mercoledì 28 febbraio 2024

ISTITUZIONI PUBBLICHE, SICUREZZA, POLIZIA. UN PODCAST DI S. MAGARAGGIA, INTERVISTAAUTORI.ORG, 17.05.2021

 


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ISTITUZIONI PUBBLICHE, SICUREZZA, POLIZIA. RECENSIONE AL SAGGIO DI G. CAMPESI, CHE COS'E' LA POLIZIA?, IL MANIFESTO, 27.02.2024

 La compagine governativa attuale, sembra fare dell’azione poliziesca, in particolare repressiva, la cifra della sua prassi. Sin dall’insediamento dell’attuale esecutivo abbiamo assistito alla produzione di decreti legge mirati a individuare nuove tipologie di reato (per esempio nel decreto anti-rave), oppure a sancire l’esistenza di nuove categorie di devianti e criminali, come nel caso di Caivano.



LIBERTA' D'ESPRESSIONE. IL CASO ASSANGE. ZIZEK S., Zizek: l’Occidente ignora il cappio al collo di Assange, LA STAMPA, 25.02.2024

Nella sua Tesi di filosofia della storia Walter Benjamin scrisse: «Non c’è un solo documento di cultura che non sia anche nel contempo un documento di barbarie. E come non è esente da barbarie il documento, altrettanto poco lo è il processo della tradizione per cui è passato dall’una all’altra».


 L'artista dissidente russo Andrei Molodkin ha annunciato che sigillerà alcuni capolavori di Picasso, Rembrandt, Warhol, Sarah Lucas, Andres Serrano e altri artisti ancora (da lui legalmente acquistati) in una cassaforte blindata progettata per distruggerli con una sostanza corrosiva nel caso in cui il fondatore di Wikileaks Julian Assange dovesse morire in carcere. Come previsto, il suo proposito è stato subito criticato da tutta una serie di commenti ed è stato liquidato come «una bravata patetica e banale per questi nostri tempi superficiali».



IL DIBATTITO SUL PRESIDENZIALISMO. ORSINA G., Al nostro presidenzialismo serve una lezione francese, LA STAMPA, 22.02.2024

 Quando si ragiona di Costituzione, «Non bisogna mai temere l’ambiguità. Essa può avere dei vantaggi», confidò il Generale De Gaulle a uno dei suoi più stretti collaboratori, Alain Peyrefitte, nel 1962. Figlio del diciannovesimo secolo, forgiato nella prima metà del Novecento da due guerre mondiali e dall’era delle tirannie, De Gaulle aveva un senso assai vivo del potere, della storia e della sua natura tragica. E non poteva fare a meno di pensare che le costruzioni giuridiche avessero un valore tutto sommato limitato. Piuttosto che pretendere di scrivere una Costituzione perfetta bisognava allora cercare di erigere una struttura flessibile. Sufficientemente ambigua, appunto, da lasciare la politica libera di affrontare la storia.

martedì 27 febbraio 2024

POLITICA E GIORNALISMO ALL' ITALIANA. ESEMPI RECENTI. 27.02.2024

  L'unità rilanciata da Piero Sansonetti, “vecchio comunista” come si definisce lui stesso (ma con queste origini: "Nipote del barone e letterato salentino Girolamo Comi e discendente dell'economista Antonio De Viti De Marco", da Wikipedia), convertito da tempo all’anti-giustizialismo fondamentalista e ospite fisso del Tg4, attacca Travaglio, cattivo maestro del giustizialismo fondamentalista post- Tangentopoli, assoldando anche M. Prospero che accusa Travaglio (L'istinto forcaiolo del Paese, L'unità, 7.02.2024) di aver ceduto perfino ad Orban, ritenendolo capo di uno stato di diritto poiché in Ungheria magistratura ed esecutivo sarebbero indipendenti per cui è inutile fare la voce grossa nei suoi confronti per cercare di liberare Ilaria Salis! Ma basta ascoltare quello che dice Travaglio per smentire l'accusa.

