sabato 29 dicembre 2018

SOCIETA' ITALIANA E RANCORE. M. REVELLI, Le maglie strette del rancore, IL MANIFESTO, 27 dicembre 2018

Quanto più la paura non trova luoghi sociali di decantazione e di elaborazione emotiva, tanto più tende a trasformarsi in rancore e odio verso l’altro da sé». Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà, immigrazione (Bollati Boringhieri, pp. 159, euro 15) ruota intorno a questo focus ed è il volume – bello e terribile – di Aldo Bonomi e Pierfrancesco Majorino. Un viaggio «di lavoro» dentro il «labirinto del sociale muto» alla ricerca del punto germinale di questa inedita cattiveria che tutti oggi ci colpisce: noi, osservatori che attoniti ci chiediamo cosa mai sia successo; loro, gli oggetti, le vittime di quanto in Europa, nel XXI secolo, non si aspettavano di subire. E forse anche gli altri, gli attori dell’odio, quelli che dopo un lungo ciclo di «italiani brava gente» oggi si ritrovano tra glihaters, irriconoscibili a se stessi nei luoghi che non riescono più a riconoscere, a ostentare come uno straccio di bandiera i propri peggiori sentimenti.

venerdì 28 dicembre 2018

FILOSOFIA POLITICA. OCCIDENTE IN CRISI. A. PANEBIANCO, Perché l’Occidente ha perso la bussola, CORRIERE.IT, 27 dicembre 2018

embra che, dagli Stati Uniti all’Europa, una parte ampia del mondo occidentale, in preda a un raptus, voglia disfarsi dei gioielli di famiglia — il tanto di buono che la società occidentale ha costruito nel corso dei secoli — e cerchi di auto-distruggersi.Servono al più presto leader (al momento non se ne vedono) che spazzino via le idee false e bacate che circolano in Occidente e che obnubilano le menti di tanti. Per esempio l’idea, diffusa in Europa, secondo cui, anziché storicamente eccezionale, la combinazione di pace, prosperità economica e democrazia di cui godiamo dalla fine della Seconda guerra mondiale, sia destinata a durare per chissà quanti altri decenni o secoli. È difficile stabilire se si tratti di un’idea bacata «di destra» oppure «di sinistra». Forse è politicamente trasversale. L’hanno cavalcata per decenni gli antiamericani che negavano l’evidenza, ossia l’esistenza di uno stretto rapporto fra la Nato (e i legami interatlantici) e la pace in Europa. E la cavalcano oggi i «sovranisti» quando attaccano l’Unione europea, ossia l’altra struttura di sostegno (insieme ai rapporti interatlantici) della pace nel vecchio Continente. Qualcuno ha scritto che noi umani siamo «deterministi» rispetto al passato (è andata così e non poteva che andare così) e «possibilisti», aperti a varie eventualità, rispetto al futuro. Tradotto, ciò significa che tendiamo a non capire quanta aleatorietà e quanta casualità ci siano nella storia passata.

FILOSOFIA POLITICA. EUROPA IN CRISI. S. MONTEFIORI,Pascal Bruckner: «L’Europa crolla perché il sapere è diventato il nuovo nemico», CORRIERE.IT, 27 dicembre 2018

Il mio sguardo è pessimista, l’ingiustificabile violenza dei gilet gialli è simile a quella che conosciamo da 15 anni nelle banlieue, e nell’affrontarla il presidente Emmanuel Macron si è dimostrato in ritardo, superato dagli eventi. Sono molto preoccupato, per la Francia e per l’Europa». Pascal Bruckner, romanziere e saggista 70enne, da molti anni alterna opere letterarie all’osservazione del presente. Per esempio all’inizio degli anni Ottanta «Luna di fiele», portato al cinema da Roman Polanski, e il quasi contemporaneo «Il singhiozzo dell’uomo bianco» con il quale denunciava gli eterni sensi di colpa dell’Occidente. Oppure, più di recente, il romanzo appena uscito «Un an et un jour» (Grasset) ambientato in un hotel del Nord degli Stati Uniti, e un interessante saggio sull’«islamofobia» come razzismo immaginario. Bruckner non fa sconti né ai gilets jaunes, né a Macron, né al 2019 che possiamo aspettarci in Europa.

venerdì 21 dicembre 2018

LA PERDITA DELLA MEMORIA SOCIALE. E. SEMINARA, Amnesia, oblio e altri disastri: la malattia del nostro tempo è la perdita di memoria, L'ESPRESSO, 20 dicembre 2018

Io abito al civico 75. Quando aspetto amici a cena so che ogni volta, alle 20 e 40, arriverà la telefonata: «Sono alla Baia verde, mi ricordi il tuo numero?». Anche se è già venuto altre volte, ogni ospite non lo ricorda mai.
Stiamo perdendo la memoria. Abbiamo 40 50 60 anni, siamo convinti di mostrarne 10 di meno e fingiamo sia normale, ma tant’è. Intorno alle 22, grosso modo prima del dolce, c’è sempre un ospite (non lo stesso, però) che parla di un film visto la sera prima, anzi te lo consiglia, ma poi si ferma, tentenna e tace: qual era il titolo?

RISCHIO GUERRA NUCLEARE. REDAZIONE, Putin dice che "c'è il rischio di una guerra nucleare" perché il sistema di "deterrenza sta collassando", REPUBBLICA.IT, 20 dicembre 2018

Giovedì il presidente russo, Vladimir Putin, parlando ai giornalisti nella conferenza stampa di fine anno ha detto che "il mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare" e che lo "sfacelo" del sistema di deterrenza internazionale, acuito dalla decisione degli Usa di uscire dal trattato Inf, Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty, "aumenta l'incertezza".

Putin ha usato toni molto allarmistici parlando di rischio di una "catastrofe globale" dovuto alla tendenza che secondo il presidente russo sarebbe in atto in Occidente "ad abbassare la soglia per l'uso di armi nucleari". Questo spingerebbe Mosca a tenere posizioni difensive: "Le armi della Russia - ha detto Putin - servono a mantenere la parità strategica e se arriveranno i missili in Europa poi l'Occidente non squittisca se noi reagiremo. Ma io confido che l'umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio".

