martedì 19 agosto 2025

MORTE DEL SOCIALISMO. BOLIVIA. CAROTENUTO G., In Bolivia l’implosione del Movimento al socialismo ha aperto la strada al sogno del «capitalismo per tutti», DOMANI, 19.08.2025

 Il filosofo Álvaro García Linera, tra i più importanti teorici dei movimenti sociali, e per tre volte vicepresidente di Evo Morales, oggi distantissimo da questo, sintetizza: «Che la destra si sia appropriata del paradigma del cambiamento, è figlio del conservatorismo del progressismo». È una lezione che ci ricorda quella che fu la forza creatrice del Mas, il Movimento al socialismo che seppe portare l’indio Evo Morales alla presidenza.



mercoledì 13 agosto 2025

REFERENDUM 8 GIUGNO 2025. PROSPERO M., Gli stupidi attacchi a Landini dopo il referendum: chi lo critica non conosce Marx, L'UNITA', 1.07.1956

 Visto alla luce della razionalità politica normale, quello di Landini è stato semplicemente un azzardo. La sua parola chiave, “rivolta”, come pure l’evocazione più sospetta, “la strada”, a chi ha la mente sempre incollata ai canoni di una stagione ormai trascorsa provoca una specie di allucinazione tardo-sorelliana. Ma, in una epoca disordinata, la ragione politica classica è ovunque troppo frantumata per risultare d’aiuto. I suoi codici, solo in apparenza sobri e persuasivi, si ripetono come dialetti incomprensibili. Agire e valutare le cose sulla base delle forme esplose è, questo sì, un atto di irrealismo.

GIUSTIZIA MAFIA SENTENZA CORTE D'ASSISE BORSELLINO QUATER. Un massacro, uno scenario da guerra, DOMANI, 19.07.2025

 Il cadavere di Paolo Borsellino, trovato con indosso una cintura in cuoio marrone con frammento in stoffa, residuo della cintola dei pantaloni e frammento di stoffa di cotone verde, residuo di maglietta tipo “polo”, si presentava depezzato, risultando assenti l’arto superiore destro ed entrambi gli arti inferiori

Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci della sentenza del Borsellino Quater.

martedì 22 luglio 2025

LE INCHIESTE GIUDIZIARIE DI MILANO. VERDE A., La Milano furbetta per soli ricchi, snobismo e wokismo. Il peggio del capitalismo favorito dai “comunicatori” della sinistra!, IL SECOLO D'ITALIA, 22.07.2025

 Il giudizio di Alessandro Gilioli, già capo-redattore dell’Espresso ed ex direttore di Radio Popolare, su Milano è lapidario: “Da città triste, depressa, semi abbandonata, priva di autostima, si è trasformata in quindici anni in una città aperta e vitale, piena di iniziative, di locali, di piazze tattiche e di zone a trenta, dove la gente non scappa più il venerdì sera e anzi arrivano perfino i turisti – e pure con un paio di assessori al welfare (Majorino e Bertolé) che si sono fatti in quattro per aiutare gli ultimi alla rovescia: questo è costato l’espulsione dalla città dei ceti popolari e anche di una fetta della classe media, una cementificazione assurda verso l’alto ma non solo, una gentrificazione che nemmeno Londra vent’anni fa, affitti che nessun lavoratore normale può più permettersi, la burinizzazione di vaste aree dove si consuma più cocaina che acqua potabile, la regalìa a pochi privati di enormi profitti. Il tutto con giunte di centrosinistra”.

venerdì 20 giugno 2025

IL FUTURO DEL PD. RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA DI URBINATI E TRIGILIA. CUPERLO G., Pd, senza sogni non si vola. Ora una nuova promessa per idee più radicali, DOMANI, 20.06.2025

 a lettera aperta di Nadia Urbinati e Carlo Trigilia a Elly Schlein è un’occasione da non sciupare. Cosa aspetta il Pd – questo il senso – a riattivare il circuito tra politica e cultura? A far sì che le proposte sacrosante avanzate negli ultimi anni su salari, welfare, liste d’attesa per curarsi o il diritto all’abitare possano restituire alla democrazia la sua forza vitale fondata su una concezione diversa delle relazioni economiche e sociali?

lunedì 12 maggio 2025

FILOSOFIA DEL PRESENTE FRA POLITICA E ECONOMIA. CIVINO M., I segni del presente e le difficoltà di pensare il nuovo, LA FIONDA, 9.05.2025

La condizione tragica dell’uomo

L’uomo è l’unico essere vivente capace di scegliere consapevolmente la morte per qualcosa che giudica più importante della propria sopravvivenza: la libertà, la dignità, la fedeltà a un principio. Questa possibilità, paradossale e profondamente umana, nasce dalla nostra condizione mortale e, allo stesso tempo, la riflette. Proprio perché sappiamo di essere finiti, costretti a confrontarci con il limite della morte, siamo spinti a produrre senso, a cercare direzioni che diano valore e orientamento alla nostra esistenza.

