mercoledì 20 novembre 2024

GUERRE DA ELTSIN A PUTIN IN RUSSIA. BATTISTINI F., Le guerre della Russia, dalla caduta dell’Urss a oggi, CORRIERE DELLA SERA, 13.03.2022

 Trent’anni di storia, diciannove conflitti. Un intervento militare ogni diciotto mesi. Quando si dice che la Guerra Fredda finì con la morte dell’Unione Sovietica, bisogna aggiungere che la nascita della Russia ha comportato decine d’altre guerre congelate o al calor bianco. Dichiarate, segrete, mascherate, per procura. Ufficialmente, tutte mosse dal desiderio di restaurare l’orgoglio imperiale, di sedare scontri fra etnie, di proteggere minoranze russe, d’instaurare governi amici.

martedì 19 novembre 2024

REGIONALI UMBRIA 2024. RISULTATI EFFETTIVI

 








RISULTATI EFFETTIVI SULLA BASE DEI VOTANTI (52,3)
MA SENZA I DATI DELLE SCHEDE BIANCHE, NULLE E DISPERSE



TEORIE TECNOCRATICHE E PSEUDO-FILOSOFIA. DE MICHELIS L., Longtermism: così l’immoralità di Musk&C si veste da filosofia, AGENDA DIGITALE, 18.01.2023

 

Impazza nella Silicon Valley la “filosofia” del Longermism. Wikipedia la riassume così: “una posizione etica che dà priorità al miglioramento del futuro a lungo termine”; “le persone future contano moralmente quanto le persone vive oggi”. Nella pratica si vedono guru miliardari, tra cui il decaduto Friedman di Ftx (in attesa di giudizio per frode) praticare questa teoria privilegiando visioni future, come la colonizzazione dei pianeti, al benessere presente della popolazione e dei loro stessi lavoratori.

mercoledì 13 novembre 2024

ZECCHE ROSSE E CAMICIE NERE. VALE LA PENA RICORDARE?? L. PONS, Quando il giovane Matteo Salvini difendeva i centri sociali, FANPAGE, 11.11.2024

 Negli scorsi giorni Matteo Salvini è intervenuto nella polemica sugli scontri a Bologna, attaccando i centri sociali con toni durissimi come fa da anni: “Bisogna chiuderli”, sono “occupati abusivamente dai comunisti” che li rendono “covi di delinquenti”. Ma in gioventù, lo stesso Salvini frequentò un centro sociale. E nel 1994, in un intervento pubblico, lo difese: “Ci si trova per discutere, confrontarsi, bere una birra e divertirsi”.



ZECCHE ROSSE E CAMICIE NERE. VALE LA PENA RICORDARE?

 




FETICCI ECONOMICI E INFELICITA' COLLETTIVA. LASTRUCCI, CALDES PINILLA, Il Pil, critiche e alternative per la misura del reale benessere delle nazioni, CENTRO SALUTE GLOBALE REGIONE TOSCANA, 2021

 Dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi il Prodotto Interno Lordo (PIL) è stato usato da ogni paese come unità di misura dei propri successi e la sua crescita è stata messa al centro delle politiche nazionali. Numerose sono le critiche e le evidenze scientifiche che mostrano come il PIL sia una misura fuorviante del benessere e del progresso di una società. Indicatori alternativi più adeguati sono già disponibili ed molti altri sono allo studio.



Storia e definizione del PIL. Il concetto di Prodotto Interno Lordo (PIL) si è perfezionato nel tempo, e gradualmente non solo è diventato l’unità di misura della ricchezza prodotta in un Paese, ma si è anche andato a guadagnare una posizione di preminenza nell’esprimere e simboleggiare il benessere di una collettività nazionale.

FETICCI ECONOMICI E INFELICITA' COLLETTIVA. IL PIL. REDAZIONE, Il Pil non funziona più?, ACLIMILANO, 14.12.2021

 Da tempo, a livello globale, si discute della validità dei parametri che misurano lo stato di salute di un paese e dei propri cittadini, a partire dal famoso PIL (Prodotto Interno Lordo): se cresce il PIL, si dice, cresce il benessere della nazione.

E’ proprio vero? Cresce per tutti? Alla crescita del PIL corrisponde un miglioramento della qualità della vita delle persone.
Anche beni collettivi irrinunciabili, come il diritto alla salute, devono essere subordinati a logiche di profitto?