Ogni settimana, al termine della riunione di pianificazione delle 8.30, il potente e temuto capogruppo parlamentare dei conservatori, Gavin Williamson, si chiude nell’ufficio di Theresa May a Downing Street e le fornisce una dettagliata informativa sui comportamenti indecenti di ministri e deputati. Si parla di tutto: relazioni extraconiugali, sessodipendenza, frequentazione di prostitute, gioco d’azzardo e abuso di droghe. E ovviamente molestie sessuali. La premier se ne sta seduta e ascolta in silenzio. Le informazioni non escono da quella stanza e probabilmente vengono usate per esercitare pressioni politiche sui reprobi. Ma dopo lo scandalo Weinstein e le rivelazioni sulla chat segreta delle assistenti parlamentari, in cui le impiegate di Westminster si scambiano avvertimenti sui politici molestatori, ci si chiede perché Downing Street non abbia reso pubbliche queste informazioni e al limite avvisato la polizia quando si potevano ravvisare reati.
Sex toys in Parlamento
Intanto cominciano a saltare fuori i primi nomi dei personaggi coinvolti nelle molestie. Il politico che chiama la segretaria «tette di zucchero» e la manda a comprare giocattoli sessuali nei pornoshop è stato identificato nel sottosegretario al Commercio estero, Mark Garnier, 53 anni, sposato e padre di tre figli. Lui stesso ha ammesso le circostanze ma ha negato che si trattasse di molestie sessuali: per lui erano scherzi da buontempone.
I rischi per il governo
Lo scandalo si sta allargando e investe direttamente il governo. Theresa May potrebbe essere costretta a effettuare un rimpasto per allontanare i personaggi più chiacchierati. Ma è una manovra rischiosa: si potrebbe innescare una reazione a catena che fornirebbe l’occasione propizia a chi ha in animo di destituire la premier. L’affare delle molestie, insomma, mette a rischio la tenuta del governo britannico.
Lo scandalo alla Bbc
Ma la politica non è l’unico ambito investito da rivelazioni e polemiche. Un gruppo di giornaliste e presentatrici tra le più famose della Bbc ha dato vita a una lega segreta con lo scopo di smascherare i molestatori all’interno dell’emittente pubblica. Il gruppo ha incoraggiato altre colleghe a denunciare un presentatore sportivo, che è stato allontanato. Ma, dicono, questo è soltanto l’inizio.
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