Questa relazione è circolare: la consapevolezza della morte genera il bisogno di senso, e il senso che costruiamo può arrivare a rendere accettabile, perfino necessaria, la scelta della morte per qualcosa che consideriamo superiore.

lunedì 28 aprile 2025

APPELLO DI 257 GIURISTI CONTRO IL DL SICUREZZA. “Per una sicurezza democratica”. L’appello pubblico di 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane, ARTICOLO 21, 27.04.2025

 Il decreto sicurezza viola le prerogative costituzionali garantite al Parlamento e, nel merito, punta a reprimere il dissenso e comprime alcuni diritti fondamentali , tassello fondamentale in qualunque democrazia. Per questo ben 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane lanciano un appello pubblico in cui elencano la macroscopica incostituzionalità del decreto e invitano gli organi di garanzia a tenere alta l’attenzione.

Di seguito riportiamo il testo integrale e i firmatari.

ITALIA UN PAESE DI MIGRANTI. FUBINI F., Emigrazione, il record negativo dell’Italia e la corsa della Spagna: cosa (non) si fa per fermare la grande fuga, CORRIERE.IT, 28.04.2025


Secondo l’Istat, se ne sono andate dall’Italia 191 mila persone. Il fenomeno è più vasto: molti lasciano il Paese senza spostare la residenza. Il caso notevole della Spagna: flusso più che quadruplicato rispetto a 10 anni fa

 In questi mesi l’attenzione ai flussi di prodotti industriali, digitali o finanziari è stata tale che quasi dimenticavo un’altra categoria di export dall’Italia: gli esseri umani. Invece su quella andiamo forte. Secondo i dati dell’Istat, l’agenzia statistica, se ne sono andate dall’Italia 191 mila persone: fra questi 155 mila italiani e 35 mila stranieri (arrotondo per difetto). Stracciato ogni record recente, anche quelli della Grande recessione di una quindicina di anni fa. E siccome a prima vista un dato del genere non ha senso – oggi le imprese faticano a trovare addetti e se li rubano – è il caso di iniziare a chiedersi cosa stia accadendo in Italia.

giovedì 24 aprile 2025

25 APRILE. FRA RESISTENZA E RIVOLUZIONE. BARONE E., Dalla Resistenza alla Rivoluzione: la via esclusa, SINISTRAINRETE, 23.04.2025

 1. La “rivoluzione senza rivoluzione”1: il caso italiano

Nella primavera del 1943 gli operai di Torino presero l’iniziativa di un possente movimento di sciopero che si estese anche a Milano e a Genova, coinvolgendo più di centomila lavoratori. La sconfitta tedesca a Stalingrado, lo sbarco angloamericano in Sicilia, gli scioperi operai del Nord fanno comprendere ai gruppi dirigenti della borghesia italiana che è giunto il momento di sbarazzarsi di Mussolini e di rifugiarsi sotto l’ala protettrice degli Alleati. Nel contempo, il loro principale obiettivo è quello di prevenire uno sbocco rivoluzionario della crisi del regime, mentre il governo Badoglio mostra fin da subito la sua vera faccia, repressiva e antipopolare.

In una circolare governativa del governo Badoglio (definito con giusto disprezzo “governo dei Fu”) – la tristemente nota “circolare Roatta” del 26 luglio 1943 - si dànno le seguenti istruzioni, che saranno fedelmente applicate dall’esercito nella repressione sanguinosa dei moti popolari che esplosero nel periodo dei “quarantacinque giorni” (25 luglio 1943 – 8 settembre1943): «Ogni movimento deve essere inesorabilmente stroncato in origine […] Le truppe procedano in formazione di combattimento, aprendo il fuoco a distanza, anche con mortai e artiglieria, senza preavvisi di sorta, come se si procedesse contro il nemico. Non si tiri mai in aria, ma colpire come in combattimento, e chiunque, anche isolatamente, compia atti di violenza contro le forze armate venga immediatamente passato per le armi.» 2

La storia subisce una forte accelerazione: i partiti antifascisti e i sindacati ritornano alla legalità, mentre si moltiplicano gli scioperi in cui si esige la liberazione dei detenuti politici. Nelle fabbriche si costituiscono per elezione le commissioni operaie (i primo organi elettivi che sorgono in Italia dopo la caduta di Mussolini). Frattanto i tedeschi che già avevano sette divisioni in Italia ne inviano altre 18, occupando di fatto il Nord e il Centro del paese senza che il governo Badoglio prenda alcuna misura difensiva.

lunedì 21 aprile 2025

RAPPORTI NATO-URSS NEL 1994. SCARDOCCHIA G., Quando Andreotti alla Nato suggeriva di non rompere con l’Urss, LA REPUBBLICA, 31.05.1984