DISCUSSIONI A SINISTRA. R. ROSSANDA, Per un Marx al presente, IL MANIFESTO, 11 dicembre 2018

Non credo che, nell’interessante rassegna degli studi su Marx apparsa sul manifesto, si possa rimproverare alla ricerca svolta da Marcello Musto un eccesso di attenzione per le peripezie della coppia Marx-Jenny von Westhfalen. Non so se esse siano fin troppo note, ma sono quelle che danno a questa ricerca un carattere di molto più vicino umanamente e di comprensibile anche per lo sviluppo scientifico del pensatore di Treviri.

DISCUSSIONI A SINISTRA. P. FAVILLI, In questo mutamento perpetuo, non possiamo non dirci marxisti, IL MANIFESTO, 18 dicembre 2018

L'articolo di Rossana Rossanda Per un Marx al presente (il manifesto, 12 dicembre) ragiona sulle caratteristiche assunte dal lavoro nel nostro presente a partire da alcuni aspetti dell’analisi marxiana tanto sul lavoro che sulla forza-lavoro.

venerdì 14 dicembre 2018

POLITICA E VIOLENZA. POLEMICHE SU R. CURCIO. A. CASSANO, Foggia, polemiche per la pergamena Anpi al fondatore delle Br Renato Curcio: iniziativa annullata, REPUBBLICA.IT, 13 dicembre 2018

Una pergamena all'ex brigatista Renato Curcio scatena la polemica. Il caso scoppia a Orsara di Puglia, piccolo Comune sui monti Dauni in provincia di Foggia, dove il sindaco Tommaso Lecce ha deciso di premiare il fondatore delle Brigate Rosse, Curcio, con una pergamena dell'Anpi, l'associazione nazionale dei partigiani.

IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO. POLITICA DELLA SCUOLA. AUMENTI DI STIPENDIO A CHI? S. INTRAVAIA, Dirigenti scolastici, nuovo contratto: aumento di 540 euro mensili, LA REPUBBLICA.IT, 14 dicembre 2018

Dopo quasi dieci anni di attesa, i dirigenti scolastici, e quelli dell'intero comparto Istruzione, Ricerca e Alta formazione (Afam), hanno un nuovo contratto. E' stato firmato questa notte all'Aran (l'Agenzia per la rappresentanza negoziale che contratta per il governo) dai sindacati rappresentativi del settore. Per i 7.452 capi d'istituto in servizio si tratta di un contratto importante perché arriva dopo sei mesi di trattative e contiene una serie di misure che i presidi chiedono da anni. In primis, l'equiparazione della parte fissa dello stipendio dei dirigenti di scuola a quella dei dirigenti di Università, Ricerca e Alta formazione artistica e musicale. Solo questo intervento porterà ad aumenti consistenti: 100 euro netti il mese (154,9 euro lordi mensili). E riguarderà anche i dirigenti universitari e dell'Afam. Per i presidi, poi, vi sono le risorse fisse già accantonate nella Legge di bilancio 2018: altri 440 euro a testa, in media. Che porteranno dal 2020 l'aumento totale per i dirigenti scolastici a 540 euro netti il mese.

domenica 9 dicembre 2018

BUON NATALE 2018. DA REPUBBLICA.IT, 9 dicembre 2018

Un poliziotto, che nella fisionomia ricorda il ministro dell'Interno Matteo Salvini, porta via un Babbo Natale in manette. E' l'ultimo murale che Tvboy, l'artista famoso per il bacio tra Salvini e Di Maio, ha regalato a Milano (il titolo è 'Babbo Natale Turco'. 



https://milano.repubblica.it/cronaca/2018/12/09/foto/babbo_natale_turco_permesso_di_soggiorno_negato_tvboy_writer_milano-213808620/1/?ref=RHPPBT-BH-I0-C6-P8-S1.6-T1#1

POLITICA SATANA E IL CLIMA. REDAZIONE, «Satana responsabile del riscaldamento climatico»: e sui social si scatenano le ironie, CORRIERE.IT, 9 dicembre 2018

Il capo di gabinetto del ministero per la Famiglia e le disabilità, Cristiano Ceresani, ospite nella trasmissione Uno Mattina, risponde alla domanda se ci sia un'interpretazione teologica del riscaldamento globale, che veda incolpevole l'uomo perché vittima di forze a lui superiori.

giovedì 22 novembre 2018

LE COLPE DELLA BORGHESIA ITALIANA. A. CREPALDI, Borghesia cialtrona, IL FATTO, 5 luglio 2013

Se il Paese è alla deriva è soprattutto colpa della nostra borghesia stracciona.

POLITICHE DELLA SCUOLA E NUOVO GOVERNO. R. CICCARELLI, Alternanza scuola-lavoro, Di Maio e le «competenze trasversali», IL MANIFESTO, 20 novembre 2018

Volevano «abolire» la «Buona Scuola» di Renzi, ma l’alternanza scuola-lavoro resta, sia pure con le ore tagliate. A condizione che serva a imparare, obbligatoriamente, «un lavoro di qualità, non a friggere patatine da McDonald’s» ha detto ieri il ministro Luigi Di Maio. L’alternanza «si dà un obiettivo: sviluppare le competenze». «Trasversali» per il sottosegretario Giuliano. Con i populisti resta intatta la pedagogia del capitale umano: l’illusione che lo studente apprenda un lavoro, mentre è un performer addestrato a farsi concavo e convesso rispetto anche alle richieste di Mc Donald’s (con il quale il Miur ha sottoscritto un progetto)
e a un governo che si presenta come un manager delle risorse umane.

mercoledì 21 novembre 2018

EDUCAZIONE POLITICA E LETTURE CONSIGLIATE. A. CODACCI-PISANELLI, Cari ragazzi, ecco cosa leggere per imparare ad amare la politica vera, L'ESPRESSO, 22 ottobre 2018

Se un mattino d’autunno un ragazzo alla soglia del diciotto anni chiedesse un consiglio su cosa leggere per farsi un’idea della politica? Se, con l'aiuto di un professore illuminato, decidesse di mirare le sue letture scolastiche alla preparazione del primo appuntamento elettorale? Se cercasse rinforzi per non lasciarsi travolgere dalle bufere politiche quotidiane, che saranno pure tempeste in un bicchier d'acqua ma possono demotivare chi ancora non è stato chiamato alle urne?

domenica 18 novembre 2018

FORUM PD. INTERVENTO DI M. CACCIARI.


