DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO — Volevano assaltare il Bundestag armi alla mano. Volevano destabilizzare l’ordine costituzionale tedesco, destituendo il governo federale. Volevano imporre con la violenza un nuovo Stato.Sono 25 le persone arrestate questa mattina all’alba, nella più vasta operazione contro l’estremismo radicale di estrema destra mai lanciata dalla polizia tedesca.
Almeno 3 mila agenti sono entrati in azione in 11 Land della Germania, dove hanno perquisito 130 tra appartamenti, uffici, depositi, fra i quali secondo der Spiegel anche la caserma del comando delle Forze Speciali della Bundeswehr, l’esercito federale, situata a Calw, nel Baden-Württemberg.
Altre 27 persone sono state denunciate a piede libero.
Sono stati effettuati anche due arresti all’estero, uno in Austria, l’altro in Italia.
La Procura federale, che ha ordinato l’azione, ha spiegato che si tratta di una rete vasta e ben connessa, di cui non si conosce ancora il nome, ma che si ispira alle teorie del gruppo cospirativo QAnon e dei Reichsbürger, i cittadini del Reich, movimento di estrema destra fondato negli Anni Ottanta, che considera la Germania un Paese non sovrano, governato da un Deep State, uno Stato profondo instaurato dagli Alleati dopo la fine della Guerra.
I Reichsbürger, che teorizzano la rinascita dell’impero, si rifiutano di obbedire alle leggi e non pagano le tasse, conterebbero intorno a 20 mila membri in tutta la Germania, di cui 1150 considerati «pericolosi per la democrazia» dall’Ufficio per la protezione della Costituzione.
La ministra dell’Interno, Nancy Faeser, parla di «precipizio di una minaccia terroristica» e spiega che «l’organizzazione scoperta oggi è guidata da violente fantasie di sovversione e ideologie cospirative». Faeser ha ringraziato le forze dell’ordine per «la pericolosa azione a difesa della nostra democrazia». Il ministro della Giustizia, Marco Buschmann ha lodato l’operazione, dicendo che «la democrazia è robusta».
Secondo la Procura l’organizzazione golpista decapitata questa mattina sarebbe stata fondata un anno fa, con la creazione di un Consiglio centrale, strutturato come un vero e proprio governo-ombra, che si sarebbe riunito regolarmente per pianificare la presa del potere. Al «braccio militare» della struttura toccava il compito di neutralizzare lo Stato democratico ad ogni livello. «I membri dell’organizzazione sapevano che i loro obiettivi potevano essere conseguiti soltanto con l’uso della violenza e con spargimento di sangue. Ma consideravano questo scenario come un passaggio necessario per realizzare il cambio di sistema», si legge in una dichiarazione degli inquirenti.
Molti degli arrestati avevano ricevuto addestramento militare e vengono dalle fila dell’esercito, compresi alcuni ex soldati della Ddr. Più grave è che fra gli indagati ci siano anche membri delle forze speciali (le KSK, più volte oggetto d’inchiesta negli anni scorsi per le simpatie neonaziste di alcuni soldati) e riservisti della Bundeswehr. In particolare, secondo informazioni dell’intelligence militare, fra gli arrestati c’è un sottufficiale che fa parte del comando delle KSK, in servizio nella caserma Graf-Zeppelin di Calw.
Due degli arrestati sarebbero il vertice politico dell’organizzazione, almeno quello visibile. Si tratta di un anziano aristocratico, già noto agli inquirenti e classificato come pericoloso per le sue posizioni estremiste, identificato come Heinrich XIII. Principe Reuß, 71 anni, che secondo gli inquirenti era destinato a guidare il governo sovversivo, e dell’ex comandante dei paracadutisti Rudiger von P., 69 anni, che si è occupato della logistica e della raccolta delle armi, che già erano ammassate in abbondanza in vari depositi sparsi in tutta la Germania.
Entrambi avrebbero reclutato i loro sodali fra le fila dei Reichsbürger e pianificato l’attacco armato al Bundestag, con la presa in ostaggio di deputati e leader politici.