 WASHINGTON - Nella clausura della Wye Plantation (una dimora coloniale del Maryland ora di proprietà dell' Aspen Institute) i sedici ministri degli Esteri della Nato hanno discusso la questione del deterioramento dei rapporti con l'Urss, i programmi militari dell'alleanza e la crisi del Golfo Persico, prima di rientrare ieri sera a Washington dove sono stati ospiti alla Casa Bianca per un pranzo offerto dal presidente Reagan. Oggi, a conclusione dei lavori, verrà pubblicata una "dichiarazione" comune sui rapporti Est-Ovest la cui stesura, pur avendo presentato alcune difficoltà marginali, ha evidenziato un ampio consenso sul concetto centrale secondo il quale l'Alleanza deve mostrarsi disponibile ad una ripresa del negoziato con l'Urss sul controllo degli armamenti senza però "fare concessioni preliminari - come ha spiegato un alto funzionario americano - che rappresenterebbero un segno di debolezza".



venerdì 18 aprile 2025

TEORIE POLITICHE. MARIO TRONTI. DOMINIJANNI I., Totalitarismo democratico. Il testamento politico di Mario Tronti, IL TASCABILE, aprile 2025


Ida Dominijanni giornalista e filosofa della politica, fa parte del Centro studi per la riforma dello Stato di Roma. È stata responsabile delle pagine culturali del manifesto e collabora oggi con varie testate. Ha insegnato filosofia politica e teoria femminista a Roma Tre ed è stata fellow alla Society for the Humanities della Cornell University. È autrice dei volumi “Il trucco. Sessualità e biopolitica nella fine di Berlusconi” (Ediesse 2014) e “2001. Un archivio. L’11 settembre, la war on terror, la caccia ai virus” (manifestolibri 2021) e coautrice di svariati volumi collettanei, per ultimo “Esiste una guerra giusta?” (Utet 2023).

 Si vive in tanti modi, si muore in tanti modi. Dare forma alla propria fine è un modo per ricomporre la forma della propria vita, e per consentire a chi resta di ereditarla senza sfigurarla. Non è da tutti: ci vuole del talento, e il dono del tempo necessario per poterlo fare. Mario Tronti, uno degli intellettuali comunisti più originali e influenti del Novecento italiano ed europeo, è morto il 7 agosto 2023 a novantadue anni, dopo una malattia abbastanza veloce da sottrarcelo senza che noi – le sue “amicizie politiche”, come gli piaceva chiamarci – ce ne rendessimo conto, ma abbastanza lunga da fargli licenziare il libro a cui stava lavorando. “Questo è pronto”, aveva detto consegnandolo a sua figlia Antonia pochi giorni prima di andarsene. Il testo è ora in libreria per il Saggiatore, a cura di Giulia Dettori, titolo (hegeliano) Il proprio tempo appreso col pensiero, sottotitolo (scarno) “libro politico postumo”. La copertina bianca con sopra il tronco di un albero rosso riproduce la ginestra essiccata che Tronti aveva fatto verniciare nel giardino della sua casa di Ferentillo dove si rifugiava a scrivere, ma funziona anche come citazione cromatica del quadro di El Lissitzky del 1920 sulla rivoluzione bolscevica, Spezza i Bianchi col cuneo rosso, di cui Tronti teneva sempre una copia bene in vista sulla scrivania e che ricorre anche in quest’ultimo scritto.

lunedì 14 aprile 2025

CRISI ECONOMICA E USURA DIFFUSA. REDAZIONE, Tassi oltre il 35%, imprenditore nei guai: il piano per strozzarlo scritto dal suo commercialista, LA STAMPA, 14.04.2025

 Un imprenditore in crisi si è rivolto al suo commercialista, che per risollevare le finanze della sua azienda ha trovato un altro cliente disposto a finanziarlo con 300mila euro. Le condizioni del prestito, il cui contratto era stato scritto dallo stesso commercialista, erano da usura, secondo la Guardia di finanza di Varese, che ha denunciato sia l'imprenditore sia il professionista e sua figlia, collega del padre.

NUOVO GOVERNO EMME. POLITICHE SCOLASTICHE. LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI. DI GESU' M., Insegnare l’Italia?, DOPPIOZERO, 14.04.2025

 Il merito di un libretto frettoloso, assertivo e non particolarmente meditato qual è Insegnare l’Italia. Una proposta per la scuola dell’obbligo, di Ernesto Galli della Loggia e Loredana Perla (Scholé, 2023) risiede nel fatto di offrirsi ai lettori, nella sua schiettezza quasi brutale, come una sorta di manifesto ideologico di ciò che la destra nazionale e, più in generale, l’area culturale alla quale essa fa riferimento, medita sulla scuola italiana e intende mettere in atto. Ma non solo. Come è risaputo, infatti, gli autori fanno parte della «Commissione di studio composta da esperti di comprovata qualificazione scientifica e professionale con l’obiettivo di elaborare e formulare proposte volte alla revisione delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida relative al primo e al secondo ciclo di istruzione»: Perla, docente di Didattica e pedagogia speciale presso l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, della Commissione ne è la coordinatrice, mentre Galli della Loggia è il componente designato a sovraintendere la sezione sull’insegnamento della storia.



