mercoledì 1 ottobre 2025

POLITICA E VIOLENZA. UNA LETTERA DAL CARCERE. BATTISTI C., Ci siamo arrogati il diritto di vita e di morte sulle persone, l’illusione di cambiare il mondo con le armi, L'UNITA', 28.09.2025

 Ritrovarsi in una cella tanto tempo dopo a ricordare fatti e malfatti successi mezzo secolo prima, rianimare il contesto che li ha generati e risentire gli umori e le speranze che li hanno accompagnati. Fare questo sforzo di memoria senza cedere alla tentazione di piegare gli avvenimenti a propria convenienza è una lotta che mi fa trascurare perfino il carcere. I suoi deleteri effetti, con l’addio interminabile alla vita e il tormento dei familiari, che stanno fuori ad aspettare e non potranno mai capire il prezzo che stanno pagando per un debito contratto in un passato che loro non hanno mai vissuto.

POLITICA E LETTERATURA. IL VIAGGIO DI CARLO LEVI IN URSS. LA PORTA F., L’Urss come l’antica Basilicata: viaggio nell’utopia di Carlo Levi, L'UNITA', 30.09.2025

 Il Futuro è un cuore antico di Carlo Levi, del 1956, reportage di un viaggio compiuto in Unione Sovietica nell’autunno del 1955, viene ora ripubblicato da Einaudi (con una introduzione di Stefano Levi Della Torre) insieme alle altre sue opere fondamentali (è il cinquantesimo anno dalla sua morte). La lettura del libro mi suscita ammirazione, oltre che un piacere intenso della lettura, e insieme una lieve delusione dal punto di vista politico, il rimpianto per una occasione mancata. Ricordo come il viaggio di Levi avviene appena prima il disgelo del XX congresso del Pcus e la denuncia da parte di Kruscev dei crimini di Stalin.



sabato 27 settembre 2025

SINISTRA IN CRISI. IL PD FRA GRADUALISMO, TRADIZIONE E TRADIZIONALISMO. SULL'INTERVENTO DI S. LEPRI, M. FAGOTTO F., 28.09.2025

 La tesi. Massimalismo e progressismo: i rischi di certe proposte oltranziste


La tesi di Lepri è la seguente: nell'attuale fase di riconfigurazione ideologica del PD, la segreteria in carica sta premendo l'acceleratore in direzione di politiche troppo ispirate a principi massimalisti e progressisti.

Lepri fa 3 esempi: le politiche ambientaliste, troppo sbilanciate a favore di un repentino passaggio all'elettrico; le politiche militari e quelle civili (abbassare il numero di anni richiesti per ottenere la cittadinanza, oggetto di uno dei quesiti referendari dell'8 giugno, bocciato dalla maggioranza degli elettori).

Quale il rischio di muoversi in questa direzione? “Un certo progressismo rischia di snobbare le tradizioni, quasi a considerarle residui di un passato da superare”.

Su questa strada la competizione con i partiti di destra risulta chiaramente perdente: se le richieste di cambiamento sono troppe “chi deve sopportarle proverà ad opporsi trovando rappresentanza nelle destre, le quali promettono protezione dalle fatiche della novità “.

Da cui la proposta gradualista di Lepri: “persone, famiglie e comunità  vanno accompagnate nell'inevitabile percorso a tappe” verso l'avanzamento.

Dopo aver ricordato che il gradualismo ha una storia rispettabile (accettato perfino dagli indisciplinati anarchici), Lepri introduce la seconda questione: la differenza fra tradizione e tradizionalismo.

Se il tradizionalismo appartiene alle visioni del mondo proprie dei conservatori e delle destre (per i quali autoritarismo, maschilismo, nazionalismo, uso strumentale dei simboli religiosi, familismo amorale sono principi e valori da difendere), la tradizione, anzi, le “buone tradizioni contribuiscono al bene comune”.