L’accesso all’edifico del Parlamento federale sarebbe stato assicurato da una ex deputata di Alternative fur Deutschland, il partito di estrema destra con forti legami negli ambienti neonazisti, che è ora indagata. Birgit Malsack-Winkemann, 58 anni, non è stata rieletta alle elezioni del 2021, ma continua infatti ad avere diritto a entrare al Bundestag e nel frattempo ha ripreso il suo lavoro di magistrato nella capitale tedesca, dopo che l’amministrazione della Giustizia ha cercato di impedirlo ma senza successo. Ora Malsack-Winkemann è fra gli indagati.
Dettaglio interessante dell’inchiesta, fra gli arrestati ci sarebbe un uomo che la Procura ha identificato come Vitalia B., cittadino russo, che avrebbe appoggiato i golpisti e cercato di metterli in contatto con esponenti del governo di Mosca.
La ministra dell’Interno, Nancy Faeser, parla di «precipizio di una minaccia terroristica» e spiega che «l’organizzazione scoperta oggi è guidata da violente fantasie di sovversione e ideologie cospirative». Faeser ha ringraziato le forze dell’ordine per «la pericolosa azione a difesa della nostra democrazia». Il ministro della Giustizia, Marco Buschmann ha lodato l’operazione, dicendo che «la democrazia è robusta».
Secondo la Procura l’organizzazione golpista decapitata questa mattina sarebbe stata fondata un anno fa, con la creazione di un Consiglio centrale, strutturato come un vero e proprio governo-ombra, che si sarebbe riunito regolarmente per pianificare la presa del potere. Al «braccio militare» della struttura toccava il compito di neutralizzare lo Stato democratico ad ogni livello. «I membri dell’organizzazione sapevano che i loro obiettivi potevano essere conseguiti soltanto con l’uso della violenza e con spargimento di sangue. Ma consideravano questo scenario come un passaggio necessario per realizzare il cambio di sistema», si legge in una dichiarazione degli inquirenti.
Molti degli arrestati avevano ricevuto addestramento militare e vengono dalle fila dell’esercito, compresi alcuni ex soldati della Ddr. Più grave è che fra gli indagati ci siano anche membri delle forze speciali (le KSK, più volte oggetto d’inchiesta negli anni scorsi per le simpatie neonaziste di alcuni soldati) e riservisti della Bundeswehr. In particolare, secondo informazioni dell’intelligence militare, fra gli arrestati c’è un sottufficiale che fa parte del comando delle KSK, in servizio nella caserma Graf-Zeppelin di Calw.
Due degli arrestati sarebbero il vertice politico dell’organizzazione, almeno quello visibile. Si tratta di un anziano aristocratico, già noto agli inquirenti e classificato come pericoloso per le sue posizioni estremiste, identificato come Heinrich XIII. Principe Reuß, 71 anni, che secondo gli inquirenti era destinato a guidare il governo sovversivo, e dell’ex comandante dei paracadutisti Rudiger von P., 69 anni, che si è occupato della logistica e della raccolta delle armi, che già erano ammassate in abbondanza in vari depositi sparsi in tutta la Germania.
Entrambi avrebbero reclutato i loro sodali fra le fila dei Reichsbürger e pianificato l’attacco armato al Bundestag, con la presa in ostaggio di deputati e leader politici.
L’accesso all’edifico del Parlamento federale sarebbe stato assicurato da una ex deputata di Alternative fur Deutschland, il partito di estrema destra con forti legami negli ambienti neonazisti, che è ora indagata. Birgit Malsack-Winkemann, 58 anni, non è stata rieletta alle elezioni del 2021, ma continua infatti ad avere diritto a entrare al Bundestag e nel frattempo ha ripreso il suo lavoro di magistrato nella capitale tedesca, dopo che l’amministrazione della Giustizia ha cercato di impedirlo ma senza successo. Ora Malsack-Winkemann è fra gli indagati.
Dettaglio interessante dell’inchiesta, fra gli arrestati ci sarebbe un uomo che la Procura ha identificato come Vitalia B., cittadino russo, che avrebbe appoggiato i golpisti e cercato di metterli in contatto con esponenti del governo di Mosca.
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