A “Otto e mezzo”, programma condotto da Lilli Gruber, fotografata in vacanza sul panfilo da 63 milioni di euro dell'oligarca “di sinistra” Carlo De Benedetti (odierno finanziatore di "Domani" e, in tempi più remoti, tenace avversario di Berlusconi per ragioni squisitamente economiche, mentre suo fratello Franco difendeva B. firmando il contro appello all'appello di alcuni esponenti azionisti e non-marxisti che avevano invitato gli italiani a non votare Berlusconi alle elezioni del 2001), il vice direttore di Huffpost, A. De Angelis, compagno dell'attuale ministro all'Università Bernini, consiglia la segretaria del Pd Schlein a rifare pace con Carlo Marx e a riscoprire le ragioni del conflitto sociale!


domenica 25 febbraio 2024

LA DISTRUZIONE DELL'ISTRUZIONE. REDAZIONE, Benedetta sia l'ignoranza, SENTIRE, 18.02.2024

 


Immagine da Engage

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DESTRA, SINISTRA E L'EGEMONIA DEL CAPITALE. CANGIANO M., Altro che destra e sinistra, l’egemonia è del neoliberismo, DOMANI, 25.02.2024

 Il dominio di un modo di produzione si riverbera anche nel modo di pensare e di agire del mondo della cultura. I discorsi su destra e sinistra perdono quindi il punto centrale: la pervasività della rivoluzione neoliberale



In una scena di Illusioni perdute di Balzac, David Séchard, l’amico fraterno e rimasto al paesello del protagonista Lucien (andato invece a cercare fortuna letteraria a Parigi), illustra in un lungo discorso il modo in cui funziona l’industria tipografica e come sia legata alle innovazioni tecnologiche concernenti la produzione della carta.

È forse la più penetrante descrizione letteraria di una delle caratteristiche fondanti del capitalismo: il ragionevole abbassamento della qualità per come necessario all’abbattimento dei costi e, dunque, dei prezzi, al fine di imporsi su un mercato concorrenziale che accoglie progressivamente fasce sempre più larghe di consumatori.

sabato 24 febbraio 2024

CASO NAVALNY. LE LETTURE IN CARCERE. CIRIELLO M., Arcipelago Navalny, le letture di un dissidente, DOMANI,

 L’ultima lettera conosciuta di Aleksej Navalny ha agito come un raggio di sole penetrato in una stanza buia, che poi è quello che scrisse Viktor Šklovskij per la poesia di Anna Achmátova: ci ha fatto vedere dove non si vedeva e l’ha fatto con Anton Čechov, dicendoci che tutta la storia russa si appoggia alla letteratura russa, si nutre di quella letteratura, vitalmente, e in un tempo circolare che avvolge ogni gesto.



SOCIETA' CONTEMPORANEA E TECNOFEUDALESIMO. MOSCROP, VAROUFAKIS, L’ascesa del tecnofeudalesimo, JACOBIN, 23.02.2024

 

Per l’economista ed ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis le rendite hanno sostituito i profitti: in questa intervista parla dell’ascesa del cloud capital, del nuovo ordine feudale e delle possibili alternative



 l controverso concetto di tecno-feudalesimo suggerisce che siamo passati dal capitalismo a qualcosa di ancora peggiore: una nuova era che presenta caratteristiche feudali inquietanti. Da questo punto di vista, i capitalisti per estrarre capitale ora fanno affidamento principalmente sul potere politico consolidato e sulle rendite. Se confermata, questa forma di estrazione feudale rappresenterebbe un drastico allontanamento dai meccanismi convenzionali del capitalismo. È importante sottolineare che segnerebbe un allontanamento dagli attributi fondanti del capitalismo quali la concorrenza e l’innovazione.

GUERRA IN PALESTINA. KAMEL L., Nata con Israele quella Striscia da ripulire, IL MANIFESTO, 24.02.2024

 L’espressione “striscia di Gaza” è figlia della tragica storia di questi ultimi 76 anni: non ha precedenti in quella dei secoli e dei millenni precedenti, quando Gaza era parte di un crocevia noto come “la via dei Filistei”, collegante l’Egitto con la terra di Canaan.