GLI ANNI DELLE PASSIONI TRISTI. LA QUALITA' DELLE CLASSI DIRIGENTI ITALIANE. GLI ANNI DI RENZI. CONFRONTO FRA T. MONTANARI E A. MORANI. DA L'ARIA CHE TIRA, LA SETTE, 2017

 ASCOLTA IL CONFRONTO

POLITICA E VIOLENZA. I GRUPPI SUPREMATISTI IN ITALIA. INDACO F., Sgominata cellula neonazista: pianificava attentato a Giorgia Meloni, POP. IL GIORNALEPOPOLARE.IT, 22.09.2025

 

Dodici arresti coordinati dalla Procura di Bologna, il gruppo si organizzava attraverso canali Telegram criptati.

Bologna – Le forze dell’ordine italiane hanno smantellato una pericolosa cellula estremista che aveva pianificato un attentato contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’operazione, coordinata dalla Procura di Bologna, ha portato all’arresto di 12 persone e all’esecuzione di 25 perquisizioni in diverse città italiane.

POLITICA E VIOLENZA. I GRUPPI SUPREMATISTI IN ITALIA. DI VITO M., Presi i neonazisti di Telegram: «Pensavano di colpire Meloni», IL MANIFESTO, 5 DICEMBRE 2024

 C’è un albergo davanti al parlamento. «Da lì puoi sparare dall’alto». «Trovami un cecchino e attueremo il tuo piano».

Siamo nel 2023. Si discute di fare un attentato. L’obiettivo è Giorgia Meloni, colpevole di essere «una fascista che perseguita i fascisti».

CRISI DELLA SINISTRA E FUTURO DEL PD. LEPRI S., Il valore del gradualismo: perché al Pd non può bastare essere progressista, DOMANI, 19 SETTEMBRE 2025

 l centrosinistra, se vuol tornare a vincere le prossime elezioni politiche, dovrebbe prenderne atto: le alleanze e i contenuti sono cruciali, ma non bastano. Serve, anche o soprattutto, rivalutare il profilo della coalizione alternativa alle destre e in particolare del Pd. Questo profilo oggi si può definire, in forza dei tratti che vuole far emergere, come massimalista e progressista. Si tratta di attributi che danno il senso della forte attesa di cambiamento ma che rischiano, se non bilanciati, di essere inefficaci.

Non c’è dubbio che una certa radicalità nelle proposte vada perseguita. Su molti obiettivi occorre avere presente il risultato cui tendere, ma anche adottare un intelligente approccio gradualista. I cambiamenti vanno accompagnati, pena il rigetto. Se sono troppi, chi deve sopportarli proverà a opporsi trovando rappresentanza nelle destre, le quali promettono protezione dalle fatiche della novità. Bisogna accompagnare le persone, le famiglie e le comunità nell’inevitabile percorso a tappe.

martedì 23 settembre 2025

GUERRA ESISTENZIALE. LE PAROLE DELLA NEOPOLITICA. CORTELAZZO M., TRECCANI 100, 24.06.2025

L’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci ha dichiarato a Bruno Vespa, nel libro Hitler e Mussolini. L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa) (Milano, Mondadori-Rai Libri, 2024), che «l’espansione a est della Nato ha tolto progressivamente spazio vitale alla Russia, costringendola a una guerra esistenziale»Così hanno riferito numerosi giornali nell’ottobre 2024.

Oltre confine

Confesso che non avevo posto attenzione a questa dichiarazione, che contiene una delle pochissime attestazioni di guerra esistenziale in bocca a un politico italiano. Ci sono davvero pochissime attestazioni di questa espressione in Italia. Riesco a citare solo un post, del 13 giugno 2025, nei social (Facebook e Instagram) di Elisabetta Piccolotti, di Sinistra italiana, nel quale la parlamentare cita l’espressione in una lunga lista di guerre e violenze in corso nel mondo, ma con una evidente presa di distanza, rappresentata dalle virgolette tra le quali è incluso l’aggettivo: «l’invasione dell’Ucraina e la guerra ‘esistenziale’ che ha già fatto un milione di morti».

