mercoledì 19 giugno 2013

NEOPOLITICI DA DIMENTICARE? REDAZIONE, Il ministro Idem e l'Imu non pagata La palestra accatastata come prima abitazione, IL CORRIERE DELLA SERA, 19 giugno 2013

La replica: «Nulla da dire, parleranno i miei legali»
Interrogazione del M5S: «Il ministro spieghi in aula»



Un sopralluogo tecnico presso l'abitazione e la palestra del ministro Josefa Idem. Il sospetto di mancati tributi per l'Imu. E l'accusa di aver eluso i propri doveri nei confronti del fisco grazie a false dichiarazioni. L'ex campionessa olimpica risiedeva a Ravenna, fino al 4 febbraio 2013, in un'abitazione nella frazione di Santerno. Il marito e la famiglia risiedevano invece a pochi metri di distanza, in un'altra casa. Una doppia residenza che, secondo i documenti del Comune svelati da IlFattoQuotidiano.it, consentiva al nuovo responsabile per le Pari Opportunità di pagare meno tasse sugli immobili: «Con riferimento all’Ici risulta che i contribuenti hanno considerato abitazione principale sia il fabbricato di Carraia Bezzi che il fabbricato di Argine Destro Lamone, e conseguentemente non hanno corrisposto l’Ici per gli anni 2008 al 2011, fruendo dell’esenzione prevista per legge», scrive il Fatto citando il comune di Ravenna. Dopo l'elezione alla Camera nelle file del Pd, Josefa Idem ha comunque spostato la residenza nella casa del marito. E all'inizio di giugno 2013 ha regolarizzato la propria posizione con l’Imu, con un versamento «a titolo di ravvedimento operoso». L'11 giugno funzionari del Comune hanno redatto un verbale di accertamento dell'illecito segnalando alcuni elementi da approfondire. In particolare, i principali dubbi riguardano la palestra, censita come casa.
L'INTERROGAZIONE DEL M5S - Sull'argomento è stata presentata un'interrogazione scritta a risposta orale. A firmarla è il capogruppo del M5S al Senato, Nicola Morra: «Qual è stato l'esito del sopralluogo tecnico dell'11 giugno presso l'abitazione del Ministro Josefa Idem?». Chiede il senatore grillino, prima di aggiungere: «La Idem non ritiene spiegare in aula le motivazioni di quello che, ci auguriamo, sia solo uno spiacevole equivoco? E qualora fosse verificato, il comportamento non perfettamente idoneo e corrispondente all'importantissimo ruolo di Ministro della Repubblica quale sarà il suo comportamento?».
LA REPLICA DEL MINISTRO - «Su tutta la vicenda ho dato tutte le carte ai miei avvocati che spiegheranno tutto. Ogni altra mia dichiarazione può essere male interpretata». Così il ministro delle Pari opportunità, Josefa Idem replica al Fatto. «Non ho voluto dichiarare niente in questi giorni - ha detto il ministro, a margine della visita alla Sinagoga di Roma - tutti questi aspetti sono stati in mano ai miei tecnici».

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