SCUOLA E RELIGIONI. TERNI. G. GAETANO, Terni, no alla recita di Natale a scuola: disturba le altre culture, CORRIERE.IT, 18 novembre 2018

«No alla recita natalizia perché disturba le diverse culture religiose presenti nell’istituto». La leghista Valeria Alessandrini, assessore alla scuola del Comune di Terni, denuncia su Facebook «la decisione di una dirigente scolastica che ha vietato lo svolgimento di una iniziativa natalizia legata alla messa in scena di quadri viventi con protagonisti i bambini e a tema la nascita di Gesù». 

Immagine dal sito del CORRIERE.IT

sabato 10 novembre 2018

MARX E L'ALIENAZIONE. RECENSIONE DI P. MISSIROLI A “Scritti sull’alienazione” di Karl Marx. Testi scelti a cura di M. Musto, PANDORA, 9 NOVEMBRE 2018

Esattamente duecento anni or sono, in una non enorme casa nel centro di Treviri, una non grande città nell’allora non esteso Regno di Prussia, nasceva Karl Marx.
Non eccessivamente ricca la sua famiglia, non troppo noto il suo cognome, non incredibilmente colti i suoi genitori. Tutte le caratteristiche per descrivere l’inizio di una vita nella media, si direbbe. Invece, come tutti sanno ancora oggi, infinita sarebbe stata la sua fortuna. Di Marx appena ventiquattrenne si diceva:
“Immaginati Rousseau, Voltaire, d’Holbach, Lessing, Heine e Hegel fusi in una sola persona. Ecco il dottor Marx.”
Questo ragazzo di Treviri avrebbe ridisegnato i confini del mondo e dell’analisi di esso.

POLITICA E FILOSOFIA, IERI E OGGI. INTERVISTA CON M. CACCIARI. BOTTOS, MESINI, Teoria e politica tra anni ’70 e ’80 in Italia. Intervista a Massimo Cacciari, PANDORA, 15 ottobre 2018

(...)
Di questo nesso tra teoria e politica si sente oggi la mancanza.
Cacciari: Ma è finito, è finito completamente. Questo è vero non solo per l’Italia. Cose analoghe potevano accadere anche nella Germania di Brandt e Schmidt, accadevano anche nella Francia di Mitterrand o di De Gaulle. Sono tutti personaggi che avevano questa istanza e da ciò veniva la relazione necessaria con una qualche dimensione di discorso filosofico. Tutto ciò è venuto meno. Forse perché è venuta meno la centralità della politica. Perché questa non è una crisi della filosofia secondo me, ma una crisi della politica. Siamo in una dimensione in cui la politica non conta più nulla, non ha più in mano la gestione del mondo e allora diventa tecnica amministrativa. Forse non si tratta di un venir meno della filosofia quanto proprio della politica. (...)
Leggi l'intervista: https://www.pandorarivista.it/articoli/intervista-massimo-cacciari/

SOCIALISMO E POPULISMO. C. FORMENTI, Quando sovranismo fa rima con socialismo, MICROMEGA, 9 novembre 2018

articolo ora in rete tramite SINISTRAINRETE - https://www.sinistrainrete.info/teoria/13650-carlo-formenti-quando-sovranismo-fa-rima-con-socialismo.html?utm_source=newsletter_735&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter-sinistrainrete

Che certi termini abbiano assunto questo significato deteriore non è avvenuto a caso. Si tratta di una reazione del senso comune contro certe degenerazioni culturali, ecc., ma il ‘senso comune’ è stato a sua volta il filisteizzatore, il mummificatore di una reazione giustificata in uno stato d’animo permanente, in una pigrizia intellettuale altrettanto degenerativa e repulsiva del fenomeno che voleva combattere>>: così Gramsci nei “Quaderni” (Quaderno 8, § 28, p. 959 dell’edizione critica Einaudi).
Proviamo ad applicare questa citazione all’uso che oggi viene fatto di termini come populismo e sovranismo da parte dei partiti tradizionali, di destra come di sinistra. La parola populismo, che occupa da tempo un ruolo non marginale nella storia del moderno dibattito politico - nel corso della quale ha assunto valenze e significati diversi - è stata “emulsionata” dal linguaggio contemporaneo dei media, i quali l’hanno ridotta a puro strumento di propaganda politica, anatema da scagliare contro ogni forma di opposizione al pensiero unico liberal liberista. Quanto a sovranismo – che è un neologismo di origine relativamente recente (si riferisce originariamente ai movimenti che rivendicavano l’indipendenza del Québec dal resto del Canada) -, ha subito in tempi brevi un destino analogo: è stato adottato dalla langue de bois mediatica per analoghi fini propagandistici, per accreditare cioè l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea e i nazionalismi di destra.

lunedì 22 ottobre 2018

sabato 20 ottobre 2018

LA SINISTRA HA RINNEGATO SE STESSA. P. FAVILLI, Lo strappo della sinistra dalla sua storia per abbracciarne un’altra, IL MANIFESTO, 4 ottobre 2018

In questo periodo, dopo le ultime due prove elettorali, gli interventi giornalistici sulla morte della sinistra sono stati numerosissimi. I risultati elettorali, però, hanno semplicemente rilasciato un certificato di morte emesso con grande ritardo sulla realtà del decesso.

domenica 7 ottobre 2018

POLITICA DELL'UNIVERSITA'. N. ORDINE, Scatta l’«effetto cobra» e l’università distrugge la (vera) saggistica, CORRIERE.IT, 6 ottobre 2018