In questo fazzoletto di terra (“la striscia di Gaza”), il numero di rifugiati palestinesi balzò da 100mila a 230mila a seguito dell’“operazione Yoav”, lanciata dalle forze israeliane a metà ottobre del 1948. Michael Gallant, padre dell’attuale ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, prese parte a quella operazione: chiamò suo figlio Yoav per celebrare l’operazione che, più di ogni altra, modificò gli equilibri demografici nella striscia di Gaza.


Soldate israeliane si scattano un selfie in una postazione nel sud d’Israele, alla frontiera con la Striscia di Gaza. Dietro di loro c’è il territorio palestinese, devastato dall’offensiva che va avanti da quasi cinque mesi. Il 18 febbraio Israele ha annunciato che il suo esercito lancerà un’operazione di terra a Rafah se gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza non saranno rilasciati entro l’inizio del Ramadan, il 10 marzo. Secondo le autorità di Hamas l’offensiva israeliana ha causato finora la morte di 29.313 palestinesi.

GUERRA IN UCRAINA. 2 ANNI DOPO. SCERESINI A., Otto anni più due, oligarchi contro classe operaia, IL MANIFESTO, 24 febbraio 2024

 Ho messo piede per la prima volta nel Donbass il 4 ottobre 2014. La guerra tra separatisti filorussi ed esercito ucraino era iniziata da appena cinque mesi, ma i giornali italiani già iniziavano a disinteressarsene. All’epoca io e il mio collega Lorenzo Giroffi eravamo una coppia di reporter squattrinati e per risparmiare viaggiavamo a bordo delle marshrutke, i taxi collettivi dell’ex Unione sovietica. E fu così, sul sedile di una marshrutka carica di molte galline e di altrettanti cristiani, che percorremmo i trecento e passa chilometri che separano Kharkiv da Lugansk. Naturalmente c’erano da attraversare numerosi posti di blocco, ma gli unici a viverla con trepidazione fummo soltanto noi due. Una volta passato l’ultimo checkpoint ucraino l’autista staccò dal parabrezza la bandierina gialloblu di Kiev, la ripose nel cruscotto e la sostituì con il tricolore filorusso. Dopodiché non ci fu più bisogno di fare altro.



lunedì 19 febbraio 2024

RICOSTRUZIONI STORICO-POLITICHE. LE METAMORFOSI DELLA 'SINISTRA' ITALIANA. M. FAGOTTO F., 19.02.2024

 


   "Una borghesia londinese, sostenuta sui social media dalle brigate dei guerrieri del woke, coloro che vigilano ossessivamente contro razzismo e ingiustizie sociali, si è impossessata di fatto del nostro partito. Il loro utopismo tecnologico ha più in comune con l'alta società californiana che con la gente comune andata a votare a Hartlepool, la cittadina del nord-est dell'Inghilterra economicamente depresso dove il Labour ha perso per la prima volta nel 1974 " (Khalid Mahmood).


Critica del sistema dominante


   Riferimenti tradizionali della sinistra: critica dell'economia politica, cioè del modo di produzione capitalistico; alienazione,  mercificazione, sfruttamento; critica del culto della proprietà privata e del denaro; importanza della socialità e dei beni pubblici: promozione della cultura e dell'istruzione,   della sanità, dell'ambiente…




mercoledì 14 febbraio 2024

CINEMA E MIGRAZIONI. IO CAPITANO, DI MATTEO GARRONE. RECENSIONE. M. FAGOTTO F., 14.02.2024

 Potremmo prenderlo come un augurio: sono passati quasi 40 anni dalle prime migrazioni e ancora vogliamo trattarle come allora? In molti sottolineano il fatto che i due ragazzi vorrebbero andare in occidente per farsi firmare autografi una volta affermatisi come cantanti rap. Insomma, si tratta di un film sul desiderio e sul sogno di imitare i loro coetanei di cui ascoltano e vedono le gesta attraverso il cellulare. Come è accaduto per tutti coloro che hanno cercato il successo nella dominante società dello spettacolo rincorrendo l'american dream di turno. Aggiungiamo che Garrone si era occupato di migranti già in TERRA DI MEZZO (1997), in un momento particolare della storia di questo fenomeno, dopo il famoso sbarco di migliaia di albanesi in Puglia e le prime manifestazioni di razzismo in quegli anni Novanta caratterizzati dalla comparsa politica di Berlusconi alleatosi con la Lega e con i post-fascisti di G. Fini ( coautore, insieme con Bossi, di una legge proprio sulle migrazioni).





