mercoledì 28 gennaio 2015

NUOVI PARTITI IN ITALIA. NOI ITALIANI DI D. DELLA VALLE. P. FANTAUZZI, Della Valle vuole darsi alla politica? Già pronto il simbolo: “Noi italiani”, 27 gennaio 2015

"Marchionne vuole dare lezioni a noi italiani su cosa e come dobbiamo fare per sottolineare il suo orgoglio italiano. È una cosa vergognosa ed offensiva» diceva lo scorso settembre Diego Della Valle. Per poi aggiungere: «Noi italiani non dobbiamo permettere a questi furbetti cosmopoliti di prenderci in giro in questo modo, sicuri di farla sempre franca». Qualche giorno dopo, rivolto agli azionisti Fiat, rincarava la dose: «Vanno a pagare le tasse in Inghilterra e vorrebbero dare a noi italiani...».



NUOVI PARTITI IN ITALIA. IL PCI AL TEMPO DI FACEBOOK. A. GILIOLI, Nostalgia del Partito Comunista Italiano I reduci si ritrovano in un gruppo su Facebook, L'ESPRESSO, 26 gennaio 2015

Tempi non facilissimi per gli ex comunisti italiani. Uscito dal Quirinale Giorgio Napolitano e scappato dal Pd Sergio Cofferati, resta loro soltanto un simbolo, per di più virtuale: il gruppo Facebook “Sono stato iscritto al Pci”, fondato tra gli altri dagli ex dalemiani Claudio Velardi e Fabrizio Rondolino .


https://www.facebook.com/partitocomunistaitaliano/info?tab=page_info

CASO ERRI DE LUCA FRA LETTERATURA, POLITICA E LIBERTA' DI ESPRESSIONE. M. IMARISIO, CORRIERE DELLA SERA, 28 gennaio 2015

http://kikukula2.blogspot.it/2015/01/caso-erri-de-luca-fra-letteratura.html

domenica 25 gennaio 2015

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. I. DIAMANTI, Renzi, fiducia sotto il 50%. Berlusconi riprende fiato. Il Pd resiste a quota 36, REPUBBLICA, 25 gennaio 2015

VIVIAMO tempi tragici, segnati dal sanguinoso assalto a Charlie Hebdo, due settimane fa. Mentre in Italia ci attendono scelte meno drammatiche ma, comunque, determinanti per il nostro futuro. Anzitutto, l'elezione del Presidente della Repubblica e l'approvazione della nuova legge elettorale. Eppure il clima d'opinione, rilevato dal sondaggio di Demos per l'Atlante Politico, non fa emergere eccessivi turbamenti. Semmai, alcuni cambiamenti, non del tutto prevedibili. E solo in parte coerenti con la fase recente.

LE TABELLE

lunedì 12 gennaio 2015

FRANCIA E FONDAMENTALISMO ISLAMICO. C. FRECCERO, I lumi spenti dell'Occidente, IL MANIFESTO, 7 gennaio 2015

Alla base dei fatti di Parigi c’è una pro­fonda frat­tura cul­tu­rale: da un lato il mas­simo valore isla­mico, la reli­gione, dall’altro il mas­simo valore illu­mi­ni­sta: la libertà d’espressione.

POLITICA E FILOSOFIA. LE SBANDATE DELLA SINISTRA FILOSOFICA ITALIANA. P. F. PELLIZZETTI, Da Lyotard a Pannella: miseria del postmodernismo, MICROMEGA, 18 ottobre 2012

Come fu possibile che la sinistra novecentesca, madre del sistema del welfare all’interno di una concezione universalistica dei diritti, si svegliò un giorno ‘postmoderna’? Perché da una generazione all’altra ciò che prima era sinonimo di ‘protezione’ è diventato il volto di un insopportabile dispositivo repressivo? E qual è la pars destruens da salvare del cosiddetto ‘pensiero debole’? Dal nuovo numero in uscita di "Critica Liberale" anticipiamo il saggio di Pierfranco Pellizzetti sulle sbandate intellettuali che ci hanno condotto da Pannella a Berlusconi.

di Pierfranco Pellizzetti

«I diritti sociali sono le ‘stecche del corsetto’ della cittadinanza democratica» Jürgen Habermas [1]
«Le rabbiose contestazioni proletarie contro i capitalisti sfruttatori cedettero il passo a slogan spensierati e ironici che chiedevano libertà sessuale» Tony Judt [2]

domenica 11 gennaio 2015

CINEMA E POLITICA. LA MORTE DI FRANCESCO ROSI. F. COLOMBO, Francesco Rosi: il coraggio e l’orgoglio di un Cittadino, IL FATTO, 11 gennaio 2015

