Blair accostato a Renzi ma per gli ultimi casi somiglia più a Berlusconi
Tony, uno di noi. In questi giorni si è parlato molto di Tony Blair. Più volte il suo nome è stato accostato a quello di Matteo Renzi (è vero il contrario, ma per la nostra storia va bene così). Tony si è persino lanciato in un endorsement: le sfide del nuovo governo «sono assolutamente straordinarie, ma Matteo ha il dinamismo, la creatività e la forza per avere successo, con la combinazione di realismo e idealismo che servono per i tempi in cui viviamo». Matteo è stato paragonato a Tony per la sua determinazione a modernizzare il Paese con una sorta di «terza via» tra il neoliberismo della destra (Federica Guidi, Confindustria) e le politiche assistenziali della sinistra (Giuliano Poletti, il ministro Coop).
Tony, uno di noi. Ma l’accostamento che in queste ultime ore ingolosisce di più è quello con Berlusconi. Per farla breve, anche a Tony il bunga bunga non dispiace. Nel Regno Unito, i tabloid si sono scatenati sulla notizia di un flirt tra l’ex primo ministro e Wendi Deng, ex moglie del magnate delle Comunicazioni Rupert Murdoch: i bigliettini in cui la donna ammette di provare del tenero (warm feelings ) per l’ex leader laburista, i messaggini hot («Oh, ma come mai Tony mi manca così tanto... Ha un corpo talmente bello, bellissime gambe, cu... ed è snello, alto, la pelle bella. Occhi blu penetranti che amo. Amo i suoi occhi. Amo anche la sua forza sul palco... e altro ancora e altro ancora»).
Poi ci sarebbe la storia di Rebekah Brooks, ex direttrice del Sun e di News of the World , il braccio armato dei giornali di Murdoch. Questo secondo triangolo, fra Tony, Rebekah e Rupert è roba pesante, non solo da gossippari.
Tony, uno di noi, nega tutto. Viene in mente Cherie Blair, invitata da Fabio Fazio per presentare la sua biografia. La moglie raccontava che Tony, ospite in Sardegna, faceva lo schizzinoso con Berlusconi: «Qualsiasi cosa accada, fa’ in modo che non mi scattino fotografie vicino a Silvio con la bandana. Mettiti tu in mezzo, altrimenti la stampa britannica ci uccide». Ora è lui a dover sopportare le malignità pruriginose.
Da sempre il potere ha i suoi vizi da arcangelo caduto, i suoi scandali fra le lenzuola, le sue spudorate seduzioni; l’importante, caro Renzi, nostro Blair alla fiorentina, è che non sia l’Italia a finire in mutande.
Nessun commento:
Posta un commento