Con l'aumento del numero di quelle che in Toscana ed Emilia si chiamano "Case della salute" e nel Lazio 'Ucp', si dovrebbero ad esempio ridurre le richieste ai pronto soccorso per i cosiddetti "codici bianchi", quelli meno gravi. Inoltre negli ambulatori si potranno fare alcuni accertamenti diagnostici di base, come quelli ecografici. Ma la cosa più importante è la possibilità di trovare un medico per 16 ore al giorno tutta la settimana. Anche quando il proprio dottore non è disponibile, infatti, un altro membro di quelle che si chiameranno "Aft" (Aggregazioni territoriali funzionali) sarà a disposizione ed avrà sotto mano tutti i dati del paziente, grazie al collegamento al database comune attraverso il computer.
"La staffetta consentirà di avere più dottori disponibili nell'arco della giornata, andando a coprire anche fasce orarie come quella dalle 8 alle 10 o nel primo pomeriggio dalle 14 alle 16, oggi meno coperte", dice il segretario del sindacato Fimmg, Giacomo Milillo. I medici potranno lavorare in gruppo anche senza essere fisicamente nello stesso studio.
"Nelle grandi città - dice sempre Milillo - basterà rivolgersi allo stesso ambulatorio al quale si è abituati ad andare in visita; nei piccoli centri, più probabilmente, finito il turno del proprio medico ci si dovrà spostare nel vicino studio, quello del dottore che gli subentra". Dentro le Aft possono anche lavorare degli specialisti. Si stima che il bacino di utenza possa arrivare al massimo a 20mila. I servizi di pediatria saranno invece garantiti dalle 8 alle 20 per 5 giorni alla settimana.
La novità è annunciata ormai da anni, e appunto ci sono realtà locali dove è già
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