Guerra esistenziale corrisponde all’inglese existential war, presente anche nei titoli di alcuni libri di politologi o giornalisti, che si occupano della guerra in Ucraina e delle guerre in Medio Oriente, e delle loro prospettive: Ukraine’s existential war dimensions of a global conflict, di Philipp H. Fluri e Lada Lesya Roslycky, del 2023; Existential war. From disaster to victory to resurrection, di Ari Shavit del 2024 (se ho ben capito, scritto in ebraico); Existential war. The nature of Russia’s war on Ukraine & Ukraine’s victory strategy, di Volodymyr Ivanenko, del 2025. L’espressione indica un conflitto percepito come una lotta per l’esistenza di una nazione o di un popolo, che vedono in pericolo la propria identità e la propria cultura, se non addirittura la propria sopravvivenza fisica.


O. DIX, DER KRIEG WAR, 1929-1932


Pause

GUERRA IN ISRAELE E MINACCIA ESISTENZIALE. Scalfarotto: «Dagli ayatollah una minaccia esistenziale ma Meloni è assente e Tajani imbarazzante», ITALIA VIVA, 17.06.2025

 Intervista a Ivan Scalfarotto per «Il Dubbio» del 17-06-2025

di Giacomo Puletti

«L'EQUIPARAZIONE CHE ALCUNI A SINISTRA FANNO TRA ISRAELE E RUSSIA NON HA SENSO, PERCHÉ L'UCRAINA ERA UN PAESE PACIFICO CHE DI CERTO NON VOLEVA DISTRUGGERE LA RUSSIA CON L'ATOMICA»

Senatore Scalfarotto, come commenta quanto sta avvenendo tra Israele e Iran?

È evidente che quando si arriva a una guerra aperta c'è grande preoccupazione perché l'escalation militare è sempre foriera di lutti e danni materiali ingentissimi per le popolazioni e i paesi colpiti. Dopodiché penso sia importante fare una distinzione tra Israele e Iran. Non ci dobbiamo dimenticare mai che ci troviamo di fronte a un Paese governato da una dittatura odiosa e violenta, che ha represso la sua popolazione privandola di tutte le libertà democratiche e che ha armato il terrorismo in questi anni.

GUERRE DI LA' DA VENIRE E MINACCIA ESISTENZIALE. DINUCCI M., Chi ci minaccia veramente?, IL MANIFESTO, 22.03.2016

 Come si fa a giustificare la guerra se non c’è un nemico che ci minaccia? Semplice, basta inventarlo o fabbricarlo. Ce lo insegna il generale Philip Breedlove, il capo del Comando europeo degli Stati uniti che sta per passare a un altro generale Usa il bastone di Comandante supremo alleato in Europa. Nella sua ultima audizione al Pentagono, avverte che «ad Est l’Europa ha di fronte una Russia risorgente e aggressiva, la quale pone una minaccia esistenziale a lungo termine». Capovolge in tal modo la realtà: la nuova guerra fredda in Europa, contraria agli interessi della Russia, è stata provocata col putsch di piazza Maidan dalla strategia Usa/Nato, che continua ad alimentare le tensioni per giustificare il crescente spiegamento di forze nell’Europa orientale. In Ucraina, è stato costituito un Comando congiunto multinazionale per l’addestramento «fino al 2020» delle forze armate e dei battaglioni neonazisti della Guardia nazionale, di cui si occupano centinaia di istruttori della 173a Divisione Usa trasferiti da Vicenza, affiancati da britannici e canadesi.

