venerdì 12 luglio 2013

TELEVISIONI ALL'ITALIANA. ALDO GRASSO, Porro e il «Virus» del compiacimento, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 luglio 2013

Il nuovo programma condotto dal vicedirettore de «Il Giornale» e un modello di talk che non innova


In tv le chiacchiere non stanno mai a zero, anzi. Da tempo, per affrontare la crisi economica e progettuale, la tv ha preso a prestito dalla radio un genere a buon mercato, il talk. Ogni volta che ne parte uno, in questo caso «Virus» (Rai2, mercoledì, ore 21.10), si accenna a nuovi linguaggi, alla contaminazione dei medesimi, ecc. In realtà, i modelli del talk sono tre e di lì non si scappa: c'è quello «urlato», che si fonda sulla rissa, sui pregiudizi e su un conduttore demagogico; c'è quello più salottiero, che si fonda sullo scambio di opinioni e sulla grande presunzione che gli ospiti abbiano qualcosa da dire; c'è infine, ma è il più raro, quello di approfondimento, capace di trascinare lo spettatore in un percorso di conoscenza.
«Virus», condotto da Nicola Porro, appartiene al secondo modello, come Floris, come Formigli: due ospiti «di destra» (Oscar Giannino e Mariastella Gelmini) contro due ospiti «di sinistra» (Alessandra Moretti e l'inflazionato Luca Telese), qualche collegamento esterno con la «piazza», come ha insegnato Santoro. Il programma non è né meglio né peggio di altri: se uno vuole sentire le banalità di Ale Moretti (povero Pd!) o di Gelmini; se uno ama gli ammiccamenti tra il conduttore e il suo amichetto Telese («tu sei un analista politico sofisticato»); se uno si esalta alle lamentazioni degli impresari edili o della «società civile» si accomoda e passa qualche ora. Nel frattempo può vedere il servizio più intelligente (un retroscena di Claudio Cerasa che la Gelmini definisce «santoriano», per dire quanto capisce di tv, e di politica), una piazza, quella di Giugliano, che si ribella, urla «vergogna», «buffoni», e mette in crisi l'impianto della serata. Allevato alla scuola di Telese, Porro si mostra troppo compiaciuto: un po' più di umiltà servirebbe a migliorare il programma.

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