L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti delle società Enel Energia, Optima, Green Network,llumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax, Argos per indagare sulla possibile mancanza di trasparenza nell'indicazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero. I rilievi formulati dall'Autorità si riferiscono sia alla documentazione contrattuale che alla comunicazione promozionale.
In particolare risulta che, prima della sottoscrizione del contratto, gli utenti non siano adeguatamente informati dell'esistenza di alcune voci di costo aggiuntive al prezzo della componente energia, con la conseguenza che, solo al momento della ricezione delle bollette hanno la possibilità di rendersi conto degli effettivi costi delle forniture di energia elettrica e gas applicati da queste imprese, risultanti superiori alle attese.
In molti casi, spiega ancora l'Authority, gli oneri di commercializzazione non sono indicati nel loro esatto ammontare oppure alcuni oneri previsti dal contratto non trovano fondamento in una corrispondente attività. Talvolta invece altre voci di costo risultano impropriamente addebitate agli utenti in caso di recesso anticipato, a titolo di penale o sotto forma di storno dei bonus concessi per incentivare l'adesione alle offerte commerciali.
Con l'avvio di questi procedimenti, l'Autorità intende accertare l'esistenza di condotte relative alle offerte di fornitura dell'energia elettrica e del gas sul mercato libero che contrastino con le norme del Codice del Consumo, nei casi in cui le condizioni economiche prospettate nella documentazione contrattuale o promozionale da parte dei vari operatori del settore risultino ingannevoli, inadeguate o omissive.L'indagine attiene anche alle condotte aggressive poste in essere da alcuni di detti operatori, laddove prevedono l'applicazione di penali in caso di recesso o applichino costi per servizi non resi, onde sanzionare i comportamenti pregiudizievoli per i clienti domestici e non domestici di piccole dimensioni e così dissuaderne la futura reiterazione. Tali comportamenti potrebbero integrare, del resto, anche una condotta non diligente, in violazione dell'articolo 20 del Codice del Consumo
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