Il provvedimento del questore è arrivato dopo che, due giorni fa, la formazione di estrema destra si era rifiutata di presentarsi negli uffici di San Vitale per esporre le modalità e i contenuti della manifestazione, atta chiaramente a impedire di prendere la parola al sindaco di Riace. Un fatto grave, che ha immediatamente innescato la mobilitazione del mondo universitario.
Lucano interverrà lunedì alle 15 alla Facoltà di Lettere, in occasione del seminario "Convivenze" organizzato dal Dipartimento di Storia, antropologia, religioni, arte e spettacolo. Già due giorni fa Donatella Di Cesare, Laura Faranda avevano diffuso un appello sottoscritto da decine di colleghi: "Nel riaffermare con forza la vocazione antifascista e democratica della Sapienza - recita un passaggio della lettera - i docenti della facoltà di Lettere e Filosofia chiedono che venga negata la manifestazione indetta da Forza Nuova e che si consenta il regolare svolgimento degli eventi previsti".
Gaetano Lettieri, il direttore del Dipartimento di Storia, antropologia, religioni, arte, spettacolo Sapienza, esprime la sua gratitudine, a nome del dipartimento, ai colleghi della sezione di Antropologia culturale per avere promosso l'incontro con Lucano. "Il seminario, che nasce all'interno di un ciclo seminariale intitolato Convivenze - spiega Lettieri in un comunicato - è un'occasione di confronto con uno studioso, Vito Teti, professore di Antropologia culturale presso l'Università della Calabria, che si è costantemente impegnato nello studio antropologico culturale di migrazioni e di paesi abbandonati in Calabria, osservando da anni il fenomeno Riace, affiancando e interrogando il suo sindaco, Mimmo Lucano".
Il Dipartimento, aggiunge Lettieri, condanna "qualsiasi facinorosa strumentalizzazione da parte di soggetti antidemocratici che pretendono di impedire o condizionare le libere attività della più grande università d'Italia, rivolge pubblicamente il suo benvenuto al sindaco Mimmo Lucano e al collega Vito Teti". Non solo. "Questo dipartimento - rileva Lettieri - professa solennemente l'irrinunciabile dimensione aperta, pluralistica, davvero umanistica delle attività di ricerca e di approfondimento culturale condotte dalla propria comunità scientifica, impegnata a promuovere presso i suoi studenti e la città di Roma conoscenza, intelligenza critica della realtà storica, riconoscimento e accoglimento della complessità delle differenze culturali, alta responsabilità civile e democratica".
Gli studenti della Sapienza sabato scorso hanno convocato un'assemblea pubblica alla quale hanno partecipato Di Cesare e diversi altri docenti per organizzare la giornata di lunedì, in difesa dell'università e dei valori antifascisti. Gli studenti dell'Aula professori di scienze politiche, Link, il coordinamento dei collettivi della Sapienza, l'Assemblea di Filosofia, la Ciclofficina di Fisica, Sapienza Clandestina e decine di realtà antifasciste cittadine, Cobas, Cgil, Cisl Uil, Anpi, si sono dati appuntamento lunedì alle 11 alla Minerva. Da lì partirà un corteo che si snoderà per i viali della città universitaria fino a convergere, alle 12, in piazzale Aldo Moro. L'arrivo del segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore (che vorrebbe fare un comizio) è atteso per le 14.30.
Ma il presidio antifascista è determinato. Sabato, sollecitato dai docenti di area umanistica che siedono nel Senato accademico e dagli studenti, il rettore Eugenio Gaudio, ha preso parola. "La Sapienza si rifà ai principi di garanzia dell'autonomia e della libertà di ricerca e di insegnamento, nonché ai principi della Costituzione nata dalle rovine del nazifascismo - dice il Magnifico a Repubblica - faremo di tutto perché venga garantito il libero svolgimento di tutte le iniziative dell'ateneo, compresa quella alla quale è stato invitato Mimmo Lucano".
Già quattro giorni fa, non appena sono venuto a conoscenza dell'iniziativa di Forza Nuova, "ho contattato immediatamente le autorità di pubblica sicurezza e confido che lunedì le attività accademiche si svolgeranno nella maniera migliore - prosegue Gaudio - con la massima sicurezza sia per gli studenti che per i docenti. L'università e la cultura ripudiano la violenza da qualunque parte essa provenga. Purtroppo siamo nel periodo pre-elettorale e alcune formazioni che non hanno rispetto degli altri danno il peggio di loro".
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