domenica 1 gennaio 2023

GIUSTIZIA. NUOVO GOVERNO M. E RITORNO DI BERLUSCONI. REDAZIONE, Forza Italia vuole cambiare l’abuso d’ufficio: “Resti solo per chi danneggia gli altri consapevolmente”, LA STAMPA, 30.12.2022

 «cambio di rotta» sull’abuso d’ufficio. E’ il cuore di una proposta di legge presentata da Forza Italia. Nel piano forzista si riduce la rilevanza penale del reato cancellando il cosiddetto «abuso di vantaggio». In sostanza, non sarebbe più punito chi con atto amministrativo giova a qualcuno o lo svantaggia, come nella norma in vigore che, secondo gli azzurri, «oltre che desueto» è «dannoso sotto il profilo della pendenza del giudizio». Si propone di circoscrivere il reato specificando che debba avvenire «consapevolmente», e arrecando «direttamente» ad altri danno ingiusto. 


 Il testo proposto da  Roberto Pella, vicepresidente dell'Anci, Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia e Pittalis, punta a modificare l'articolo 323 del codice penale, sottolineando che il reato di abuso d'ufficio, così come attualmente formulato, «da tempo è causa di paralisi o di rallentamento della pubblica amministrazione». I deputati di FI ricordano che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, esponendo le linee guida del suo dicastero, ha evidenziato che «dai dati relativi all'abuso d'ufficio emerge solo il 3% di condanne, mentre le statistiche indicano 5.400 procedimenti nel 2021, conclusi con 9 condanne davanti al gip e 18 in sede di dibattimento».

Lo stesso Nordio, aggiungono, «sensibile alle preoccupazioni e alle istanze avanzate di recente dai sindaci, ha evidenziato che "l'unica conseguenza è il rischio di essere indagati”, rilevando la necessità di “abbandonare l'idea di tutelare il buon andamento della p.a. con minaccia della pena”, e ricordando gli appelli dei sindaci di diverse parti politiche in direzione di una riforma di questi reati». Le modifiche proposte «perseguono il duplice obiettivo di ridurre la rilevanza penale, che cancellerebbe l'abuso c.d. “di vantaggio”, cioè elaborare un atto amministrativo che giova a qualcuno oppure lo svantaggia, che caratterizza la norma nel testo attualmente vigente e che per lo stesso motivo appare oltre che desueto, anche dannoso sotto il profilo della pendenza del giudizio».

Inoltre, riguardo al profilo dell'astensione del reo, spiegano, si circoscrive il reato specificando che questa debba avvenire «consapevolmente», e si specifica che si debba arrecare «direttamente» ad altri un danno ingiusto. Una modifica «al fine di ridurre gli effetti inutili del reato nella sua formula vigente, specificando che debba esserci un effettivo danno diretto, mirato ad una singola persona». Secondo i deputati di FI, «le modifiche si rendono necessarie per operare un cambio di rotta da più parti auspicato e superare una delle tante criticità della giustizia italiana che, piuttosto che ridare slancio alla pubblica amministrazione, e, attraverso essa, perseguire obiettivi di ripresa economica del nostro Paese, creano danni e alimentano disfunzioni».

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