giovedì 4 dicembre 2025

IL PD E L'ANTISEMITISMO. UNA PROPOSTA DA PARTE DI UN GRUPPO DI SENATORI. REDAZIONE, Antisemitismo, la proposta di Delrio spacca il Pd. Boccia: “Non rappresenta il partito”, LA STAMPA, 4.12.2025

 All’interno del Partito democratico si è aperta una frattura attorno al disegno di legge contro l’antisemitismo depositato in Senato da Graziano Delrio. Il capogruppo dem a Palazzo Madama, Francesco Boccia, ha chiarito che l’iniziativa «non esprime la posizione del gruppo parlamentare né quella del partito». Nonostante ciò, dieci senatori Pd hanno apposto la loro firma al testo: Simona Malpezzi, Antonio Nicita, Alessandro Alfieri, Alfredo Bazoli, Pier Ferdinando Casini, Tatiana Roijc, Filippo Sensi, Valeria Valente, Walter Verini e Sandra Zampa.


Boccia precisa: «Il gruppo del Pd al Senato non ha presentato alcun ddl sull’antisemitismo. Il senatore Delrio ha depositato, su iniziativa personale, la proposta intitolata Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dell’antisemitismo

La controversia è stata innescata da una presa di posizione di Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra), secondo il quale l’approvazione del ddl renderebbe perseguibile chi muove critiche radicali allo Stato di Israele. Bonelli sottolinea che la proposta, al pari di altri testi già calendarizzati — quelli della Lega, di Maurizio Gasparri e di Ivan Scalfarotto — si basa sulla definizione di antisemitismo elaborata dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), che ricomprenderebbe nelle condotte antisemite anche posizioni fortemente ostili nei confronti di Israele.

Il progetto di legge Delrio si articola in sei articoli e definisce un insieme di strumenti per contrastare l’antisemitismo. Riprende la definizione operativa adottata dall’IHRA, in linea sia con la risoluzione del Parlamento europeo del 1° giugno 2017, sia con la delibera del Consiglio dei ministri del 17 gennaio 2020. Il ddl attribuisce inoltre al governo una delega per rafforzare gli interventi contro la diffusione online di contenuti antisemiti. Prevede poi un sistema di monitoraggio nelle università e nelle scuole: ogni ateneo deve individuare al proprio interno una figura incaricata di verificare e supervisionare le iniziative contro l’antisemitismo, mentre l’articolo 5 estende analogo controllo all’ambito scolastico.

A Palazzo Madama sono state presentate altre due proposte legislative sul tema, una a firma della Lega e una di Forza Italia. Entrambe partono dalla stessa definizione IHRA del 2016 e mirano a introdurre misure specifiche contro l’antisemitismo. Il ddl leghista, ad esempio, prevede la creazione di una banca dati sugli episodi antisemiti, sanzioni per le manifestazioni d’odio online e nuove regole per l’accesso alle piattaforme social. L’articolo 3 stabilisce inoltre che una manifestazione possa essere vietata «per ragioni di moralità» anche quando sussista un rischio concreto di utilizzo di simboli, slogan o messaggi antisemiti. La proposta di Forza Italia, infine, concentra l’attenzione sul mondo dell’istruzione, introducendo procedure di prevenzione e segnalazione di comportamenti razzisti o antisemiti in scuole e università, con sanzioni previste sia per docenti e ricercatori sia per il personale amministrativo.

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