Con «effetto cobra», espressione divulgata dall’economista tedesco Horst Siebert, si indicano decisioni che producono esiti contrari alle aspettative. La formula trova la sua origine in un aneddoto ambientato in India. Durante la dominazione britannica, un governatore decide di mettere una taglia sui cobra per disinfestare la regione. Così, in cambio di ogni esemplare catturato, offre ai cittadini dei soldi. Ma il provvedimento (che, nel giro di pochi anni, aveva trasformato i cacciatori in allevatori per guadagnare di più) anziché eliminare i serpenti, aveva contribuito invece a farli moltiplicare. Purtroppo lo stesso «effetto cobra» si sta producendo nel complicato sistema di valutazione che regola i concorsi universitari.

sabato 6 ottobre 2018

FORZA NUOVA RONDA SUI TRENI. P. TOSCA, Forza Nuova, ronda sul treno di sera: pendolari indignati, CORRIERE.IT, 6 ottobre 2018

Provocazione di Forza Nuova che imbarca sui treni della Bergamo-Milano le sue «ronde light». Il partito di estrema destra le chiama «passeggiate della sicurezza», pattugliamenti del territorio generalmente nelle periferie dei paesi della Bergamasca. Ieri «passeggiata» sul treno delle 21.20 da Bergamo e diretto al capoluogo lombardo. Una decina di militanti con tanto di felpe nere ha percorso i vagoni e poi si è filmata diffondendo in rete un video.

SONDAGGIO PARTITI IN ITALIA 2018. DA CORRIERE.IT 6 ottobre 2018


FRA EMOZIONE E RAGIONE. IL GOVERNO IN CARICA LA REAZIONE EUROPEA E IL PRINCIPIO DI REALTA' (SOCIALE). L. VIOLANTE, Il governo e i limiti imposti dalla realtà, CORRIERE.IT, 6 ottobre 2018

Chi governa deve misurarsi con tre principî di realtà: nessuno Stato si muove nel vuoto; ogni potere politico trova un limite nella Costituzione; le aspirazioni diventano diritto solo attraverso il filtro delle regole. L’esecutivo non ne sta tenendo conto.

venerdì 5 ottobre 2018

POLITICA DELL'EDUCAZIONE. NUOVO ESAME DI MATURITA' O DI STATO. P. DI STEFANO, Il ritorno (sacrosanto) dell’Ottocento nel tema di Maturità, CORRIERE.IT, 5 ottobre 2018

Il vero problema della letteratura italiana, per la scuola, è la lingua. Dante e Boccaccio richiedono una vera a propria traduzione, che a scuola si chiama «parafrasi». Ma anche i secoli più vicini a noi pongono problemi di comprensione: vedi alle voci Leopardi e Manzoni. Un vecchio vizio della scuola italiana è pensare di poter fare storia della letteratura senza leggere i testi. Il che faceva (fa?) sottovalutare l’evidenza che la storia della letteratura è anche storia della lingua. Una banalità: un testo letterario si costruisce con la lingua. Il nuovo esame di maturità offrirà, anziché un solo brano, due possibilità per l’analisi del testo, e l’altra novità è che la scelta degli autori non resta confinata al Novecento ma parte dall’Unità d’Italia. 

giovedì 27 settembre 2018

POLITICA E RELIGIONE. E. TESTI, Le sentenze medievali di don Vilmar Pavesi, consigliere spirituale del ministro Fontana, L'ESPRESSO, 26 settembre 2018

L’ incenso stordisce, i fedeli rimangono in piedi, poi si accasciano sulla panca, attendendo le parole di don Vilmar Pavesi. Nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, la preghiera scorre tra canti e litanie, ma è alla fine della solenne liturgia che Padre Vilmar stringe mani e saluta parrocchiani. Durante l’omelia padre Pavesi ha allertato i fedeli: «La Santa Chiesa chiede a nostro Signore di liberarci da ogni diabolico contagio. 

sabato 22 settembre 2018

LA PATRIA E LA SINISTRA. N. PRETEROSSI, Chi ha paura del patriottismo costituzionale?, IL MANIFESTO settembre 2018

Legare Patria e Costituzione non è affatto uno scandalo. Anzi, significa riscoprire un nesso necessario e fondante. Le comunità politiche poggiano su un senso di appartenenza collettiva. “Patriottismo costituzionale” sta a indicare la fedeltà a una comunità politica democratica e pluralista, sulla base dei principi fissati dalla Costituzione. Nel caso di quella italiana, la realizzazione del progetto sociale delineato dall'art. 3, l’autodeterminazione collettiva che presuppone l’inclusione attraverso i diritti (innanzitutto quelli del lavoro e sociali). Un senso non meramente procedurale e formale, ma sostanziale, di patriottismo, all’insegna della giustizia distributiva.

LA PATRIA L'IDENTITA' E LA SINISTRA. A. VISALLI, Tomaso Montanari, “L’identità inventata degli italiani”, SINISTRAINRETE, 19 settembre 2018

Tomaso Montanari ha scritto e pubblicato sul Fatto Quotidiano un lungo e denso articolo che attacca con grande vigore e notevole tensione morale la temuta involuzione identitaria che la destra italiana starebbe suscitando e sfruttando a fini di raggiungere il potere e conservarlo. Il suo punto è fondato, sono anche io convinto che sia in corso un cinico utilizzo, a fini di distrazione dai più pressanti problemi economici, di una problematica molto sentita da parte dell’elettorato della Lega, ma, come si vede dai risultati, anche da parte maggioritaria della popolazione italiana.