domenica 13 aprile 2025

LA CLASSE OPERAIA ESISTE ANCORA. LA PORTA F., La classe operaia esiste eccome: è tornata a cantarle sui padroni, L'UNITA', 11.04.2025

 Il festival di Letteratura Working Class di Campi Bisenzio (4-6 aprile scorsi ) – nel presidio degli operai della Gkn – alla sua terza edizione, avrebbe fatto felice Gramsci! Nel festival si incrociano letteratura, teatro e musica, le tre forme espressive di cui Gramsci si è occupato con dedizione e straordinario acume, sempre dentro una prospettiva di emancipazione delle classi popolari (non sarà un caso che la fondazione del PCI sia avvenuta dentro un teatro!).

NUOVO GOVERNO EMME. GIUSTIZIA. DECRETO SICUREZZA. AA. VV., Decreto sicurezza, l’allarme dei professori di diritto penale sui rischi per la libertà personale, L'UNITA', 10.04.2025

 Il Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale ribadisce la seria e oggi concreta preoccupazione per un così vasto intervento espressione di un ricorso al diritto penale in chiave simbolica di rafforzamento della sicurezza pubblica, per di più realizzato con lo strumento della decretazione d’urgenza. Le opportune modifiche rispetto alla versione originaria del “pacchetto sicurezza”, tese a diminuire la torsione repressiva dell’intervento, appaiono nel complesso marginali e non ne modificano l’impianto complessivo.

LETTERATURA E SOCIETà. CALVINO E LA SPECULAZIONE EDILIZIA. CASERTA S., Rileggere Calvino ne ‘La speculazione edilizia’ e trovarci le cementificazioni di oggi, IL FATTO, 12.04.2025

 Prendere in libreria tra le mani, con sorpresa, La speculazione edilizia, questo racconto-romanzo breve di Italo Calvino, che non conoscevo, comprarlo e leggerlo tutto d’un fiato è stata una felice-infelice scoperta.


NUOVO GOVERNO EMME. POLITICA SANITARIA 2025. FABBRETTI F., Dati impietosi sui fondi stanziati per la Sanità: c’è da ringraziare chi non ha firmato il rinnovo del Ccnl, IL FATTO, 12.04.2025

 La mancata firma del Ccnl per il comparto della Sanità, lo scorso gennaio, non è stato un argomento molto discusso dalla stampa italiana. E le volte che se ne è parlato, il punto di vista espresso è stato principalmente quello del governo e dell’unico sindacato confederato che era disposto a firmarlo, la Cisl: “Vista la scarsità di fondi stanziati per la sanità, meglio poco che niente”.


sabato 12 aprile 2025

TEORIE POLITICHE. COSMOPOLITICA E TRASVERSALITA'. CICCARELLI R., La sfida al futuro della cosmopolitica, IL MANIFESTO, 12.04.2025

 Con Pierre Dardot, il sociologo Christian Laval ha appena pubblicato in Francia un nuovo libro. Instituer les mondes. Pour une cosmopolitique des communs (La Découverte) propone una nuova strategia politica internazionalista nel momento della rivoluzione reazionaria di Trump. Lo abbiamo intervistato alla Librairie Stendhal di Roma, dove ha presentato anche il suo primo romanzo Marx en Amérique (Champ Vallon). «Istituire i mondi» fa parte di un dittico composto da un altro importante libro, non ancora tradotto in italiano: Dominer. Enquête sur la souveraineté de l’État (La Découverte). Autore con Pierre Dardot di volumi come La nuova ragione del mondo (DeriveApprodi), ovvero il neoliberismo, Laval ha evidenziato che la nuova ricerca «è iniziata con una reazione».


MOVIMENTI DI PROTESTA E DISSENSO. CASTELLI G., “La protesta debole”, i movimenti sociali in Italia dalla Pantera ai No global (recensione), L'INDIPENDENTE, 3 Marzo 2025

 «In Italia la parabola discendente del movimento No global non ha lasciato eredità se non una diffusa rassegnazione che è stata variamente articolata e rappresentata, qualche anno dopo, da movimenti e da partiti ‘’populisti’’ di destra e di sinistra». Così recita la quarta di copertina del libro di Alessandro Barile, La protesta debole (ed. Mimesis Passato Prossimo), una ricerca sui movimenti sociali in Italia dalla Pantera ai No global, un arco di tempo che va dal 1990 al 2003. Barile, sociologo e storico direttore dell’area di ricerca “Territorio e società” presso l’Istituto di Studi Politici S. Pio V di Roma, conosce bene quei movimenti sociali avendoli vissuti in prima persona. «Gli anni Novanta, quelli del movimento della Pantera, sono un po’ una frontiera storiografica per leggere questo fenomeno – ci spiega Barile – ormai la ricerca storica si sta spostando sempre più verso quel decennio». 


