Non basta una materia insegnata in inglese, da prof non adeguatamente preparati: gli industriali alzano e il tiro e chiedono al governo di diffondere nella scuola l’insegnamento in inglese delle discipline curricolari. «Altrimenti studenti con percorsi di studio pur brillanti non troveranno lavoro neanche nella più piccola delle aziende italiane che lavorano con l’estero», ha dettoIvan Lo Bello, vice presidente per l’Education di Confindustria, intervenendo alla giornata organizzata alla Luiss, a Roma, per presentare il «documento di proposte per la scuola, l’università e la formazione professionale» che l’associazione ha messo a punto con una «capillare consultazione sui territori di imprenditori, insegnanti, capi di istituto, formatori, genitori e studenti».
http://kikukula5.blogspot.it/2014/10/la-scuola-secondo-confindustria-de.html
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