LA PATRIA E LA SINISTRA. C. CLERICETTI, La Patria è di destra o di sinistra?, SINISTRAINRETE, 20 settembre 2018

La sinistra dispersa e litigiosa ha trovato un nuovo motivo di divisione e di insulti. L’occasione è stata la costituzione di una nuova associazione culturale, promossa da Stefano Fassina con Alfredo D’Attorre e un nutrito gruppo di intellettuali, che ha lo scopo di incidere sul dibattito politico costruendo una cultura per la sinistra dell’attuale momento storico. Ma a scatenale le polemiche è stato soprattutto il nome, che Fassina ha scelto nonostante i dubbi avanzati da alcuni partecipanti alla discussione: “Patria e Costituzione”. Tanto è bastato per attirare l’insulto di moda, peggiore anche di “populismo” e “sovranismo”, ossia quello di “rossobrunismo”, cioè un ibrido tra posizioni di estrema sinistra ed estrema destra.

mercoledì 12 settembre 2018

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. I. DIAMANTI, Il tempo della politica im-personale, REPUBBLICA.IT, 12 settembre 2018

È cambiato - e continua a cambiare - tutto nella politica italiana. E non solo italiana. Soggetti, attori, linguaggi, obiettivi. Eppure nel dopoguerra, per oltre quarant’anni, era cambiato poco. Tutto girava intorno ai “partiti” e ai “politici”. Partiti organizzati, presenti sul territorio, nella società. Sostenuti da militanti, simpatizzanti, elettori dichiarati. Partiti con un’idea, a volte un’ideologia, esibite come una bandiera. Insieme alla bandiera. Partiti guidati e diretti da leader “politici” selezionati dall’organizzazione e nell’organizzazione. Destinati a divenire politici a tempo pieno. Politici di professione.

lunedì 3 settembre 2018

DA LABURISTA A LOBBISTA. CHI E' TONY BLAIR. C. BOZZA, Perché il laburista Blair incontra il “nemico” populista Salvini?, CORRIERE.IT, 3 settembre 2018

Tony Blair, martedì 4 settembre vedrà Matteo Salvini a Roma. La notizia che l’ex premier laburista incontri un leader populista, fronte che da politico ha sempre combattuto, ha destato stupore. Ma più che la politica, nel caso specifico, c’entrano gli affari.

domenica 2 settembre 2018

LE RADICI DEL POPULISMO. L. LANNA, Il sovranismo è diventato il pensiero egemone?, IL DUBBIO, 17 marzo 2017

Come scoprire l’affermazione di una egemonia culturale? La domanda, posta pubblicamente da Angelo Panebianco qualche giorno fa, è forse decisiva per comprendere ciò che sta avvenendo nello scenario politico mondiale.

IL DIRITTO NELL'ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA. L. FERRAJOLI, Che Stato di diritto è, se il diritto è disuguale?, IL DUBBIO, 28 dicembre 2016

Della crisi dello stato si parla da più di un secolo: basti ricordare il celebre saggio di Santi Romano, Lo Stato moderno e la sua crisi, del 1909. 

A VOLTE RITORNANO. SALVINI INCONTRA TONY BLAIR. Salvini incontra Blair, lo strano faccia a faccia al Viminale, REPUBBLICA.IT, 2 settembre 2018

Dopo Orbán Blair. Martedì pomeriggio al Viminale il ministro dell'Interno Matteo Salvini incontrerà l'ex premier britannico Tony Blair. Cosa hanno da dirsi uno dei leader del populismo europeo e l'alfiere della globalizzazione, le cui ricette sono ritenute, da molti a sinistra, all'origine della devastante crisi che ha investito i partiti progressisti in Europa? L'incontro non ha un tema specifico, dicono dal Viminale, ma fa parte di una serie di colloqui che Salvini ha in mente con personalità del mondo politico anche passato.

POLITICA E COMPETENZA. G. BERARDELLI, Rifiutare la competenza un’idea falsa di democrazia, CORRIERE.IT, 1 settembre 2018

Nel giro di poche settimane i commenti sul governo giallo-verde sono passati dal sottolineare i costi e l’irrealizzabilità del «contratto» di governo, nonché le contraddizioni tra Lega e Cinquestelle, alla previsione che l’esecutivo potrebbe invece durare non poco.

giovedì 30 agosto 2018

POLITICA ECONOMICA. IL RITORNO DEL RIMOSSO. NAZIONALIZZAZIONE. V. COMITO, Come sono «belle» le privatizzazioni, IL MANIFESTO, 29 agosto 2018

Si può discutere anche con durezza nel merito della ipotesi di nazionalizzazione del gruppo Autostrade. Quello che non appare accettabile è la feroce campagna di stampa che si è scatenata in questi giorni.

lunedì 27 agosto 2018

NUOVI PARTITI. POTERE AL POPOLO. F. SIRONI, "Noi di Potere al Popolo non siamo di sinistra: siamo comunisti": parla Viola Carofalo, L'ESPRESSO, 22 agosto 2018



Viola CarofaloSul braccio ha tatuato un verso in greco antico: «Preferirei cento volte combattere che partorire una sola», recita Medea nella tragedia di Euripide, parlando dell'ingiustizia della condizione femminile - donne in casa, uomini liberi di scoprire il mondo.

SONDAGGI SUL GOVERNO IN CARICA. RESPINGERE O NO I MIGRANTI. DEMOS, luglio 2018

http://www.demos.it/a01529.php?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P5-S1.8-T1




domenica 26 agosto 2018

CRISI DELLA SINISTRA FINE DEL PD E AUTOCRITICHE. F. MONACO, Da prodiano non pentito faccio autocritica, IL MANIFESTO, 25 agosto 2018

Ora è un coro a sostenere che Renzi è un tappo e l’attuale PD un ingombro. Rispetto alla pressante esigenza di una opposizione oggi, orientata a un’alternativa domani. Fanno eccezione solo lui, la sua corte e i suoi fan (va riconosciuto: ve ne sono anche tra gli elettori, non solo nel ceto politico la cui sorte da lui dipende). Mauro Calise, politologo, autore di un saggio dall’eloquente titolo “il partito personale” ed editorialista tra i più espliciti sostenitori del corso renziano ora invoca una “feroce autocritica”. Lo stesso va facendo la già super renziana Elisabetta Gualmini. Alla buon ora. Usa dire che non tutte le responsabilità sono in capo a Renzi. Ovvio, ci mancherebbe. Sempre che tale assunto non si risolva in un escamotage diversivo.

venerdì 24 agosto 2018

DIALOGO SULLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE. G. AZZARITI, Si prepara una repubblica identitaria, IL MANIFESTO, 24 agosto 2018

«Non si può seriamente dubitare che il parlamentarismo sia l’unica forma reale in cui l’idea di democrazia possa essere attuata nell’odierno contesto sociale».
È la risposta che diede Hans Kelsen a Carl Schmitt il quale riteneva che il Parlamento avesse esaurito le proprie ragioni «storico-spirituali».

mercoledì 22 agosto 2018

CRISI DEL PD E DELLA SINISTRA. N. URBINATI INTERVISTATA DA L. BARATTA, LEGA E CINQUESTELLE HANNO SOSTITUITO LA SINISTRA? CE L’AVEVA GIÀ SPIEGATO MARX. LIBERTA' E GIUSTIZIA, 12 marzo 2018

La docente della Columbia University spiega: “Dove la sinistra tradizionale ha retrocesso, lì si sono manifestati due grossi movimenti di sostituzione. Ma perché un ragazzo che vive vicino a Potenza, che non sa come sbarcare il lunario, dovrebbe votare il Pd?”