DECOLONIZZARCI DAGLI USA. AMBROSI E., Dobbiamo decolonizzarci dagli Usa: quella libertà e quell’immaginario sono falsi e dannosi, IL FATTO, 12.04.2025

 In questo momento geopolitico convulso e tragico, c’è qualcosa che potremmo iniziare a fare per la nostra salute mentale e quella del pianeta: decolonizzare il nostro immaginario legato agli Stati Uniti, con il quale siamo cresciuti, una sorta di controcanto ideale alla nostra totale dipendenza sul piano militare.



giovedì 10 aprile 2025

EFFETTI COLLATERALI DELLA GLOBALIZZAZIONE. FARAONI D. N. Gli inventori della globalizzazione ora la affossano perché hanno perso il controllo: seguirli è un suicidio, IL FATTO, 9.04.2025

 Sulla crisi dei dazi aperta da D. Trump, nessuno si è chiesto perché gli inventori della globalizzazione economica hanno deciso di affossarla. Semplicemente perché ne hanno perso il controllo. Cina, Russia, i Brics hanno occupato fette di mercato sempre più grandi. Sempre più velocemente i mercati internazionali si stanno liberando del monstre debito pubblico Usa. Si scambia sempre meno in dollari. La fiducia su cui si basa Wall Street è calata e gli esperti finanziari sanno che la crescita non è perpetua come qualcuno vuol far credere agli investitori, neanche la creazione di conflitti basta più per contenere i concorrenti imperialisti; inoltre le guerre sono costose. Trump non è un pazzo, è senz’altro un pessimo attore, ma la strategia dei dazi fa parte di un piano descritto nel Manuale per una ristrutturazione del sistema globale del commercio scritto da Stephen Miran.

MOVIMENTI PROTESTE DISSENSO SENZA RIVOLUZIONE. SANTUCCI L. Il fallimento delle proteste dell’ultimo decennio: «È possibile essere nel giusto ma venire tragicamente ignorati», DOMANI, 9.04.2025

Nel suo ultimo libro Se noi bruciamo. Dieci anni di rivolte senza rivoluzioni” (Einaudi) il giornalista Vincent Bevins ha ripercorso quanto accaduto in giro per il mondo tra il 2010 e il 2020, interrogandosi su cosa non abbia funzionato e sul perché gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti



 Come è possibile che il decennio più partecipato di sempre in termini di proteste abbia portato pochi o nulli cambiamenti nella società? È quello che il giornalista statunitense Vincent Bevins ha provato a chiedersi nel suo ultimo libro Se noi bruciamo. Dieci anni di rivolte senza rivoluzioni, edito da Einaudi, raccontando i vari movimenti che, tra il 2010 e il 2020, sono nati in giro per il mondo. Dal Brasile a Hong Kong, dal Cile alla Turchia, passando naturalmente per le primavere arabe. Eventi che hanno caratterizzato la storia nazionale, incapaci però di raggiungere gli obiettivi che si erano prefissati.

domenica 6 aprile 2025

EUROPA IN CRISI. UN SONDAGGIO RECENTE. EUROBAROMETRO. Internazionale, 4/10 aprile 2025

 


Da Internazionale, 4/10 aprile 2025
Fonte dei dati

The survey shows that Europeans have high expectations from the EU in its role to protect them against global challenges and security risks. Large majorities are looking for an EU that protects them by focussing on security, defence, and the economy. There is wide agreement among EU citizens that EU Member States should be more united to face current global challenges and that the European Union needs more means to deal with the challenges ahead. Citizens are also increasingly aware of the benefits that come with EU membership and see a more important role for the European Parliament. The impacts of inflation and rising cost of living are a major concern, with significant shares of EU citizens expecting their living standards to decrease in the coming years.

MANIFESTAZIONE CONTRO IL RIARMO DEL 5 APRILE. LA POLEMICA SULLA TESLA DEI FRATOIANNI. CORRIERE DELLA SERA, 5.04.2025

 




SINISTRA AL BIVIO. UN SAGGIO DI A. HONNETH. , MICROMEGA, 1, 2025

 Parlare di un’“unica” sinistra è stato da sempre altamente problematico. Fin dai tempi di Marx ed Engels, coloro che, in quanto rappresentanti del proletariato, si sono impegnati per un superamento dei rapporti di lavoro capitalistici, si sono frammentati in tanti gruppi quante sono le interpretazioni alternative dei mezzi adeguati a un tale superamento. […]. Tutte queste controversie, in ogni caso, sono state oscurate dal problema ancor più grave e sostanziale dell’obiettivo normativo che avrebbe giustificato in generale la necessità di un tale superamento dei rapporti di lavoro capitalistici. Si trattava di migliorare la condizione delle masse lavoratrici, così da renderle materialmente uguali agli altri strati della popolazione, oppure l’obiettivo consisteva nel rendere ciascuna persona capace dell’esercizio della propria libertà?

