Sul piedistallo sono stati dipinti graffiti e le scritte "questa terra è dei Powhatan", il nome della popolazione nativa che abitava la Virginia, e "Colombo rappresenta il genocidio"
L'azione è avvenuta dopo una nuova manifestazione di protesta contro il monumento di Robert Lee, il capo dell'esercito sudista durante la guerra di secessione, che è stato sconfessato anche da un suo discendente diventato pastore, Robert Lee, che ha spiegato come quel monumento impedisca un cambio di mentalità nel Paese. Anche Colombo è accusato di frenare il cambiamento. La sua figura storica è da tempo molto controversa negli Stati Uniti perché con la sua "scoperta" ha avviato l'esplorazione e la colonizzazione delle Americhe da parte degli europei con il conseguente sterminio di chi ci abitava.
"Questo continente è costruito sul sangue e le ossa dei nostri antenati - ha detto Vanessa Bolin, membro della Richmond Indigenous Society, durante la manifestazione di ieri - ma anche con il sudore, le lacrime, il sangue e le ossa degli africani. Noi non siamo qui per dirottare il vostro movimento - ha aggiunto rivolgendosi agli afroamericani, siamo qui per essere solidali".
Non è la prima volta che una statua del navigatore italiano è oggetto di vandalismi negli Stati Uniti: nel 2019 è stata gettata vernice rossa sulle statue di Colombo a San Francisco e Providence, in Rhode Island. E molti Stati negli ultimi anni hanno scelto di trasformare la festa nazionale, il famoso Columbus Day, in cui il 12 ottobre si ricorda l'arrivo nelle Americhe del navigatore italiano, nell'Indigenous Peoples Day, il giorno delle popolazioni indigene d'America.
Anche a Boston l'ira popolare si è scagliata su una statua di Colombo che adesso troneggia nel parco a lui dedicato senza la testa che è stata decapitata nella notte
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