Una vera rivoluzione in un Paese dove lo switching da un operatore all’altro resta ancora un passo azzardato per tanti consumatori, a differenza del resto d’Europa. Negli ultimi dieci anni, infatti, meno di un terzo degli italiani ha cambiato fornitore di elettricità, e si scende al 23 per cento nel gas. Gli italiani non si sbilanciano neanche a cambiare profilo tariffario restando clienti dello stesso gestore. Perché? Per paura delle beffe che potrebbero essere dietro l’angolo: stando alle anticipazioni di Altroconsumo sui dati che verranno diffusi più ampiamente a settembre in un rapporto ad hoc, tra gli italiani che hanno cambiato fornitore prevalgono, seppur di poco, quelli che non sono rimasti soddisfatti del nuovo gestore.
PREZZI E MERCATI
Per gli intervistati la liberalizzazione non ha ancora portato i benefici sperati, o per la pigrizia dell’utente medio, o per il risparmio sulla bolletta che non è poi così evidente. Specialmente se si calcolano i disagi e i disservizi in cui spesso si incorre a seguito del cambio: bollette gonfiate, doppi conguagli, interruzioni di servizio, comportamenti scorretti dei fornitori... E pensare che tra i motivi dello switch la maggioranza (90% nell’elettricità, 75% nel gas) ha deciso di passare a un altro fornitore proprio credendo di risparmiare o nella speranza di trovare un livello di servizio migliore. Così molti dei “temerari” si ritrovano a passare dalla padella alla brace.
Per aderire gratuitamente al gruppo d’acquisto di energia c’è tempo fino al 18 settembre, cliccando sul sito abbassalabolletta.it. Il giorno successivo, l’asta tra i vari fornitori deciderà chi si aggiudicherà il bacino di utenti che si appoggiano ad Altroconsumo. Intanto l’associazione ha inviato 500 lettere a tutti i fornitori di energia italiani e ha già avuto diversi incontri con singoli fornitori per spiegare meglio come funzionerà il meccanismo.
Al momento ad aver aderito sono consumatori che per il 70% sono ancora sul mercato tutelato dell’energia elettrica, l’80% sul mercato tutelato del gas. Il mercato tutelato è quello dove i prezzi sono stabiliti dall’Autorità dell’energia elettrica e del gas. Il 46% dei sottoscrittori ha utenze nel Nord Ovest, 23% al Centro, 17% Nord Est, 14% Sud e Isole. Ammontano a ben 162 Gigawatt/ora i consumi totali di energia elettrica dichiarati dagli utenti che hanno indicato anche i propri dati di consumo (pari a oltre il 60% degli iscritti); 120 milioni i metri cubi di consumi totali di gas. Cifre che vanno ben oltre la media nazionale. Staremo a vedere se di vera rivoluzione si tratta. Da qualche parte bisogna pur iniziare.
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