Se serviva ad allontanare gli elettori, la lista degli “impresentabili” varata dalla commissione Antimafia pare non aver centrato granché il risultato. E non solo per il successo di De Luca. Senza contare il futuro presidente della Regione Campania, nel complesso - ha calcolato IL VELINO - i candidati presenti nella black list hanno ottenuto 43 mila voti. Messi tutti assieme, fanno circa il 2 per cento dei voti validi. E oltre al candidato di centrosinistra, eletto presidente, anche un paio di esponenti del centrodestra potrebbero essere eletti. Mentre molti degli altri finiti nella black list, anche se senza speranze, sono risultati i più votati della lista.
Proprio come Sandrina Lonardo in Mastella, imputata per concussione a Napoli (la prossima udienza è fissata per mercoledì): con 10.218 voti è stata la forzista più votata. In tutta la provincia di Benevento solo il democratico Mino Mortaruolo, con 15 mila preferenze, ha fatto meglio. Insomma, lady Mastella qualche possibilità di farcela ce l’ha.
Se scattasse il seggio per Fratelli d’Italia (arrivato sesto a livello regionale, col 5,4 per cento), andrebbe invece all’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino, consigliere regionale uscente, arrestato e condannato a due anni e dieci mesi per violenza privata al termine di un processo dove era imputato di collusioni col clan camorristico Frezza-Petrosino. Accuse dalle quali Gambino è stato assolto ma nei confronti del quale pende un’inchiesta bis della Dda di Salerno, culminata in una nuova richiesta di arresto. Gambino è stato il più votato, con 10.157 preferenze (mancano ancora 6 sezioni su 158). E proprio nella circoscrizione di Salerno il partito di Giorgia Meloni ha riportato il miglior risultato: 10,3 per cento, quasi il doppio della media regionale e a pochi decimali da Forza Italia.
Gli altri “impresentabili” sono fuori gioco ma qualcuno ha riportato comunque risultati significativi. Luciano Passariello (rinviato a giudizio per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita) è il più votato di Fratelli d’Italia a Napoli, con quasi 5.500 voti. Idem per Fernando Errico, imputato per concussione e candidato con Ncd a Benevento: 6.967 preferenze, nella circoscrizione più fortunata per gli alfaniani (che in tutto ha ottenuto 9 mila voti, l’8,3 per cento). Oltre 7 mila voti sono andati invece a Napoli al forzistaAntonio Ambrosio (nono in classifica), che ha patteggiato due anni per concussione (reato dichiarato estinto) e in un altro procedimento è stato rinviato a giudizio per tentata concussione. Un altro migliaio di elettori napoletani (1.073) ha invece optato per Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica, condannato in primo e secondo grado a Napoli per concussione a due anni e 8 mesi (reato prescritto).
Qualche centinaia voti invece per tutti gli altri: Sergio Nappi, candidato con la lista Caldoro presidente e rinviato a giudizio per truffa e peculato per la Rimborsopoli regionale, 806 voti (ma nell’avellinese sono ancora da scrutinare metà delle sezioni); Raffaele Viscardi, Francesco Plaitano e Antonio Scalzone, coi Popolari per l’Italia, rispettivamente 875, 280, 56 e voti (dati non definitivi); Carmela Grimaldi (Campania in rete), 205 voti.
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