Su Rondolino si possono leggere questi pezzi...http://kikukula5.blogspot.it/2014/03/telegiornalismo-allitaliana.html;
http://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2011/04/18/news/addio-d-alema-meglio-i-coyote-br-1.30670http://www.corriere.it/gallery/cronache/08-2011/rondolino/1/casa-deserto-rondolino_bbf520c8-beab-11e0-aa43-16a8e9a1d0c7.shtml#1
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Il 6 dicembre 1995 furono presentate pubblicamente le “Tesi per la definizione della piattaforma programmatica de L’Ulivo”, cioè il programma elettorale della coalizione guidata da Romano Prodi che sfidò con successo il Polo per le Libertà alle elezioni politiche del 21 aprile 1996. La Tesi n° 4, intitolata “Una Camera delle Regioni” e ricordata ieri sera da Matteo Renzi all’assemblea dei senatori del Pd, così recita testualmente:
“La realizzazione di un sistema di ispirazione federale richiede un cambiamento della struttura del Parlamento.
“Il Senato dovrà essere trasformato in una Camera delle Regioni, composta da esponenti delle istituzioni regionali che conservino le cariche locali e possano quindi esprimere il punto di vista e le esigenze della regione di provenienza.
“Il numero dei Senatori (che devono essere e restare esponenti delle istituzioni regionali) dipenderà dalla popolazione delle Regioni stesse, con correttivi idonei a garantire le Regioni più piccole.
“Le delibere della Camera delle Regioni saranno prese non con la sola maggioranza dei votanti, ma anche con la maggioranza delle Regioni rappresentate.
“I poteri della Camera delle Regioni saranno diversi da quelli dell’attuale Senato, che oggi semplicemente duplica quelli della Camera dei Deputati. Alla Camera dei Deputati sarà riservato il voto di fiducia al Governo. Il potere legislativo verrà esercitato dalla Camera delle Regioni per la deliberazione delle sole leggi che interessano le Regioni, oltre alle leggi costituzionali.”
L’ostruzionismo irresponsabile di Bersani e dei suoi nominati è la pagina più vergognosa della sinistra italiana, e come tale sarà ricordato negli anni a venire.
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