KIKUKULA 5. POLITICA
1. "L'uomo e la donna che ignorano che cosa sia il mondo, non sanno dove essi stessi si trovino" (M. Aurelio) - 2. “Quel grande | che temprando lo scettro a' regnatori | gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela | di che lagrime grondi e di che sangue” (U. Foscolo)
domenica 6 aprile 2025
EUROPA IN CRISI. UN SONDAGGIO RECENTE. EUROBAROMETRO. Internazionale, 4/10 aprile 2025
SINISTRA AL BIVIO. UN SAGGIO DI A. HONNETH. , MICROMEGA, 1, 2025
Parlare di un’“unica” sinistra è stato da sempre altamente problematico. Fin dai tempi di Marx ed Engels, coloro che, in quanto rappresentanti del proletariato, si sono impegnati per un superamento dei rapporti di lavoro capitalistici, si sono frammentati in tanti gruppi quante sono le interpretazioni alternative dei mezzi adeguati a un tale superamento. […]. Tutte queste controversie, in ogni caso, sono state oscurate dal problema ancor più grave e sostanziale dell’obiettivo normativo che avrebbe giustificato in generale la necessità di un tale superamento dei rapporti di lavoro capitalistici. Si trattava di migliorare la condizione delle masse lavoratrici, così da renderle materialmente uguali agli altri strati della popolazione, oppure l’obiettivo consisteva nel rendere ciascuna persona capace dell’esercizio della propria libertà?
venerdì 4 aprile 2025
CRISI DELLA DEMOCRAZIA. UN SAGGIO DI M. SANDEL. BELLUSCI F., Democrazia in pericolo: Harvard ‘chiama’ Aristotele, DOPPIOZERO, 20.01.2025
Il 18 marzo 1968, in occasione della sua candidatura alle elezioni presidenziali americane, Bob Kennedy tiene un discorso memorabile all’università del Kansas. A un certo punto dichiara: “Anche se c’impegniamo per cancellare la povertà materiale, abbiamo di fronte un altro compito ancora più grande, ed è quello di occuparci della povertà di soddisfazione – negli scopi e nella dignità – da cui siamo afflitti. Con troppa insistenza e troppo a lungo sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulare cose materiali”. A distanza di poco più di mezzo secolo, la tensione morale e civica di quel discorso, il perspicace esame in esso compiuto delle conseguenze civiche della politica economica, può essere particolarmente illuminante per descrivere e comprendere le ragioni profonde del malessere che attanaglia l’attuale società democratica americana, culminato nel drammatico assalto a Capitol Hill, ma anche le democrazie europee, su cui si allunga l’ombra di un’estrema destra autoritaria, xenofoba e razzista in ascesa. Se le democrazie nascenti avevano democratizzato l’aspirazione all’affermazione di sé e all’emancipazione, le democrazie mature sembrano democratizzare proprio l’insoddisfazione.
lunedì 24 marzo 2025
NUOVO GOVERNO EMME. LE INDICAZIONI NAZIONALI PER LA SCUOLA. IL TEST DI APPREZZAMENTO. CORLAZZOLI A., “È chiaro o va fatto meglio?”: la consultazione di Valditara sulle sue indicazioni non prevede stroncatura, IL FATTO, 24.03.2025
“Consultazione farsa”. È questa l’accusa rivolta alla direttrice generale del ministero dell’Istruzione e del Merito, Antonella Tozza, a proposito della mail inviata alle scuole per raccogliere, attraverso un questionario a risposte chiuse, i pareri sulle nuove Indicazioni nazionali pubblicate l’11 marzo scorso.
domenica 23 marzo 2025
NUOVO GOVERNO EMME. LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER LA SCUOLA. IL TEST. CORSINI C., Siete d’accordo o molto d’accordo? La consultazione farsa del ministero, DOMANI, 23.03.2025
Le nuove Indicazioni nazionali stanno destando molte perplessità da parte degli addetti ai lavori. Nel comunicato congiunto “Nuove indicazioni 2025: perché tanta fretta?” del 19 marzo, importanti associazioni di docenti e dirigenti come Andis, Cidi, Mce, Proteo, Legambiente scuola e formazione pongono problemi di metodo e di merito.
venerdì 21 marzo 2025
NUOVO GOVERNO EMME SCUOLA ITALIANA. LE NUOVE INDICAZIONI MINISTERIALI. DIRETTIVO AISC, Anche l’Oriente conosce la storia: gli errori e i pericoli delle nuove indicazioni per la scuola, DOMANI, 20.03.2025
a lettura delle Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione desta sorpresa e preoccupazione in coloro che in Italia si occupano dello studio e dell’insegnamento della cultura cinese, delle lingue e della storia del mondo sinico. In particolare, nella parte dedicata all’insegnamento della Storia, il paragrafo “Perché si studia la Storia” inizia con la frase: «Solo l’Occidente conosce la Storia» – che appare peraltro contraddetta o quantomeno ridimensionata da affermazioni seguenti delle stesse Nuove indicazioni – e suona come una provocazione davvero poco utile a chiunque, nelle scuole del nostro Paese, si confronta con il compito di trasmettere ai più giovani una conoscenza storica adeguata alla dimensione globale del mondo in cui viviamo, nell’ottica di promuovere una maggiore consapevolezza delle sfide per il futuro.