venerdì 8 novembre 2019

BREVE CRONACA DEGLI ANNI DELLE PASSIONI TRISTI. 2. I PROGRAMMI TELEVISIVI DELL' EGEMONIA LEGHISTA, di M. FAGOTTO F., 8 novembre 2019

   Nel vedere la rissa scatenatasi ieri sera nel programma di RETE 4 condotto da Paolo Del Debbio, DIRITTO E ROVESCIO, non ci si dovrebbe stupire più di tanto.

Esempi del tono del confronto:"Fascio di merda...fascio di merda",
"Puzzi di vino, puzzi...puzzi di vino"



   Primo perchè questo tipo di programmazione non è, purtroppo, una eccezione, ma ormai la norma per i palinsesti berlusconiani. Gli inserzionisti pubblicitari pagano cifre stratosferiche per passaggi in ore particolari ad alta concentrazione di audience. Per cui questi contenitori di pubblicità che altro non sono, per fare audience e per guadagnare soldi (per altro, in un mercato completamente monopolizzato da 3 reti) devono mettere in scena le peggiori sconcezze. Questo è il rispetto per un pubblico che è stato concepito solo come capace di reagire a una stimolazione continua fatta di vicende morbose e violente, di corpi seminudi, di frasi eccitate e livorose, di insulti e, appunto come ieri sera, di risse più o meno sfiorate. C'è già un post dedicato alla triste storia di questo fenomeno.
   Secondo perchè si sta ripetendo un meccanismo che avevamo visto in atto durante l'egemonia berlusconiana; non a caso, alcuni dei protagonisti di quella stagione mortifera e infelice li stiamo rivedendo di nuovo anche adesso. Uno esempio per tutti, M. Belpietro, giornalista già berlusconiano, adesso sostenitore della Lega.  Prima delle ultime elezioni politiche del 2018, conduceva un programma, DALLA VOSTRA PARTE, dedicato a mostrare casi estremi di disagio sociale, tutti rigorosamente italiani, - veri o presunti, non è mai stato dato modo di capirlo - con il quale, tuttavia, Salvini riuscì a conquistare una quota vistosa di elettori. 


Al punto che fu lo stesso Berlusconi a far sospendere il programma perchè accusato di aver fatto perdere voti proprio al suo partito, FORZA ITALIA: "Dalla vostra parte, Quinta colonna e Stasera Italia possono aver favorito il sorpasso leghista? Questi programmi parlano principalmente di immigrazione e disagio sociale delle famiglie italiane. Due temi che Salvini ha trattato in modo abbondante negli ultimi anni. Dato che i flussi elettorali ci dicono che la crescita della Lega è avvenuta prosciugando Forza Italia e pescando dagli astensionisti, possiamo dedurre che questi programmi abbiano effettivamente contribuito, in parte, al sorpasso" (M. Venturini, B. caccia Belpietro, Del Debbio e Giordano..., Il Fatto quotidiano, 14 aprile 2018); anche il commento di G. Moncalvo, ex-direttore de LA PADANIA, organo negli anni Novanta dell'allora Lega nord).
   La tesi brutale replicata ad ogni puntata in quel programma era che gli italiani fossero diventati poveri e privi ormai di ogni assistenza sociale e sanitaria per colpa degli immigrati arrivati senza alcun controllo (una vera e propria INVASIONE come continuano a chiamarla adesso dal giornale LA VERITA': cfr. ADAM, LA PRIMA GRAPHIC NOVEL CONTRO L'INVASIONE) col benestare dei governi di centro-sinistra.
   Così ieri sera Belpietro era comodamente seduto dal suo amico Del Debbio (un altro giornalista fintamente silurato da Berlusconi), ma non si è minimamente scomposto di fronte al minaccioso energumeno invitato nella puntata (Complice/attore consapevole della pagliacciata? Come al solito, non ci è dato saperlo). Forse era tutto ben congegnato: si fa del tutto per attivare la rissa, poi si fa finta di sedarla, nel frattempo l'audience cresce e così pure crescono gli introiti milionari di Mediaset. Il fatto è che, per tenere in piedi questo baraccone, si strumentalizzano temi e argomenti politici diventati, purtroppo per noi, molto seri (il fascismo, il razzismo e l'anti-semitismo che ritornano in tutta Europa) abbassando, con la presenza di personaggi equivoci e ambigui, che siano giornalisti/e, comparse, vignettisti o no, inevitabilmente la qualità degli argomenti e del "dibattito". Dopo aver legittimato e costituzionalizzato il fascismo, Berlusconi continua, con le sue televisioni (a proposito delle quali una recente ricerca internazionale ha accertato la loro capacità di influenzare negativamente chi si espone a certi programmi, sia in termini di qualità del quoziente cognitivo mostrato, sia in termini di minor impegno civile e politico, cfr. Una ricerca americana) come aveva già fatto dal 1994 al 2011 per la difesa dei suoi interessi, ad alimentare atteggiamenti e comportamenti ideologici sempre più radicali ed estremisti, rendendosi responsabile di uno sfascio istituzionale e culturale pericolosissimo, una responsabilità che sicuramente si porterà nella tomba.


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