CRISI DEL PD E FUTURO DELLA SINISTRA. N. URBINATI, URBINATI: NON C’È IL FASCISMO, IL FRONTE UN’IDEA STUDIATA A TAVOLINO. IL PD È UN PROBLEMA, NON UNA SOLUZIONE, LIBERTA' E GIUSTIZIA, 30 giugno 2018

Domenica sul “Fatto”, Antonio Padellaro ha illustrato la strategia del “Ronf ronf” del Pd, un partito dormiente che dimentica i suoi sei milioni di elettori e quelli che potrebbero tornare.
Interviene Nadia Urbinati.
“A sinistra c’è desiderio di vita, più che vita. C’è un voler essere, più che un essere. Non si sa cosa fare e come procedere”. Nadia Urbinati, vicepresidente di Libertà e Giustizia e docente di Teoria politica alla Columbia University, parte da questo assunto per riflettere sui problemi e i destini della sinistra italiana: “La caduta della sinistra ha significato anche un’ opposizione in Parlamento senza denti, senza l’ incisività che dovrebbe avere”.

FILOSOFIA POLITICA. IL PD E IL SOCIALISMO. N. URBINATI, SE LA SINISTRA DIMENTICA IL SOCIALISMO, LIBERTA' E GIUSTIZIA, 11 giugno 2018

Mentre a Roma il professor Conte faceva il suo discorso di investitura alle Camere e riceveva il sostegno di una coalizione giallo-verde e un poco nera, a Madrid nasceva il nuovo governo a guida socialista (primo in Europa con una maggioranza di ministre) dopo le dimissioni del conservatore Rajoy, sfiduciato dal Parlamento dopo una sentenza per corruzione che ha coinvolto il suo partito. Sánchez, il leader socialista del nuovo governo spagnolo, ha rifiutato di giurare sulla Bibbia. Salvini, uno dei due leader del nostro governo, ama sventolare il Vangelo e il rosario. La differenza tra i due Paesi non riguarda solo il colore del governo.

domenica 19 agosto 2018

SUL POPULISMO E SULL'EUROPA. INTERVENTI DI M. CACCIARI A SHERWOOD FESTIVAL. LUGLIO 2018

La sinistra subalterna al neoliberismo e incapace di analizzare
materialisticamente la nuova realtà socio-economica globalizzata

STORIA DEL COMUNISMO. IL PCI NON COMPRESE I FATTI DI PRAGA. U. DE GIOVANNANGELI, "A Praga morì il comunismo" .Intervista con M. FLORES, HUFFPOST, 19 agosto 2018

"Quell'Agosto del 1968, il gruppo dirigente del Partito comunista italiano non comprese, o non volle comprendere, che a Praga si stava consumando l'ultima possibilità per sperimentare la riformabilità del comunismo. Una responsabilità storico-politica che non è stata lenita dall'Enrico Berlinguer, segretario generale del Pci, che anni dopo parlò della fine della spinta propulsiva del socialismo reale.

Ormai era troppo tardi. L'Armata Rossa che occupa Piazza San Venceslao, la sanguinosa repressione messa in atto dai Paesi del Patto di Varsavia, furono una lezione che d'allora chiunque si ribellò ad Est non scordò mai: il comunismo poteva essere combattuto e sovvertito ma riformato no". A sostenerlo, in questa intervista ad HuffPost è lo storico Marcello Flores. "Quanto poi alla nuova sinistra sessantottina – aggiunge il professor Flores – con rare eccezioni, liquidò la Primavera di Praga come un evento tutto sommato secondario, perché ai loro occhi Alexander Dubček aveva l'imperdonabile limite di essere un riformista e non un rivoluzionario".

IL PD ASSENTE A GENOVA HA PERSO IL CONTATTO CON LA REALTA'. L. ANNUNZIATA, Conigli/2, HUFFPOST, 19 agosto 2018

Oltre ai Benetton, che hanno tentato senza riuscirci di fuggire dall'orrore di Genova, abbiamo scoperto in questi giorni un secondo gruppo di conigli: il Pd. Un'affermazione, questa, che scrivo con particolare dispiacere perché se di Benetton posso scrivere in astratto, del Pd sono una elettrice, e continuo a riconoscermi nella tradizione della sinistra.

venerdì 17 agosto 2018

TITOLI GIORNALISTICI E CROLLO DI GENOVA. IL CASO REPUBBLICA E IL COMMENTO DI NADIA URBINATI.


All'indomani del crollo del ponte a Genova, chi avesse guardato i titoli dei commenti sull'home page del sito de "La repubblica" avrebbe potuto notare, a firma di Nadia Urbinati, un commento così titolato:

TAGLIO DEI VITALIZI DEI PARLAMENTARI. Taglio vitalizi, Cacciari: "rischio povertà per alcuni ex parlamentari", CORRIERE QUOTIDIANO.IT, 30 giugno 2018

«Non è questione di diritti acquisiti, conosco personalmente colleghi che rischiano di finire sotto la soglia dell’indigenza». A parlare, dalle pagine del Corriere del Veneto, è il filosofo ed ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che si dichiara fermamente contrario al taglio dei vitalizi, voluto invece da tutto il M5S.

EUROPA IN CRISI E TRIONFO DEL POPULISMO. INTERVISTA CON M. CACCIARI. F. ROMEO, Cacciari: «L'ordine liberale è finito», VITA, 8 febbraio 2018

Sulle macerie dell'ordine liberale, appaiono nuove e antiche mitologie politiche: il populismo ne rappresenta l'ombra. Un dialogo con Massimo Cacciari

L'Europa è una casa abitata da spettri. Uno di questi è il populismo che avanza sulle rovine di un ordine liberale che, ancora, satura l'immaginario politico. Per quanto? Ne discutiamo con il filosofo Massimo Cacciari.