GUERRA RUSSIA UCRAINA E MINACCE ESISTENZIALI. GALICI F., Le tre grandi minacce (esistenziali) per Mosca, IL GIORNALE, 4.05.2022

 La guerra in Ucraina si sta protraendo da oltre due mesi e non ci sono segnali che indichino uno stop nel breve termine. Nel frattempo la Russia continua nel suo assedio all'area sud-orientale dell'Ucraina ma metodicamente colpisce anche altre aree del Paese, teoricamente lontane da quello che è il cuore pulsante della battaglia e dall'obiettivo che la Russia ha dichiarato di voler raggiungere.

Mosca non può tornare indietro ma la sua situazione interna ed esterna è gravemente compromessa dopo l'invasione iniziata il 24 febbraio 2022. Ora il Paese di Vladimir Putin si trova nel mezzo di una storica crisi, che l'analista russo vicino al Cremlino, Ivan Timofeev, ha delineato su tre direttrici che rappresentano le minacce esistenziali per Mosca nel presente ma che si ripercuoteranno anche nel futuro a lungo termine. L'analisi è stata pubblicata sul sito del Consiglio russo per gli affari internazionali (Riac) ed è stata tradotta da Il foglio.

GUERRA RUSSIA UCRAINA E MINACCIA ESISTENZIALE. D'ALESSIO F., Mara Morini: “Il discorso di Putin prepara una guerra lunga e di natura esistenziale”, MICROMEGA, 21.02.2023

 Cominciamo dalle impressioni generali: che idea si è fatta nel complesso sul discorso di Putin alla Nazione di oggi?

È stato il tipo di discorso che mi aspettavo e che, invece, credo non si aspettassero in Occidente (soprattutto in Italia), in attesa dell’annuncio di una controffensiva. È stato invece un suo classico discorso alla Nazione, in cui ha fornito la sua versione dei fatti sulla vicenda bellica in Ucraina, ribadendo che non ce l’ha con gli ucraini, che è l’Occidente che sta utilizzando strumentalmente l’Ucraina e che è necessario impedire che l’Occidente destabilizzi la società russa, i suoi valori tradizionali, e innanzitutto il cardine fondamentale della famiglia (il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kyrill era in prima fila, ndr). Ma ha evitato ogni proclama e, soprattutto, si è rivolto alla società russa, all’opinione pubblica russa, come da tradizione dei discorsi istituzionali.

GUERRE IN CORSO E MINACCE ESISTENZIALI. CASOLARO V., Il libro bianco della Difesa Europea definisce la Russia «minaccia esistenziale», L'INDIPENDENTE, 18 marzo 2025

 La Russia è la minaccia principale per l’Europa, seguita dalla Cina. Questo il messaggio centrale del libro bianco sul futuro della difesa europea, documento strategico approvato dalla Commissione UE che delinea un’Europa in stato di allerta permanente. La Russia, «minaccia esistenziale» per la sicurezza stessa dell’Unione, si avvale poi dell’appoggio di altri Paesi quali «la Bielorussia, la Cina, la Corea del Nord e l’Iran», i quali costituiscono, di riflesso, pericoli altrettanto seri per l’Unione. Pechino, in particolare, è accusata di alterare gli equilibri nell’Indo-Pacifico, sfruttando strumenti economici e informatici, mettendo così in atto una politica estera pericolosa per Bruxelles. Il quadro delineato dall’Unione appare così giustificare pienamente la corsa al riarmo e le politiche belliciste europee, nelle quali Bruxelles sta spendendo tutte le sue risorse.

GUERRE IN CORSO E MINACCE ESISTENZIALI. BICOCCHI A., La minaccia esistenziale, LO SCHERMO.IT, 18.06.2025

 In questi giorni è tornata una definizione tanto ara alla Russia di Putin: quella di “minaccia esistenziale”. La ha detta il portavoce dello stato maggiore israeliano ad una conferenza stampa.  

