venerdì 13 luglio 2018

2011. PER NON DIMENTICARE. TELEVISIONI IN ITALIA FRA MONOPOLI E MERITOCRAZIA. R. BOCCA, Hasta la meritocrazia siempre!, L'ESPRESSO, 28 novembre 2011

Vanno strillati, oggi, i nostri massimi complimenti alla collega Laura Berlinguer. E per scoprire la ragione di questo evviva, basta leggere cos'ha scritto oggi su "Il giornale" Maurizio Caverzan, a sua volta encomiabile per coraggio e rigore di cronaca:
«Finora non aveva voluto condurre perché chissà, temeva il confronto. Ma stavolta Mario Giordano, suo direttore già a "Studio aperto", l'ha convinta. Dopo tanti anni di gavetta, da domani Laura Berlinguer, sorella di Bianca nonché moglie di Luca Telese, sarà sulla plancia di TgCom24, la nuova rete all news di Mediaset, al via da stasera (canale 51)».


Quante cose s'imparano, cari antennati, da queste poche righe. Quanto dev'essere stato faticoso, per l'ottima collega Laura, affrontare cotanti anni di gavetta; e soprattutto, attenzione, che tormento deve aver provato, faccia a faccia con se stessa, nel tentativo di oltrepassare l'angoscia da confronto?
Queste, sul serio, sono questioni bollenti. Non la frustrazione cronica di quella manica di stagisti inutili, o di praticanti che non praticano, sempre lamentosi a vuoto e incapaci di afferrare l'occasione al volo. Finalmente, nell'Italia degli Inetti, svetta una casa in cui il talento è implicito, esplosivo e incontenibile.
Un grande, grandissimo hurrà dunque per la collega Laura, per quel noto comunista di suo marito, e anche per Mario Giordano, il direttore di "Studio aperto", capace in un sol botto di valorizzare una risorsa interna e di lanciare un bel messaggio ai giovani:
avete visto, svogliati che non siete altro, dove si arriva con l'olio di gomito?

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