Muore un grande regista e lascia uno spazio diserbato di dolore e rimpianto, uno strappo senza rimedio, per chi gli è stato accanto negli ultimi giorni, nelle ultime ore, amici stretti e devoti come TornatoreGiordanaAndòScola. Soprattutto la figlia Carolina, bella e forte come la madre Giancarla mancata da poco, due parti essenziali della vita di questo artista. Ma il caso di Rosi, nel giorno della sua morte, è diverso. Ognuno dei suoi film ha sfidato un Paese umiliato dal conformismo, dall’opportunismo, dalla mafia, dal crimine organizzato, dalla corruzione. Ognuno dei suoi film è una ricerca di verità e una denuncia di reato. Ognuno dei suoi film è fatto per dare coraggio e orgoglio perché sempre, nelle sue storie vere, qualcuno resiste e anche se muore, l’autore ci fa sapere che ha lottato ed è esistito.

ANNI OTTANTA FRA TERRORISMO E PENTITISMO. UN SAGGIO DI MONICA GALFRE'. S. MAZZOCCHI, "La guerra è finita", di Monica Galfré. Dal pentitismo al regime speciale carcerario, LA REPUBBLICA, 5 ottobre 2014

Il racconto di come l'Italia uscì dalla stagione più sanguinosa Anni d'ira e di furore, i Settanta. Una lunga stagione di lotta armata che in Italia, più che in altri paesi d'Europa, riuscì a diffondersi e perfino a radicarsi nella vita sociale. Oltre duecento i morti, migliaia i feriti e innumerevoli gli attentati. Con le Brigate rosse e Prima linea in testa, e con una galassia di sigle minori, tutte coinvolte in un fenomeno la cui intensità toccò il culmine con la strage di via Fani e con il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro, per poi perdere progressivamente la connotazione iniziale e cedere all'impennata di attacchi ripetuti, sequestri di persona, agguati e omicidi. Fino alla comparsa dei primi pentiti e, successivamente, di quel movimento di dissociazione che invitava dal carcere "a deporre le armi".

lunedì 5 gennaio 2015

INTELLETTUALI EUROPA ED ISLAM. S. MONTEFIORI, «La civiltà dell’Europa è sfinita» Onfray promuove Houellebecq, CORRIERE DELLA SERA, 5 gennaio 2015

PARIGI Il nuovo romanzo di Michel Houellebecq, Sottomissione , immagina una Francia del 2022 governata da un presidente musulmano e un nuovo ordine sociale che prevede poligamia e donne che restano a casa a occuparsi di mariti e figli in omaggio a una religione - l’islam - che ha trionfato sulla civiltà dell’Illuminismo. Prima ancora dell’uscita (il 7 gennaio in Francia per Flammarion e il 15 gennaio in Italia per Bompiani) il libro scatena polemiche e discussioni, tra riconoscimento del valore letterario e critiche a una presunta voglia di provocazione. Il «Corriere» ha sollecitato l’opinione di Michel Onfray, uno dei più noti intellettuali francesi, autore di decine di opere tra le quali il celebre Trattato di ateologia e una Controstoria della filosofia (Ponte alle Grazie); un pensatore ateo che ha letto - e amato - il romanzo del momento. 

domenica 4 gennaio 2015

LA SITUAZIONE ISTITUZIONALE E IL RAPPORTO FRA POLITICA E CITTADINI. M. AINIS, Vent’anni di solitudine, CORRIERE DELLA SERA, 4 gennaio 2015

Rovesciare lo sguardo sul passato è come sporgersi da un pozzo: ti fa venire le vertigini. E t’impaurisce, perché il passato è un fondo d’acque limacciose. Sarà per questo che guardiamo sempre al dopo, come se ogni giorno la vita stia per cominciare. È un errore: il futuro dipende dal passato. Vale per gli individui, vale per la società nel suo complesso. E vale per l’Italia, da tempo immersa in una stagione di «eccezionalità costituzionale». L’ha definita così Napolitano, auspicando il restauro della norma, della regola. Quale normalità? E dov’è stata, fin qui, l’eccezione?