martedì 14 luglio 2015

POLITICA ITALIANA IN LUTTO. REDAZIONE, Addio a Willer Bordon, fu il liberal che inventò «Alleanza Democratica», CORRIERE DELLA SERA, 14 luglio 2015

«Ci ha lasciati stamattina, alle 12.30 circa, l’onorevole Willer Bordon». Ne dà notizia una nota della sua segreteria. Aveva 66 anni e nella politica cercò sempre una sponda laica e liberale, sia pure veleggiando in numerosi partiti, compreso l’Idv di Di Pietro la Margherita di Francesco Rutelli. Ebbe l’intuizione di Alleanza Democratica, una specie di aggregato «liberal» che dopo tangentopoli cercò di riunire quel che restava della tradizione riformista italiana, polverizzata dagli avvisi di garanzia di Mani pulite. Per un certo periodo l’esperimento parve funzionare: Ad, questa la sigla, portò in Parlamento - schierati con quella che Occhetto definì «una gioiosa macchina da guerra», era il 1994 - un manipolo di senatori e deputati (anche europarlamentari). Alle successive elezioni Ad si annacquò: chi con il patto Segni chi con l’Ulivo. Bordon però riuscì sempre a trovare un suo spazio politico.


Sindaco e ministro
Bordon è stato sindaco della città di Muggia (nel Triestino) per 10 anni. Eletto per la prima volta in Parlamento nel 1987, è stato ministro dell’Ambiente, presiedendo al coordinamento interministeriale de l G8 Ambiente. Fu, inoltre, ministro dei Lavori Pubblici, sottosegretario ai Beni Culturali, presidente del gruppo «I democratici» alla Camera e de «La Margherita» al Senato. Dopo essersi dimesso dal Senato è stato docente universitario presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università «La Sapienza» di Roma, ed ha intrapreso diverse attività imprenditoriali, molte delle quali nel settore delle energie rinnovabili.
Rosato: «Non era un trasformista, semmai innovatore»
«Willer Bordon è stato un amico fraterno e un politico di razza». Lo afferma Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd. «La sua è stata una parabola ascendente eccezionale: da sindaco di Muggia, piccola realtà giuliana, a ministro dei Lavori pubblici e dell’Ambiente. Un politico mai sazio di novità. Eretico nel Pci perché iscritto anche al partito radicale, a fianco di Mario Segni nei primi referendum e tra i promotori di Alleanza democratica. Poi al fianco di Antonio Di Pietro nella nascita dell’Idv e quindi nella Margherita di Francesco Rutelli. Non era un trasformista, semmai un innovatore. Willer ha sempre battuto strade nuove, cercando sintonia con i cittadini. Sapeva cogliere, come pochi altri, il nuovo che maturava nel paese. S . Con Bordon perdo e piango un amico carissimo», conclude Rosato.


commenti



annafiore14 luglio 2015 | 14:09
Umanamente, mi spiace tantissimo. Non condividendo sempre le Sue scelte politiche, comunque lo consideravo una persona garbata e non arrogante.
thereginadisaba14 luglio 2015 | 14:08
Ciao Willer, caro amico, sei sempre stato un uomo esemplare, un politico giusto ed onesto. Sei stato un marito e padre amorevole. Che Dio ti abbia in Gloria. Noi ti terremo nei nostri cuori!!!
Lettore_1081871314 luglio 2015 | 14:08
ma in tasca - a differenza di altri - non gli era venuto niente
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emerenziano****14 luglio 2015 | 14:03
Partito comunista italiano - partito radicale - PDS - Alleanza Democratica - Unione democratica - I democratici - La Margherita -Italia dei Valori - Consumatori Uniti. Aveva cambiato più partiti che camicia.
filidoro14 luglio 2015 | 14:03
partecipo come per ogni essere umano che ci lascia.....politicamente ricordo le battaglie contro i ripetitori della Citta del Vaticano....per un politico cosa da effetti speciali..RIP
Lettore_1081871314 luglio 2015 | 13:56
un protagonista della stagione referendaria... tante speranze, tutte poi, purtroppo, svanite...
pisellino14 luglio 2015 | 13:51
bisogna dare atto che non era un parassita della politica .

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