 settembre 2015

icure, sicurissime? Mica tanto. Le 70 bombe atomiche americane stoccate nelle due basi militari di Aviano e Ghedi non sono affatto al sicuro, tant'è vero che gli Stati Uniti hanno dato il via a importanti lavori di ammodernamento della sicurezza di Aviano.

8 REFERENDUM ANTI-RENZI. J. JACOBONI, Dall’Italicum al Jobs Act. Civati e gli otto referendum, Landini e Sel fermi, no del M5S, LA STAMPA, 13 agosto 2015

Esiste una campagna referendaria di cui nessuno parla. Qualcosa che non capitava in queste dosi neanche alle campagne referendarie dei radicali, qualcosa di quasi incredibile, in una democrazia. Lanciata da Giuseppe Civati, ex deputato democratico, ha davanti lo scoglio arduo di superare cinquecentomila firme entro il 30 settembre. I referendum proposti dalla sua nuova aggregazione politica, che si chiama «Possibile», sono otto. Le modalità sono sia online, sia coi banchetti: si può firmare, se si ha una firma autenticata, sul sito:referendum.possibile.com/quesiti/ oppure si può organizzare un banchetto. E ne stanno nascendo, autoprodotti, ovunque. Nessuno li vuole vedere.


giovedì 10 settembre 2015

STORIA DEL RAZZISMO. PRIMA PARTE. E. MURATORE, Razzismo: la storia africana negata per ragioni ideologiche. Conversazione con Boubacar Boris Diop (parte prima), IL FATTO, 9 settembre 2015

Nell’intervista fattagli qualche settimana fa, il ProfessorMichal Balcerzak, membro del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulle persone di origine africana, affermava che l’ignoranza degli italiani quanto alla nostra storia coloniale e, più generalmente, nei confronti della storia africana nel suo insieme, costituiva una tra le principali cause del razzismo contemporaneo nel nostro Paese.