EUROPA IN CRISI E NEOFASCISMO. PROPOSTE POLITICHE. SULL'APPELLO DI ALCUNI INTELLETTUALI ITALIANI. F. D'ESPOSITO, Cacciari, l’appello agli intellettuali per salvare l’Europa: “Siamo diversi da Saviano, vogliamo essere pragmatici”, IL FATTO, 8 agosto 2018

Professore lei fa l’appello. Contro il pericolo sovranista in tutta Europa.
Anzitutto tengo a precisare che è stato scritto con altri colleghi amici. Su Repubblica è uscito male, sembrava quasi un articolo mio, e sono saltati inspiegabilmente i nomi di altri due autorevoli sottoscrittori, quelli di Maurizio Pollini e Salvatore Sciarrino.

PROPOSTE POLITICHE. SULL'APPELLO DI ALCUNI INTELLETTUALI. A. GIULIANI, Basta col pensiero unico, appello del prof Cacciari. E gli intellettuali insorgono: via test invalsi e alternanza scuola-lavoro, LA TECNICA DELLA SCUOLA, 16 agosto 2018

In questi giorni di mezza estate, sta circolando un appello, diffuso il 2 Agosto da un gruppo di intellettuali, tra cui il professor Massimo Cacciari, Maurizio Pollini e Salvatore Sciarrino: l’ex sindaco di Venezia, già in passato molto duro con chi aveva introdotto riforme, a suo dire, a danno degli studenti, ha realizzato un invito “ad opporsi al pensiero unico ed alla politica del rancore, che soffocano l’orizzonte italiano ed europeo”.

FILOSOFIA DELL'OPPOSIZIONE. F. ROMANO', Opporsi, ma come?, SINISTRAINRETE, 13 agosto 2018

Premessa
Quella che in atto da alcuni mesi in Italia è la riedizione della strategia della tensione in forme nuove, cui il governo giallo verde sta dando qualcosa di più di una copertura. Proprio perché le forme sono nuove, tuttavia, occorre tenersi alla larga da analisi che proliferano anche in rete e su facebook, che se la prendono con gli aspetti più folkloristici, oppure con comportamenti che sono rivelatori della miseria umana di ministri e altri esponenti di questo governo; con il risultato che criticando tali atteggiamenti non si fa altro che amplificarne il messaggio. Giusto denunciare i fatti più gravi e le contraddizioni palesi della compagine governativa, le violenze, le intimidazioni, le mancate promesse fatte durante la campagna elettorale (mancata reintroduzione dell’articolo 18, nuova introduzione dei voucher, No tav No tap ecc.); ma non le sparate, che spesso sono fatte proprio in base a una strategia comunicativa che si serve delle reazioni pavloviane contrarie per essere diffuse. Ci vuole silenzio, a volte, ma specialmente cercare di capire le ragioni profonde e non superficiali di ciò che sta accadendo e che non verrebbero meno neppure se questo governo cadesse a settembre quando si tratterà di varare la legge finanziaria. Se ciò avvenisse, sarebbe niente altro che il ricatto delle elite neoliberiste sconfitte e non per una opposizione politica che non esiste e neppure una protesta sociale organizzata almeno fino a questo momento, anche se qualche segnalo di risveglio in questo campo c’è; dunque non cambierebbe nulla nelle dinamiche di fondo.

martedì 31 luglio 2018

PROPOSTE PER LA SINISTRA. E. GALLI DELLA LOGGIA, Una scelta di sinistra: conservare, CORRIERE.IT, 29 luglio 2018

In una democrazia «stare all’opposizione», «essere opposizione», può significare due cose distinte. La prima e più ovvia, non condividere il programma politico della maggioranza e contrastarlo. La seconda, invece, avere un’identità — cioè un sistema di valori e di prospettive, una visione del mondo — diversa ed opposta rispetto agli orientamenti generali dominanti nella società. I grandi partiti della sinistra — di una sinistra quasi sempre socialista — sono stati un esempio classico di sovrapposizione tra i due aspetti di cui ho appena detto. 

lunedì 30 luglio 2018

POLITICHE SCOLASTICHE IN EUROPA. FRANCIA. E. LIVINI, In Francia da settembre stop all'uso dei cellulari a scuola, REPUBBLICA.IT, 30 luglio 2018

PARIGI - La Francia dice definitivamente stop all’uso dei cellulari a scuola. Il Senato ha dato il via libera al provvedimento, una promessa elettorale del presidente Emmanuel Macron. La nuova legge, in vigore da settembre, impedisce l’uso di telefonini, tablet e altri dispositivi connessi dalle materne fino ai licei. Ogni singolo istituto potrà poi decidere di consentirne l’uso per fini pedagogici in determinate occasioni e solo in aree limitate delle scuole. I singoli istituti potranno creare una sorta di “deposito”  di telefonini all’ingresso della scuola o autorizzare gli allievi a tenerli, spenti, nello zaino. Il governo metterà a punto nelle prossime settimane un vademecum pratico per studenti e professori per spiegare meglio i contenuti della legge.

SCIENZA FASCISMO RAZZISMO. Il Manifesto degli scienziati razzisti: così si lavorava per costruire l’odio, LA STAMPA, 28 luglio 2018

Il servizio Studi, Documentazione e Biblioteca del Quirinale ha raccolto in un saggio un importante lavoro di documentazione storica sul Manifesto degli scienziati razzisti del 14 luglio 1938. Riproponiamo un brano dalla prima parte, al link nella pagina è possibile scaricare il saggio completo. L’ultimo capitolo è intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il Giorno della Memoria di quest’anno, il 25 gennaio 2018. 

