Il 53enne Maduro ha riconosciuto la sconfitta, la prima per il chiavismo di cui è erede, al potere da 16 anni: «Siamo qui, come la nostra morale e l’etica, a riconoscere questi risultati avversi», ha detto il presidente attribuendo la colpa del risultato ad una «guerra economica» lanciata contro di lui dal «capitalismo selvaggio» e comparando il suo governo a quello di Salvador Allende e altri leader della sinistra latinoamericana. L’affluenza, che la responsabile del Cne ha definito «straordinaria», è stata del 74,25%.
L’ascesa del Mud
Il Movimento democratico unito (Mud), che ha vinto la maggioranza parlamentare in Venezuela per la prima volta in 16 anni, è una coalizione disparata di trenta partiti, insieme con un unico obiettivo: la sconfitta del chavismo. E’ stato formalmente creato nel 2009, anche se in realtà, esiste dal 2006, e raccoglie formazioni che vanno dalla sinistra moderata alla destra e sembra costantemente divisa tra moderati e radicali, che si differenziano sulla strategia per raggiungere un cambiamento di governo. L’ala radicale del MUD è guidata da Leopoldo Lopez, condannato nel mese di settembre a quasi 14 anni di carcere per incitamento alla violenza durante le proteste del 2014, che hanno provocato 43 morti, secondo le autorità. Gli altri due dirigenti radicali sono il deposto sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, imprigionato dopo essere stato accusato di aver complottato contro il presidente e l’ex parlamentare Maria Corina Machado, la cui candidatura per le elezioni parlamentari è stata bloccata dal Consiglio Elettorale. L’ala moderata è guidata da Henrique Capriles, governatore dello stato di Miranda e candidato presidenziale, che ha perso nel 2013 contro Nicolas Maduro, con una differenza di soli 1,5 punti. Nelle elezioni parlamentari del 2009, ha introdotto i candidati unitari, riuscendo ad avanzare nel numero dei voti e dei seggi, ma non raggiungendo la maggioranza parlamentare. Le divisioni erano emerse chiaramente nel 2014, quando Lopez e Machado avevano cercato di forzare l’uscita di scena di Maduro attraverso le manifestazioni di piazza, mentre l’ala moderata sosteneva una strada più pacifica.
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