Tempi non facilissimi per gli ex comunisti italiani. Uscito dal Quirinale Giorgio Napolitano e scappato dal Pd Sergio Cofferati, resta loro soltanto un simbolo, per di più virtuale: il gruppo Facebook “Sono stato iscritto al Pci”, fondato tra gli altri dagli ex dalemiani Claudio Velardi e Fabrizio Rondolino .
https://www.facebook.com/partitocomunistaitaliano/info?tab=page_info
Non visibile agli esterni, il gruppo ha quasi seimila aderenti e richiede per l'ingresso una prova del tesseramento - almeno una volta nella vita - al partito che fu di Togliatti e Berlinguer. Non importa il seguito: cioè se poi dal Pci si è arrivati fino all'attuale Pd o se si sono prese altre strade, dal centrodestra a Grillo, da Rifondazione all'astensionismo; quello che conta è «il passato che ci ha legato», come recita le presentazione della pagina in cui si invitano gli iscritti a «non offendere le persone».
Facile a dirsi ma meno a farsi, perché se il passato unisce il presente non è che divide ma proprio dilania, praticamente su tutto. Arturo, ad esempio, difende la leadership renziana con epiteti non ripetibili nei confronti di Fassina, Cuperlo, Cofferati, Civati, Landini, Camusso, invitati a «suicidarsi sulla tomba di Berlinguer», mentre Franca si chiede se «questo Pd porterà al fascismo»; Luigi lancia Cofferati come «lo Tsipras italiano» e Marco gli risponde che l'ex segretario Cgil «è buono per la raccolta differenziata»; Pietro posta una foto di Bertinotti, Cristina invece condivide un attacco di “Libero” ad Alessandra Moretti. E se Antonio propone la Pinotti al Quirinale, subito viene sommerso di fischi e controcandidature che vanno da Gino Strada a Gianni Morandi.
Non rari nel gruppo gli interventi di personaggi più o meno pubblici, da Chicco Testa allo sceneggiatore Umberto Contarello (quello de "La grande bellezza", anche lui odiatore di Fassina), dall'ex direttore de "l'Unità" Claudio Petruccioli allo stesso Rondolino. Tra i più assidui contributor della pagina si segnala Umberto Minopoli, ex funzionario migliorista del Pci, poi dirigente di Finmeccanica, entusiasta e nostalgico di Napolitano.
Il quadro complessivo che ne esce, tuttavia, ricorda i salti temporali del film "Interstellar": accanto alla fotogallery di tutte le tessere dal 1921 al 1990, appare ad esempio lo status di tale Nando a rivendicare di avere ancora una «visione manichea del mondo» come ai tempi del Pci, solo che secondo lui oggi il pianeta si divide in «chi ha Pogba e chi no». E qui anche l'ex comunista più duttile rischia di vivere un attimo di straniamento.
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