martedì 6 febbraio 2024

TELEGIORNALISMO ALL'ITALIANA. L'ARIA CHE TIRA 5.02.2024. M. FAGOTTO F., PD, Parenzo e p..., 6.02.2024

 Ottima operazione per far perdere ancora qualche voto al PD, partito del denaro o defunto che dir si voglia.

Prima una innocua intervista alla segretaria Schlein, poi un'amichevolissima chiacchierata con Ginevra Elkann alla quale, tutto contento, l'imbonitore pubblicitario 47enne a cui è stata affidata la conduzione dell’ “ARIA (PESSIMA) CHE TIRA”, si bea del fatto di poterle dare serenamente del “tu”. Regista, la Elkann, dal cognome per niente ingombrante, che ha girato un film (dopo aver studiato ovviamente negli scontati USA, meritatamente certo, regia e quant'altro) sul caldo che ci opprime e ci crea ansia (TE L'AVEVO DETTO). Tutto in arancione per evidenziare la condizione in cui ci troviamo. E tutti sudati gli attori, in una Roma insopportabile dove, a Natale, si girava, pensate, ancora in t-shirt! 

   Ed ecco la duplice analogia fra le due giovani donne intervistate: coloristica la prima; l'armocromia di cui si parlò tempo fa, quando la neo eletta segretaria confessò, il 25 aprile 2023 (!), a Vogue Italia di consulenze per cercare armonie cromatiche per il suo abbigliamento. 


RICORDI. CRAXI IL FRANCESE. MARAIO E., Libertà, eguaglianza e fraternità: i valori che hanno guidato l’azione politica di Craxi, IL DUBBIO, 20.01.2024

Il leader del Psi era convinto che il ruolo di una forza socalista non potesse essere che quello di sostenere l’autodeterminazione die popoli oppressi

ANNIVERSARI. FORZA ITALIA. MAIOLO T., Io c’ero, e vi dico che quella di Silvio fu una vera rivoluzione, IL DUBBIO, 24.01.2024


Entravi in un bar e sentivi la gente che parlava di Berlusconi. Aprivi un club di Forza Italia e venivi sommerso di richieste di iscrizione e di partecipazione…

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. LA PACE POSSIBILE. MAGATTI M., Tre movimenti profondi che servono attivamente a cercare la pace, AVVENIRE, 3.02.2024

 Il grande salto realizzato dall’umanità negli ultimi decenni - nel corso dei quali (letteralmente!) miliardi di persone hanno migliorato le loro condizioni di vita materiale – lascia ora in eredità una enorme quantità questioni che stanno scuotendo il mondo intero. Una complessità mai vista nella quale si devono gestire, allo stesso tempo, la stabilità economica e sociale dei singoli Paesi, nuove relazioni internazionali, grandi migrazioni, la creazione di condizioni per una vera sostenibilità ambientale, le tensioni relative all’accesso alle materie prime e alla difesa dei commerci, l’accelerazione tecnologica, l’aumento delle disuguaglianze, il rispetto dei diritti umani. Il problema è che, di fronte a tutto questo, non ci sono né le istituzioni (basti pensare alla debolezza dell’Onu) né le culture politiche adeguate. Il paradosso è che se è vero che il mondo non è mai stato così ricco, d’altro canto non è mai stato così esplosivo. È questa la drammaticità del periodo storico che stiamo attraversando: il rischio è che, per sbrogliare la matassa, prevalga la logica più arcaica e semplice, quella bellica dell’amico-nemico, scaricando così nella follia della guerra le fortissime tensioni oggi esistenti.

lunedì 5 febbraio 2024

LA SOCIETA' DELL'APPARIRE, DELLA TRUFFA, DELLA SUPERFICIALITA' E DELLA DISONESTA'. FARINA R., Sfatiamo i luoghi comuni per vivere meglio: fidiamoci delle apparenze e viva i truffatori!, IL FATTO, 3.02.24

