giovedì 9 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E CORRUZIONE. M. E. VINCENZI, Coronavirus, turbativa in una gara Consip per 24 milioni di mascherine mai consegnate: arrestato imprenditore, REPUBBLICA.IT, 9 aprile 2020

Una puntata d'azzardo, giocata sulla salute pubblica e su quella individuale di chi attendeva, e attende, le mascherine". Con queste parole il gip di Roma ha definito Antonello Ieffi, 42 anni, originaziono di Cassino, arrestato stamattina dal Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Roma, con l'accusa di turbativa d'asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture per una fornitura di mascherine perché c'è chi truffa anche sull'emergenza coronavirus.   
dal sito di REPUBBLICA.IT
https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2020/04/09/130505925-948305ab-6b17-471a-8b11-1675536a3a6f.jpg






A dare il via alle indagini velocissime dei finanzieri, una denuncia di Consip per anomalie riscontrate nell'ambito della procedura di una gara, del valore complessivo di oltre 253 milioni di euro, bandita d'urgenza per garantire l'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale e apparecchiature elettromedicali. In particolare, il lotto n. 6, dell'importo di circa 15,8 milioni di euro, relativo alla fornitura di oltre 24 milioni di mascherine chirurgiche, veniva aggiudicato alla Biocrea Società Agricola a Responsabilità Limitata che, con la sottoscrizione dell'accordo quadro, si impegnava, tra l'altro, alla consegna dei primi 3 milioni di mascherine entro 3 giorni dall'ordine

Sin dai primi contatti con la stazione appaltante pubblica, finalizzati all'avvio della fornitura, però, Ieffi, che interloquiva per conto dell'impresa sebbene non risultasse nella compagine societaria, lamentava l'esistenza di problematiche organizzative relative al volo di trasferimento della merce, che sarebbe stata già disponibile in un punto di stoccaggio in Cina.

Eppure le mascherine non arrivavano, nonostante fosse già passata la data prevista dal contratto per la prima consegna. Così mentre Iezzi scriveva al ministro degli Esteri Luigi Di Maio per chiedere "un aiuto per la soluzione di una non meglio precisata problematica legata all'importazione di mascherine", in collaborazione con l'agenzia delle Dogane, il 18 marzo veniva perquisito il magazzino dove le mascherine sarebbero state bloccate, all'aeroporto cinese di Guangzhou Baiyun: ma non ce n'era traccia

ezzi ha spiegato di non poter pagare il fornitore perché il Qatar, dove aveva sede una delle società che si era occupata dell'acquisto, gli aveva bloccato i conti correnti, ma Consip il 19 marzo ha annullato in autotutela l'appalto, e il 25 marzo ha sporto denuncia.  

Non bastasse questo, Biocrea aveva anche una serie di vecchie violazioni tributarie (per 150 milioni di euro) non dichiarate in sede di procedura dalla società che, di converso, aveva invece falsamente attestato l'insussistenza di qualsiasi causa di esclusione . Tale situazione comportava l'esclusione di Biocrea dalla procedura e l'annullamento in autotutela da parte di Consip dell'aggiudicazione.

Ieffi, essendo gravato da precedenti sia giudiziari (seppure non ancora definitivi) che di polizia, che avrebbero potuto inficiare la partecipazione alla gara, ha cercato di dissimulare la riconducibilità a sé della Biocrea, nominando come amministratore, in concomitanza con la pubblicazione del bando, un prestanome Stefania Emilia Verduci (anche lei indagata), cui ha poi "ceduto" l'intero capitale sociale al prezzo di 100 mila euro, da corrispondere però tra due anni


noltre, le risultanze acquisite hanno dimostrato come la Biocrea, che ha un oggetto sociale del tutto estraneo al settore merceologico relativo alla gara ("coltivazione di fondi, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse"), fosse una "scatola vuota" senza dipendenti, strutture, mezzi e capitali, a far fronte alle obbligazioni nascenti da un contratto come quello originariamente aggiudicato.

Nonostante la palese incapacità operativa e finanziaria della Biocrea, Ieffi ha partecipato all'appalto, accettando il rischio di non essere in grado di adempiere alla fornitura di milioni di mascherine nei tempi brevissimi dettati dallo stato emergenziale in atto, chiaramente indicati nel bando di gara (...)

Nessun commento:

Posta un commento