venerdì 23 febbraio 2018

EDUCARE ALLA MEMORIA. DOPO CENA PARLAVAMO DI FILOSOFIA. QUESTA VOLTA NON C'ERANO RAGAZZE MA SONO RIMASTO SOLO CON IUBERMAR. L'ESPRESSO, 22 febbraio 2018

È una vecchia regole degli attori di teatro: se non ti ricordi un nome o una battuta, tossisci. Metttiti educatamente la mano davanti alla bocca e tossisci, bofonchiando qualche suono incomprensibile, poi avanti con la frase. Pochi in sala si accorgeranno del "buco". E ospite di Lilli Gruber a La7, Silvio Berlusconi ha mostrato di avere sì qualche problema di memoria, ma di saperlo ben mascherare con l’arte della recitazione.  





È avvenuto nel corso della discussione con Beppe Severgnini, quando il capo di Forza Italia ha sostenuto che in Italia «ci sono stati cinque golpe». Gli spin doctor lo avevano istruito: in caso di conflitto verbale, bisogna ricordare che lo ha sostenuto in suo articolo anche il filosofo tedesco Jürgen Habermas. Berlusconi ha quindi deciso di rafforzare la sua tesi citando questo maestro della scuola di Francoforte, ormai quasi nonagenario. Solo che, giunto al dunque, non si ricordava il nome. Nessun problema: mano davanti alla bocca, colpo di tosse e voce bassa: ne è uscito qualcosa di simile a un "iubermar", privo di qualsiasi significato. Lilli Gruber non ha battuto ciglio, Severgnini si è leggermente stupito che la citazione di un filosofo tedesco usasse un’espressione in francese (coup d’état), ma è andata via liscia. Iubermar, il nuovo punto di riferimento ideale di Forza Italia.

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