PARIGI - La Francia dice definitivamente stop all’uso dei cellulari a scuola. Il Senato ha dato il via libera al provvedimento, una promessa elettorale del presidente Emmanuel Macron. La nuova legge, in vigore da settembre, impedisce l’uso di telefonini, tablet e altri dispositivi connessi dalle materne fino ai licei. Ogni singolo istituto potrà poi decidere di consentirne l’uso per fini pedagogici in determinate occasioni e solo in aree limitate delle scuole. I singoli istituti potranno creare una sorta di “deposito” di telefonini all’ingresso della scuola o autorizzare gli allievi a tenerli, spenti, nello zaino. Il governo metterà a punto nelle prossime settimane un vademecum pratico per studenti e professori per spiegare meglio i contenuti della legge.
La legge approvata oggi è una rivoluzione che cambierà le abitudini degli alunni francesi: il 93% dei ragazzi transalpini tra i 12 e i 17 anni possiede infatti un cellulare. Si tratta però di una rivoluzione a metà: l’utilizzo degli smartphone è in teoria già proibito in classe dal 2010 in seguito all’approvazione del Codice dell’educazione. Molte scuole però non avevano approvato i regolamenti propri interni che dovevano disciplinare lo stop e in diversi casi il divieto veniva aggirato. Ora l’uso sarà consenti solo ai docenti a meno di indicazioni differenti. Macron è già intervenuto a gamba tesa sui cellulari anche sul fronte del governo: in tutte le riunioni del Consiglio dei ministri è vietato portare con sé i telefonini, che devono essere lasciati su un apposito scaffale all’ingresso dell’Eliseo.
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