Dunque, tutti sapevano da 15-20 anni a questa parte, cosa sarebbe successo fra Russia e Ucraina.
Rovistando fra gli scritti cacciariani trovo un colloquio con Gianfranco Bettin pubblicato con il titolo emblematico: DUEMILAUNO. POLITICA E FUTURO (Feltrinelli, 2001). Si discute di quanto si prospetta per il nuovo millennio. Si dice che il Novecento è stato tutt'altro che breve e che sarebbe "cominciato ben prima della data di nascita ufficiale, diciamo il 1871, e chissà se è proprio finito con l'89 come qualcuno dice. Basta guardare all'ex Jugoslavia o anche al Medio oriente...per non tirare in causa un tema troppo vasto, troppo complesso per essere qui anche soltanto sfiorato: e cioè se non si profili una possibile "guerra" fra Occidente e Islam...". Non c'è alcun riferimento alla Russia e all'Ucraina, tanto meno alle guerre fatte da Eltsin per tutti gli anni Novanta (Georgia 91-93; Moldavia 92; Inguscezia 92; Tagikistan 92-97; prima guerra in Cecenia 94-96; Daghestan 99 anno in cui arriva Putin). Fra il 2011 e il 2015, quando la Russia interverrà in Siria, il suo intervento (spiegabile anche con il voler evitare attacchi terroristici a casa propria: per l'Isis gli infedeli sarebbero stati presenti anche in Russia) sarà considerato fondamentale per la difesa della cristianità dalla minaccia del terrorismo islamico (vedi La Russia e la difesa della cristianità in Medio Oriente, Comitato Atlantico Italiano, 1 febbraio 2014).
Quanto al fatto che si dice sempre, a danno fatto, che bisognava pensarci prima, il ritornello non vale solo per la crisi attuale. Altro esempio fu la guerra in Cecenia, iniziata nel 1994 ma le cui origini risalgono al 1991 con le rivolte all'indomani del crollo dell'URSS. Il conflitto ceceno è stato alla base di numerosi attentati a Mosca: nel 1999; nel 2000; nel 2001; nel 2002 sempre a Mosca c'era stato l'assalto ad un teatro da parte di quello che Putin definì allora "terrorismo internazionale di matrice islamica" ; nel 2004 a Beslan
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