Le rivelazioni in punto di morte dell'ex avvocato di Ruby
L'ex avvocato di Ruby aveva fatto rivelazioni a dir poco clamorose e il giorno dopo era andato in una clinica svizzera a porre fine alle sue sofferenze dovute a una malattia terminale. Era il 4 dicembre 2018. Egidio Verzini, aveva parlato pubblicamente di un versamento totale di 5 milioni effettuato, “da Silvio Berlusconi” nel 2011 tramite una banca di Antigua verso il Messico, di cui 2 milioni a Luca Risso, già compagno di Ruby, e 3 milioni direttamente a lei. Nella sua dichiarazione, Verzini spiegava che l'operazione sarebbe stata diretta interamente dall'avvocato principale di Berlusconi, Niccolò Ghedini, con la collaborazione operativa dello stesso Risso. Subito era arrivata la replica dello ‘storico' difensore del fondatore di Forza Italia che aveva definito "destituite di ogni fondamento" le dichiarazioni del collega. Ma la mattina prima di morire, Verzini aveva trovato il tempo di far sapere che "le querele per calunnia prospettate da Ghedini non avranno alcun esito in quanto tutto corrisponde a verità". Peraltro la stessa morte di Verzini (nella clinica ‘Dignitas' di Zurigo, la stessa dove ingerì un liquido letale anche Fabiano Antoniani, più noto come Dj Fabo) era stata resa pubblica solo a distanza di oltre un mese perché queste erano le sue volontà.
Imane Fadil: "Sono stata avvelenata"
La morte di Imane Fadil apre un capitolo sicuramente importante nell’ambito della magistratura italiana. Anzitutto per il suo ruolo nell’ambito del processo che vede tra gli imputati l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma anche per la sua morte che si sospetta – stando alle sue parole ripetute più volte alla famiglia e ai cari – sia avvenuta per avvelenamento. La 34enne marocchina aveva preso parte ad 8 cene ad Arcore. Le sue dichiarazioni, che facevano riferimento addirittura a presenze maligne e pratiche sataniche, avevano fatto molto scalpore. “Voglio raccontare tutto. La cosa non si limita a un uomo potente che aveva delle ragazze. – raccontò in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano – C’è molto di più in questa storia, cose molto più gravi”. La procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio. Quasi certamente gli inquirenti leggeranno il manoscritto che Fadil intendeva far diventare un libro nel quale sono state raccolte le esperienze e le dichiarazioni rilasciate nel tempo dalla donna.
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