venerdì 4 aprile 2025

CRISI DELLA DEMOCRAZIA. UN SAGGIO DI M. SANDEL. BELLUSCI F., Democrazia in pericolo: Harvard ‘chiama’ Aristotele, DOPPIOZERO, 20.01.2025

 Il 18 marzo 1968, in occasione della sua candidatura alle elezioni presidenziali americane, Bob Kennedy tiene un discorso memorabile all’università del Kansas. A un certo punto dichiara: “Anche se c’impegniamo per cancellare la povertà materiale, abbiamo di fronte un altro compito ancora più grande, ed è quello di occuparci della povertà di soddisfazione – negli scopi e nella dignità – da cui siamo afflitti. Con troppa insistenza e troppo a lungo sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulare cose materiali”. A distanza di poco più di mezzo secolo, la tensione morale e civica di quel discorso, il perspicace esame in esso compiuto delle conseguenze civiche della politica economica, può essere particolarmente illuminante per descrivere e comprendere le ragioni profonde del malessere che attanaglia l’attuale società democratica americana, culminato nel drammatico assalto a Capitol Hill, ma anche le democrazie europee, su cui si allunga l’ombra di un’estrema destra autoritaria, xenofoba e razzista in ascesa. Se le democrazie nascenti avevano democratizzato l’aspirazione all’affermazione di sé e all’emancipazione, le democrazie mature sembrano democratizzare proprio l’insoddisfazione.

lunedì 24 marzo 2025

NUOVO GOVERNO EMME. LE INDICAZIONI NAZIONALI PER LA SCUOLA. IL TEST DI APPREZZAMENTO. CORLAZZOLI A., “È chiaro o va fatto meglio?”: la consultazione di Valditara sulle sue indicazioni non prevede stroncatura, IL FATTO, 24.03.2025

 “Consultazione farsa”. È questa l’accusa rivolta alla direttrice generale del ministero dell’Istruzione e del Merito, Antonella Tozza, a proposito della mail inviata alle scuole per raccogliere, attraverso un questionario a risposte chiuse, i pareri sulle nuove Indicazioni nazionali pubblicate l’11 marzo scorso.

domenica 23 marzo 2025

NUOVO GOVERNO EMME. LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER LA SCUOLA. IL TEST. CORSINI C., Siete d’accordo o molto d’accordo? La consultazione farsa del ministero, DOMANI, 23.03.2025

 Le nuove Indicazioni nazionali stanno destando molte perplessità da parte degli addetti ai lavori. Nel comunicato congiunto “Nuove indicazioni 2025: perché tanta fretta?” del 19 marzo, importanti associazioni di docenti e dirigenti come Andis, Cidi, Mce, Proteo, Legambiente scuola e formazione pongono problemi di metodo e di merito.

venerdì 21 marzo 2025

NUOVO GOVERNO EMME SCUOLA ITALIANA. LE NUOVE INDICAZIONI MINISTERIALI. DIRETTIVO AISC, Anche l’Oriente conosce la storia: gli errori e i pericoli delle nuove indicazioni per la scuola, DOMANI, 20.03.2025

 a lettura delle Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione desta sorpresa e preoccupazione in coloro che in Italia si occupano dello studio e dell’insegnamento della cultura cinese, delle lingue e della storia del mondo sinico. In particolare, nella parte dedicata all’insegnamento della Storia, il paragrafo “Perché si studia la Storia” inizia con la frase: «Solo l’Occidente conosce la Storia» – che appare peraltro contraddetta o quantomeno ridimensionata da affermazioni seguenti delle stesse Nuove indicazioni – e suona come una provocazione davvero poco utile a chiunque, nelle scuole del nostro Paese, si confronta con il compito di trasmettere ai più giovani una conoscenza storica adeguata alla dimensione globale del mondo in cui viviamo, nell’ottica di promuovere una maggiore consapevolezza delle sfide per il futuro.

martedì 18 marzo 2025

TECNOLOGIE INFLUENZA E POLITICA. REDAZIONE, Le scelte politiche? Condizionabili dall’intelligenza artificiale, LA STAMPA, 18.03.2025

 Del ruolo rivestito dai social network in merito agli orientamenti dell’opinione pubblica si parla da tempo. Non solo fake news, ma più in generale la viralità dello strumento può condurre a formarsi opinioni non del tutto libere, con tutto ciò che ne deriva in termini di tenuta sociale.

lunedì 17 marzo 2025

QUALE EUROPA. MARCO BERSANI. Michele Serra e la corsa sul cavallo morto – EFFIMERA, 5.03.2025

 Dice un proverbio degli indiani Dakota: “Quando il cavallo è morto, la cosa più intelligente da fare è scendere”. Quello che invece viene normalmente fatto è aumentare a dismisura le frustate affinché il cavallo riparta.