CRISI DELLA DEMOCRAZIA E AVVENTO DELL'ALGOCRAZIA. M. PANARARI, La rivoluzione digitale ha un lato oscuro: nasce la resistenza alla dittatura degli algoritmi, LA STAMPA, 30 luglio 2018

Mentre le democrazie liberal-rappresentative vivono un’autentica crisi sistemica (ahinoi), si sta di fatto insediando un altro regime. Un regime economico-sociale, ma dalle evidenti (e dirompenti) implicazioni politiche. Quello che alcuni studiosi hanno etichettato come l’algocrazia (il «potere degli algoritmi»), in cui confluiscono il capitalismo delle piattaforme, la società della sorveglianza e le sorti (per nulla magnifiche e progressive) di una società senza lavoro. E dove si ritrovano i germi di quel «totalitarismo cibernetico» messo sul banco degli imputati anche da alcuni libri recenti. Volumi che mettono a fuoco, da punti di vista differenti, un aspetto centrale dell’era della rivoluzione digitale, quello della mentalità e della visione del mondo a cui si ispira. 
Tre libri mettono in guardia sulle insidie del mondo «siliconizzato»
Éric Sadin in La siliconizzazione del mondo (Einaudi, pp. 208,  17,50
Regis Debray, Il nuovo potere (Franco Angeli, pp. 92,  13
Jaron Lanier, Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social (Il Saggiatore, pp. 212,  10

POLITICA DELLE MIGRAZIONI E COLONIALISMO. AFRICA. R. SAVIANO, Prima deprediamo poi respingiamo, L'ESPRESSO, 26 luglio 2018

Studi, approfondimenti, analisi soccombono oggi al cospetto della più elementare delle bufale. Non è più necessario elaborare false notizie che almeno sembrino vere, non serve più alcuna intelligenza sottile per ingannare. Basta un’immagine e poche parole, rigorosamente assurde: ormai le persone, addestrate al peggio, sono inclini a credere a ogni cosa. 

MIGRANTI COME NUOVI SCHIAVI. LE AFFERMAZIONI TARDIVE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Migranti, Mattarella: "Sono i nuovi schiavi, non si può guardare altrove", LA REPUBBLICA, 30 luglio 2018

"Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell'instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio della sua dichiarazione in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, "che ci impone di ribadire la condanna e la battaglia della comunità internazionale contro ogni forma di schiavitù, vecchia e nuova".

martedì 24 luglio 2018

REAZIONARI E CONSERVATORI. STRAUCH-BONART, Pourquoi les réactionnaires se trompent, LE POINT, 24 ottobre 2016

Qu'y a-t-il de commun entre Donald Trump, le Front national et l'organisation État islamique ? Certains diront le « populisme », d'autres le « fascisme », mais ces qualificatifs sont aussi simplistes que limités. Mark Lilla, professeur d'humanités à Columbia, y discerne pour sa part un motif intellectuel commun, « l'esprit de réaction », dans un livre passionnant qui vient de paraître, The Shipwrecked Mind .

ETICA CONTEMPORANEA. LE NUOVE POLITICHE DELL'IDENTITA' AUTORITARIA E PURITANA. S. LE FOL, L'intolérance des tolérants, LE POINT, 13 luglio 2018

Fallait-il faire tout un plat d'une bavette ? Notre ode carnivore parue ici même il y a deux semaines a suscité l'ire d'une poignée d'antispécistes prêts à commettre une entorse à leur régime et à nous manger tout cru. Leur réaction gloutonne et un tantinet hystérique est révélatrice de l'évolution de nombreux mouvements « d'émancipation », nés dans les années 60-70. Contestataires, ils ont adopté une attitude autoritaire et puritaine.
Manifestazione anti-specista in Brasile

http://www.lepoint.fr/editos-du-point/sebastien-le-fol/sebastien-le-fol-l-intolerance-des-tolerants-13-07-2018-2235837_1913.php#xtmc=mark-lilla&xtnp=1&xtcr=9

FRANCIA. IL CASO MACRON-BENALLA. UN SONDAGGIO FRANCESE. LE POINT, 24 luglio 2018


domenica 22 luglio 2018

IL CASO FIAT. I GIUDIZI SU MARCHIONNE. F. FINZI, Fausto Bertinotti: "Il passaggio di Marchionne ha portato il deserto a Mirafiori e la Fiat a Detroit", HUFFPOST, 22 luglio 2018

"La divisa che ha vestito è quella del capitalismo globale finanziario che ha portato una contrazione di civiltà". Il giudizio politico sulle scelte manageriali di Sergio Marchionne è netto ma Fausto Bertinotti in una intervista all'ANSA ci tiene a premettere di non averlo mai conosciuto personalmente. Soprattutto di "fare un pò di fatica" ad elaborare - in queste ore difficili per Marchionne e la sua famiglia - un'analisi che è certamente "severa" sul dirigente aziendale ma che non tocca minimamente "l'umanità della persona".

PER NON DIMENTICARE. IL CASO FIAT. REDAZIONE, Quelli che non dimenticano, HUFFINGTON POST, 22 luglio 2018

Anni di battaglie e scontri lasciano il segno, sono difficili da accantonare anche quando la cronaca vira in situazioni drammatiche, come la malattia. C'è quindi una prevalente aura di rispetto attorno all'aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne, costretto all'addio professionale da Fca dopo 14 anni di gestione intensa, vissuta e discussa dal mondo politico e sindacale. C'è però chi non dimentica.

sabato 21 luglio 2018

PER NON DIMENTICARE. LA LUNGA STORIA DEL BUNGA BUNGA. REDAZIONE, Il video choc di Silvio Berlusconi: "Una che va con un negro mi fa schifo", HUFFINGTON POST, 21 luglio 2018

"A me una che va con un negro mi fa schifo". Nel video realizzato a metà 2011, girato di nascosto da Marysthell Polanco, e depositato agli atti del processo Ruby ter, Silvio Berlusconi si lascia andare a un'affermazione choc, dal forte contenuto razzista, riferita a Mario Balotelli e Raffaella Fico.

domenica 15 luglio 2018

STORIA DEI PARTITI POLITICI. DALLA DC A FORZA ITALIA. 1987. PER NON DIMENTICARE.


Da notare che lo spot del 1987 era ospitato da Canale 5. Appena 10 anni prima, in una intervista a "La repubblica" appena nata, Berlusconi dichiarava di essere coerentemente democristiano.