sabato 27 gennaio 2018

ELEZIONI 2018. LE LISTE DEL PD. S. TURCO, «Matteo Renzi? Ha preferito gli incompetenti ma fedeli». Il j'accuse di Michela Marzano, L'ESPRESSO, 26 gennaio 2018

Incompetenti al potere, leader fuori dalla realtà, deputati che pensano solo alla rielezione. La ex Pd Michela Marzanoracconta per la prima volta i suoi cinque anni da deputata in una intervista sull'Espresso nel numero in edicola da domenica 28 gennaio.



Dalla telefonata di Bersani per la candidatura nel 2013 («non ci avevo mai parlato prima»), fino alla progressiva distanza dal Pd, lasciato nel maggio 2016: «È un partito che ha abbandonato i valori e i principi della sinistra, non ha più presa sulla gente».

Duro il giudizio sul segretario Matteo Renzi: «A lui rimprovero di aver scelto, tra tante persone brave nel Pd, non le più preparate, ma le più fedeli. Capisco che avesse paura di finire come Enrico Letta, di essere tradito», ma «si è scollato della realtà, non ascolta più».


Abbandonati. Come si sentono alcuni leader che i sondaggi vedono in calo. Abbandonati si sentono alcuni elettori che abitano le periferie o i piccoli centri, o fanno parte di categorie ignorate come i giovani. Il nuovo numero dell'Espresso dedica la sua copertina a queste due categorie di "abbandonati", con l'approfondimento di Emiliano Fittipaldi sul Giglio magico di Renzi sempre più in crisi. E con il reportage di Fabrizio Gatti dalle periferie delle città: questa settimana il nostro inviato è a Torino. Poi, sul nuovo numero: inchiesta sul Fezzan e il Niger, le regioni africane sempre più importanti per l'Italia; le nuove rivelazioni sul caso di Giulio Regeni; il viagigo nei reparti dedicati alla salute mentale dei bambini; la rivincita dlela geografia, materia spesso ignorata ma oggi sempre più importante. Il direttore Marco Damilano racconta cosa torvate sul nuovo numero del settimanale

Tante battaglie in Parlamento, a partire dalla legge sul doppio cognome, ma nessuna vittoria: «Quando sei deputato semplice, arriva sempre un capogruppo, un vice capogruppo, un segretario d'Aula che ti blocca d'autorità. E non vai più avanti», racconta la filosofa che, dice, non tornerà a candidarsi in futuro. Un consiglio ai prossimi intellettuali prestati alla politica? «Non farsi fagocitare dalle logiche del potere».

L'intervista integrale sull'Espresso in edicola da domenica 28 gennaio

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