QUALE EUROPA. ENRICO LETTA. JOLY A., Enrico Letta: “O ci uniamo o l’Europa resterà una colonia degli Stati Uniti”, LA STAMPA, 17.03.2025

 Paesi europei si dividono in due: i Paesi piccoli e quelli che non sanno ancora di essere piccoli». Con questa affermazione, l’ex premier Enrico Letta interviene all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Torino al Teatro Regio.




mercoledì 12 marzo 2025

PARLAMENTO ITALIANO E CASO GENTILE. RICONTEGGI E RIELEZIONI. 2025

 


Gentile (Fi) prende il posto di Scutellà (M5s) alla Camera: tensione in Aula. La deputata decaduta: “Sopruso”. Conte: “Una truffa”


Al centro della decisione c'è il voto in un collegio calabrese. La Giunta delle elezioni ha riconteggiato le schede dando ragione al figlio dell'ex sottosegretario Antonio

SCUOLA ITALIANA E NUOVO GOVERNO EMME. SOLO L'OCCIDENTE CONOSCE LA STORIA. LE NUOVE INDICAZIONI 2025. MATERIALI PER IL DIBATTITO PUBBLICO. MARZO 2025

 "Solo l’Occidente conosce la Storia. Ha scritto Marc Bloch: «I greci e i latini, nostri primi maestri, erano popoli scrittori di storia. Il cristianesimo è una religione di storici. […] è nella durata, dunque nella storia, che si svolge il gran dramma del Peccato e della Redenzione». Altre culture, altre civiltà hanno conosciuto qualcosa che alla storia vagamente assomiglia, come compilazioni annalistiche di dinastie o di fatti eminenti succedutisi nel tempo; allo stesso modo, per un certo periodo della loro vicenda secolare anche altre civiltà, altre culture, hanno assistito a un inizio di scrittura che possedeva le caratteristiche della scrittura storica. Ma quell’inizio è ben presto rimasto tale, ripiegando su se stesso e non dando vita ad alcuno sviluppo; quindi non segnando in alcun modo la propria cultura così come invece la dimensione della Storia ha segnato la nostra."



LEGGI IL DOCUMENTO

LA PROPOSTA DI CALENDA PER PREVENIRE I TENTATIVI DI ALTERAZIONE DELLA DEMOCRAZIA. MONTI A., Perché non serve lo “scudo anti ingerenze” proposto da Calenda, LA REPUBBLICA, 11.03.2025

 Lo “scudo democratico” proposto da Azione consisterebbe in un “comitato di analisi” composto da soggetti pubblici e privati che dovrebbe informare i servizi e il Garante per le comunicazioni della presenza di fenomeni che inquinano il processo elettorale e che, superato un certo (ma quale?) limite può convocare il Parlamento per sospendere il voto.

LA SOCIETA' DECADENTE. UN SAGGIO DI ROSS DOUTHAT. IL FOGLIO, 17.02.2020

Il nuovo libro di Ross Douthat racconta il dramma dell’occidente adagiato su una disperata prosperità


martedì 11 marzo 2025

CORRUZIONE. FORSE NON E' DEL TUTTO INUTILE. DE RITA G., E se la corruzione un pochino servisse? Un’indagine controcorrente, tra Bobbio e Cicerone, LA STAMPA, 11.03.2025

 

Pubblichiamo la prefazione di Giuseppe De Rita al libro di Luigi Grassia “Corruzione: e se un po’ servisse? I suoi apologeti da Cicerone a Hamilton (passando per Cavour, Giolitti, Mattei e Craxi”)”, Mimesis Edizioni 2025, pagine 135, 15 euro

La prefazione di Giuseppe De Rita a “Corruzione: e se un po’ servisse?”, un libro di Luigi Grassia che esplora i casi storici in cui le pratiche corruttive e clientelari si sono rivelate utili alla collettività. Con imprevedibili aperture di credito, da Cicerone a Norberto Bobbio

Fiumi di parole hanno descritto, interpretato, condannato la sfuggente realtà della “corruzione”; basta solo riandare alle mi gliaia di pagine a stampa o di ore televisive destinate negli ultimi decenni al fenomeno, specialmente in Italia, patria putativa di molti mariuoli e di pochi nobili spazzacorrotti.

