Tony Blair, martedì 4 settembre vedrà Matteo Salvini a Roma. La notizia che l’ex premier laburista incontri un leader populista, fronte che da politico ha sempre combattuto, ha destato stupore. Ma più che la politica, nel caso specifico, c’entrano gli affari.
Blair, dal 2014, è infatti il lobbista ingaggiato dal consorzio che sta costruendo il Tap,gasdotto che dall’Azerbaigian deve arrivare in Italia: un affare miliardario. Proprio l’approdo in Puglia sta facendo scontrare i due alleati di governo. Di Maio e il M5S sono contrari per motivi ambientali, la Lega e Salvini lo vogliono, per lo «sviluppo» del Sud. E Blair, in cerca dell’interlocutore ora mediaticamente più forte, incontrerà Salvini per tentare di chiudere la partita. L’ultima volta che l’ex premier britannico aveva incontrato ufficialmente il governo italiano fu nel novembre 2014, quando Blair cenò a Palazzo Chigi con Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e altri parlamentari.
A confermare il motivo dell’incontro è lo stesso Salvini. «Per quello che ho studiato del dossier Tap i benefici sono superiori ai costi anche ambientali, perché si tratta di spostare solo alcune piante. Sulla Tav invece ci sono migliaia di pagine, docenti universitari che le stanno spulciando e non voglio fare male il lavoro di altri», afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, ospite su Radio 24. Un argomento che, ha confermato Salvini, affronterà con l’ex premier britannico: «Sono curioso per natura e voglio confrontarmi con chi è diverso da me — ha sottolineato — sono pronto a parlare di tutto anche di Tap e sicuramente avere un costo dell’energia inferiore al 10% per famiglie e imprese per l’Italia è irrinunciabile».
Nessun commento:
Posta un commento