Marco Damiani è ricercatore in Scienza politica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Perugia. I suoi principali interessi scientifici sono lo studio dei partiti e della classe politica. Si occupa anche di Network Analysis applicata al potere locale e alla politica internazionale. Tra le sue pubblicazioni, Classe politica locale e reti di potere (Franco Angeli, 2010) e La Network Analysis nelle scienze politiche (Morlacchi, 2014).
http://www.terrenostre.info/new/2016/10/presentazione-del-libro-la-sinistra-radicale-in-europa-di-marco-damiani/
SCHEDA LIBRO
C’è uno spazio, una prospettiva, un ruolo politico possibile per le sinistre radicali in Europa? E come si distinguono o si contrappongono ai riformismi e ai populismi da cui vogliono differenziarsi? Questo saggio offre un’analisi approfondita dei partiti della sinistra radicale europea, sistematizzandone caratteristiche e dinamiche (idee-guida, valori, organizzazione ed elettorato) in una prospettiva comparata. Il punto di partenza è il 1989, quando – dopo il crollo dei regimi a socialismo reale – i partiti comunisti dei principali paesi europei conobbero un profondo processo di trasformazione, che investì sia la loro forma organizzativa sia la strutturazione dell’offerta politica. Nacquero così, tra la fine del Novecento e i primi anni duemila, numerose formazioni politiche che includevano diverse componenti, non soltanto di origine marxista. All’interno di questo quadro di riferimento, il volume si concentra sui partiti della sinistra radicale di Italia, Spagna, Francia e Germania nel venticinquennio successivo alla caduta del muro di Berlino. Ciò che emerge – anche sulla base delle testimonianze dei leader e dei principali dirigenti politici raccolte direttamente dall’autore – è che i partiti della new left europea, più che mantenere caratteristiche anti-sistema, tipiche dei partiti rivoluzionari, hanno ormai assunto una logica pro-sistema, pur continuando a svolgere una robusta opposizione ai governi, di destra e di sinistra, fautori delle politiche neoliberiste e dei tagli alla spesa pubblica. I l libro si misura, infine, con un ultimo interrogativo: dati gli sviluppi registrati nel campo della sinistra radicale, è possibile immaginare nelle principali democrazie europee un’opzione di governo che porti alla convergenza dei partiti riformisti e dei partiti della nuova sinistra in un unico progetto politico?
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