In Italia ha quasi sempre vinto una visione della corruzione da magistrati penali e da titolisti scandalistici, che riempie il dibattito delle opinioni e poi decade, lasciando quasi sempre le cose come erano prima, magari peggiorate. Ma collocare la corruzione esclusivamente in un recinto penale significa non capire che è spesso un elemento interno a più ampi processi (di dialettica sociale, di rivoluzione, di formazione di nuovi Stati, di guerre locali, eccetera). Purtroppo, il riduzionismo etico della corruzione “impedisce di vedere le uniformità so ciali rispetto ai fatti”; frase splendida di Giulio Sapelli, non inferiore alla più famosa affermazione di Joseph Nye che “la corruzione è un fenomeno troppo importante per lasciarlo in mano ai moralisti”.

domenica 9 marzo 2025

PANDEMIE. MARZO 2020-MARZO 2025. SISTEMA SANITARIO PRIVATIZZATO. DE FELICE D., Covid, ricordo quel marzo 2020 come fosse ieri: da allora il Ssn è sempre più privato, IL FATTO, 7.03.2025

 Siamo arrivati all’anniversario dell’inizio della guerra, quella virale, che ha colpito in Italia soprattutto la Lombardia.

Ricordo esattamente come fosse ieri, ma sono trascorsi già cinque lunghi anni, che il giorno 9 marzo 2020 avrei dovuto avere seduta operatoria. Ma eravamo in subbuglio. Non si capiva nulla. Decisi insieme al mio collega storico ed al nostro anestesista di avvisare i pazienti in lista che era meglio soprassedere visto che gli interventi di cataratta non sono mai assolutamente urgenti. Per inciso vi ricordo che il nostro anestesista poi venne colpito duro e si salvò solo grazie al metodo del povero dott. De Donno come lui stesso mi ha spiegato in un articolo che pubblicai qui.

sabato 8 marzo 2025

MERITOCRAZIA ED EREDITOCRAZIA. MORELLI S., Anche il liberale Economist si è accorto dell’Ereditocrazia: un mondo basato non sul merito ma sull’eredità, DOMANI, 6.03.2025

 Nuova ereditocrazia è il titolo dell'ultima copertina di febbraio dell'Economist che in un lungo articolo sottolinea come quest’anno le persone nei Paesi sviluppati erediteranno circa 6 mila miliardi di dollari. È significativo che lo storico settimanale bandiera del liberalismo economico affronti con forza e dati un tema che sembra un anatema. Infatti, negli ultimi decenni, l'eredità è diventata un fattore sempre più significativo nella formazione della ricchezza personale e delle disuguaglianze economiche. Tuttavia, paradossalmente, nello stesso periodo di tempo le imposte sulle successioni hanno registrato un crollo drastico, arrivando in alcuni casi ad essere quasi azzerate. Mentre i patrimoni ereditati crescono, spesso concentrandosi nelle mani di pochi, la riduzione delle imposte sulle eredità amplifica le disparità sociali.


POLIZIA COSTITUZIONE GOVERNO. MENAFRA C., Il libro sulla polizia e i governi: «Oggi la vicinanza è più sfacciata» Intervista con M. Di Giorgio, DOMANI, 8.03.2025

 La storia dei governi in Italia è intrecciata con quella delle forze di polizia, spesso considerate dalla politica strumenti di gestione del potere. Ancora oggi questo legame rimane ambiguo, mentre a livello interno i corpi non hanno ancora del tutto cancellato residui antidemocratici.

lunedì 3 marzo 2025

PSICOPOLITICA. LO SCONTRO TRUMP-ZELENSKY. CASOLARI L., Da psicoterapeuta dico: allo Studio Ovale ho visto due narcisisti. Niente era preordinato, IL FATTO, 3.03.2025



Lo scontro avvenuto nello studio del Presidente degli Stati Uniti è chiaramente – ai miei occhi di psicoterapeuta – frutto di due narcisismi che si sono incrociati senza le cautele che solitamente la diplomazia adotta per mitigare il rischio di conflagrazione. Ma cosa è il narcisismo? Si tratta di un tratto di personalità che si manifesta con una grande considerazione di sé, grandiosità, arroganza, bisogno di ammirazione e scarsa capacità di capire e mettersi nei panni dell’altro (quella che comunemente si definisce empatia). Quando si manifesta in forma sana permette all’individuo di vivere una vita turbolenta ma soddisfacente. Alcune volte i tratti di personalità travalicano per cui compare una patologia per la quale la persona, come affermava lo psichiatra della fine 800, Karl Jaspers, “soffre e fa soffrire gli altri”.

domenica 2 marzo 2025

LA QUESTIONE PALESTINESE. D'ALEMA M., La Palestina in macerie e l’infamia dell’Occidente, L'UNITA', 27.02.2025

 La solidarietà verso il popolo palestinese è stato uno dei tratti costitutivi della identità politica della mia generazione di militanti della sinistra. L’idea di una pace giusta in Medio Oriente fondata sui diritti di due popoli, in grado di garantire futuro e sicurezza allo Stato di Israele accanto a una Palestina libera e indipendente è stato un grande obiettivo condiviso non solo dalla sinistra ma da tutte le forze democratiche dell’Italia per decenni.


IL VIDEO SU GAZA DIFFUSO DA D. TRUMP