«Ho visto gente nata e cresciuta politicamente grazie a un soffio di Berlusconi, voltargli le spalle. Gente inutile che solo per lui è assurta a importanti cariche politiche e istituzionali priva di qualsiasi riconoscenza. Ha fatto più miracoli Berlusconi che Padre Pio, troppi miracolati».
Per Marcello Dell'Utri, amico e socio più stretto di Berlusconi, «adesso dovrà cambiare tutto, e questa volta i fedelissimi non bastano, perchè talvolta possono essere cretini e non servono allo scopo. Ora i vecchi consiglieri devono farsi da parte. Solo pochi e selezionati tra le file della vecchia guardia. Poi, mandiamo i giovani a combattere in prima fila».
«Berlusconi deve continuare la lotta contro una magistratura politicizzata. E io combatterò al suo fianco. Sono disposto a farlo, all'ultimo sangue. Non posso arrendermi», ha spiegato Dell'Utri a Repubblica, sottolineando che «servono regole e liste davvero pulite».
Dell'Utri boccia anche, e in primis, il segretario Alfano: «E' persona brava e capace, ma non ha la maturità per aspirare al premierato. La segreteria Alfano non è mai esistita. Poveretto, non ha potuto cambiare niente, se siamo ridotti in questo stato è perchè il partito è imploso, non si è rinnovato».
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