 Disinneschiamo qualche luogo comune, per vivere meglio e più allegri. Prima di tutto: fidiamoci delle apparenze. Voi non avete idea di quanta fatica faccia un’apparenza ad apparire, si divincola dagli abissi del nulla per forgiarsi una forma da donare su un piatto d’argento ai nostri occhi, e noi abbiamo pure la sfrontatezza di ricambiare tutto questo coraggio ontologico con una antipatica, ostile e scostante diffidenza? Non va bene, non è giusto, questa si chiama ingratitudine. Diffidiamo invece della verità, per sua natura tende a ucciderci. La verità non ci libera, ci uccide, è un’assassina. Provate voi a essere liberi dentro una bara!



Altro luogo comune insopportabile è la cattiva fama di cui godono i truffatori, pensate a quanta dedizione deve mettere un bravo truffatore per truffarci! Prima fanno un’analisi della nostra psicologia, dei nostri desideri e delle nostre fragilità, ci studiano notte e giorno, poi mettono in atto con meticolosa perseveranza la truffa, entrano nella nostra intimità, ci stanno vicini, ci regalano delle illusioni, dei sogni, quando parenti e amici sono spesso distratti e hanno paura solo della fuga di denaro verso una mano estranea. Rispettiamo sempre la professionalità!

POLITICA E LEGALITA'. CACCIARI E TRAVAGLIO SUL 'CASO SGARBI'. OTTO E MEZZO, 2.02.2024

 Alcuni passaggi del confronto fra Cacciari e Travaglio sul 'caso Sgarbi' dal programma OTTO E MEZZO del 2.02.2024. Non è la prima volta che Cacciari afferma di non conoscere norme e leggi: in un'altra occasione disse di non sapere cosa fosse la norma  sull'oblio oncologico. Davvero singolare per un filosofo che sostiene spesso di aver studiato ed essersi interessato e scritto di diritto (ma certo, la Filosofia del Diritto è altra cosa rispetto alla conoscenza di ogni legge che il diritto terreno, mutevole e precario come tutte le cose "umane, troppo umane", emani!) e di aver esercitato per 10 anni la funzione, certo onerosa dal punto di vista giuridico, di sindaco di Venezia.



FILOSOFIA POLITICA. S. VECA INTERVISTA K. MARX, VIA BORGOGNA 3. MAGAZINE DELLA CASA DELLA CULTURA, 9, 2018

 



Risposta di K. Marx a S. Veca raccolta da F. La Sala

PER FAR RISORGERE LA SINISTRA IN CRISI. ALCUNI INTERVENTI. GENNAIO 2024

 

Prospero M. Che cosa ha fatto M. Tronti, L'unità, 9.08.23

Prospero M. Che cosa è rimasto delle idee del PCI, L'unità, 17.08.23

Morassut  Andare oltre il marxismo, L'unità, 22.08.23

Franchi P. Cos'è la lotta di classe ..., L'unità, 8.12.23

Prospero M. Così al Lingotto con Veltroni la sinistra ha sepolto la sua storia, L'unità, 12.12.2023

Morassut La patrimoniale per riaccendere la lotta di classe, L'unità, 22.12.23

Sansonetti P., Chi ha vinto la lotta di classe..., L'unità, 29.12.23

Orfini M., Così il PD del Lingotto ha rimosso il conflitto, L'unità, 29.12.2023

Turco L. Il Pd è finito nel vento populista, L'unità, 2 gennaio 2024

Rodano G., "Abbiamo fatto la rivoluzione ma non ce ne siamo accorti", L'unità, 17.01.2024

Folena P. "Nel PCI ho imparato a soffrire per la sofferenza degli altri", L'unità, 16.01.2024

Nicchi M. "Passioni e ideali, c'è ancora bisogno di quei giovani comunisti", L'unità, 10.01.2024

Caserta, Gramsci, c'è un modo per riscoprirlo, Il fatto, 14.01.24

Cuperlo I miliardari e i miliardi di poveri Domani 15.01.24

Ventura S. Schlein non è una leader ma un tentativo di influencer, Huffpost, 15.01.24

