MIGRANTI COME NUOVI SCHIAVI. LE AFFERMAZIONI TARDIVE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Migranti, Mattarella: "Sono i nuovi schiavi, non si può guardare altrove", LA REPUBBLICA, 30 luglio 2018
"Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell'instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio della sua dichiarazione in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, "che ci impone di ribadire la condanna e la battaglia della comunità internazionale contro ogni forma di schiavitù, vecchia e nuova".
"Nessun Paese - sottolinea il capo dello Stato - è immune da questa sistematica violazione della dignità umana che interpella la responsabilità della comunità internazionale nella sua interezza, rifuggendo la tentazione di guardare altrove".
Per Mattarella "soltanto la cooperazione può sconfiggere questo fenomeno, con una Unione Europea consapevole dei propri valori e delle proprie responsabilità".Sono circa 40 milioni le persone vittime" delle nuove schiavitù. "Numeri impressionanti - sottolinea ancora il presidente della Repubblica - che hanno spinto le Nazioni Unite ad adottare l'obiettivo di eliminare il traffico di esseri umani entro il 2030. Si tratta di degenerazioni della nostra società, piaghe da eradicare con fermezza che interrogano le nostre coscienze e ci chiamano a una reazione morale, a una risposta adeguata con un maggiore impegno culturale e civile".
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