Fassina S. Le domande scomode  a cui la sinistra non sa rispondere, Domani, 18.01.24

FILOSOFIA POLITICA. L'ULTIMO VIAGGIO DI MARX. MUSTO M., Algeri, l'ultimo viaggio di Marx, MARXISMO OGGI

 In un ventoso pomeriggio dell'inverno del 1882, un piroscafo diretto in Algeria si preparava a salpare dal porto di Marsiglia. Ad attenderne la partenza sulla banchina, in coda tra gli altri viaggiatori, c'era un signore di media statura, dall'aspetto affaticato e solitario. Veniva da Londra e aveva una valigia nella quale erano stipati vestiti pesanti, medicinali e qualche libro. 



Tedesco di nascita, era diventato apolide, dopo essere stato espulso dai governi francese, belga e prussiano, in seguito alla rivoluzione del 1848. Autore di una voluminosa critica del modo di produzione capitalistico, pubblicata nel 1867, era stato il principale dirigente della Associazione Internazionale dei Lavoratori. Il suo nome, Karl Marx, era apparso sulle pagine dei quotidiani di mezza Europa, quando, nel 1871, dopo la nascita della Comune di Parigi, la stampa l'aveva soprannominato il "dottore del terrore rosso".



Prossimo ai 64 anni e segnato da una vita di stenti, aveva attraversato la Francia in treno, poco dopo la morte dell'amatissima moglie. Era molto malato. Si era appena rimesso dalla pleurite, ma continuava a essere perseguitato dalla bronchite e da una tosse fortissima che gli provocava l'insonnia. Per giunta, per poter passeggiare, senza troppi affanni, era spesso costretto a usare un respiratore, il cui utilizzo trovava mortificante come quello di "una museruola". Ciò a cui, però, non avrebbe mai rinunciato era l'ironia. La veemenza con la quale i giornali borghesi in Germania ne avevano falsamente annunciato la morte l'aveva, infatti, "molto divertito".

Fonte: Marxismo oggi

domenica 4 febbraio 2024

FILOSOFIA POLITICA. MARX AD ALGERI. MUSTO M., Karl d’Arabia, JACOBIN, 2.02.2024

 In tarda età, Marx trascorse un po’ di tempo ad Algeri. Gli scritti e le annotazioni di quel periodo confermano il suo sostegno alle lotte contro l’oppressione coloniale

Nell’inverno del 1882, durante l’ultimo anno della sua vita, Karl Marx ebbe una grave bronchite e il suo medico gli consigliò un periodo di riposo in un luogo caldo. Gibilterra fu esclusa perché Marx aveva bisogno del passaporto per entrare nel territorio e, in quanto apolide, non ne era in possesso. L’impero tedesco di Otto Von Bismarck era coperto dalla neve e gli era proibito in ogni caso. L’Italia era fuori discussione poiché, come afferma Friedrich Engels, «la prima condizione per quanto riguarda i convalescenti è che non vi siano seccature da parte della polizia».

Engels e Paul Lafargue, genero di Marx, convinsero il paziente a recarsi ad Algeri. All’epoca, la capitale dell’Algeria francese godeva della reputazione di buona destinazione per sfuggire ai rigori dell’inverno europeo. Come ricordò in seguito la figlia di Marx, Eleanor Marx, ciò che realmente lo spinse a intraprendere questo viaggio insolito fu il suo obiettivo numero uno: completare Il Capitale.

Marx attraversò l’Inghilterra e la Francia in treno e poi il Mediterraneo in barca. Visse ad Algeri per settantadue giorni, l’unico periodo della sua vita che trascorse fuori dall’Europa. Con il passare dei giorni la sua salute non migliorò, ma la sua sofferenza non fu solo fisica. Si sentiva molto solo dopo la morte della moglie e scrisse a Engels che sentiva «profondi attacchi di malinconia, come il grande Don Chisciotte». A causa del peggioramento delle sue condizioni, Marx non si impegnò davvero nell’attività intellettuale.


Leggi l'articolo di T. Di Francesco (Il manifesto, 15.02.2019) sul romanzo di Franchini