Quando questa definizione l’ha detta la Russia di Putin, il riferimento era alla NATO e alla richiesta, mai accolta, dell’Ucraina di aderirvi per poter avere la garanzia sulla propria integrità territoriale, gaaranzia che il famoso art. 5 dà ai membri dell’alleanza. E la preoccupazione dell’Ucraina era fondata sui fatti del 2014 in cui la Russia si era presa con un colpo di mano tutta la Crimea. Quindi la preoccupazione dell’Ucraina non era affatto campata in aria. I fatti successivi, che ancora proseguono con la guerra in corso, avrebbero dimostrato quanto quelle preoccupazioni non fossero giustificabili.

domenica 21 settembre 2025

CRISI DELLA DEMOCRAZIA E FANATISMO. PANEBIANCO A., La carica dei nuovi fanatismi, CORRIERE DELLA SERA, 21.09.2025

 L’assassinio di Charlie Kirk ha scatenato sia in America sia in Italia scontri verbali feroci. Il fanatismo che conduce alla violenza fisica è responsabilità soprattutto della destra o della sinistra? Che rapporto c’è fra la violenza verbale e la violenza fisica? O fra il fanatismo che si manifesta attraverso messaggi di odio e quello che passa all’azione picchiando colui che si considera il «nemico» oppure uccidendolo?

TEORIE POLITICHE. LA LUNGA DURATA DEL BERLUSCONISMO. CONFERENZA DI PIERO IGNAZI, CASA DELLA CULTURA, 14.02.2025

 ASCOLTA LA CONFERENZA


Dati biografici e professionali


CRISI DELLA DEMOCRAZIA E ACCECAMENTO PROGRESSISTA. UN SAGGIO DI G. PRETEROSSI. GANDINI S., Normalizzare l’eccezione: così Preterossi avvicina il Covid al conflitto in Medioriente, IL FATTO, 24.08.2025

 Nell’ultimo numero della rivista Jura Gentium, Geminello Preterossi offre una analisi originale della crisi che attraversa la democrazia occidentale attraverso il suo saggio dedicato all'”accecamento progressista”. Questo lavoro rappresenta non solo un’approfondita critica filosofica, ma si spinge coraggiosamente ad analizzare le contraddizioni che minano dall’interno le democrazie occidentali, tema che sarà al centro del convegno “L’implosione dell’Occidente” organizzato l’11 settembre a Torino dalla Commissione Dubbio e Precauzione. Ritrovo con piacere nell’analisi di Preterossi vari riscontri rispetto a quanto abbiamo scritto in un recente post dove evidenzio con Paolo Bartolini come la gestione delle crisi sia diventata strumento di consolidamento del potere neoliberale.

GLOBALIZZAZIONE E MOVIMENTI NO GLOBAL. INTERVISTA CON L'ECONOMISTA M. PIANTA. BAROLINI A., «I no-global avevano ragione. Oggi il liberismo è come uno zombie», VALORI, 20.07.2021

 

Da Genova ai giorni nostri: genesi, repressione e eredità del movimento no-global. Intervista all'economista Mario Pianta

Due decenni fa il “movimento dei movimenti” espresse critiche radicali al sistema economico e finanziario globale. I no-global erano stati capaci di individuarne i punti deboli e di prevedere le crisi che tale modello di sviluppo avrebbe partorito. Mario Pianta, docente di Politica economica alla Scuola Normale Superiore di Firenze, analizza la genesi di quel movimento (da Seattle a Porto Alegre), la repressione che ha subito al G8 di Genova e l’eredità che ha lasciato.

PARTITI ITALIANI. DEMOCRAZIA CRISTIANA. DE GASPERI E LA SECOLARIZZAZIONE. PEDRIZZI R., De Gasperi, la Dc e la secolarizzazione dell’Italia: dal partito-Stato alle degenerazioni della partitocrazia, IL SECOLO D'ITALIA, 20.09.2025

 Su Alcide De Gasperi si vanno susseguendo in questi ultimi tempi convegni e rievocazioni anche per il trentennale della fine della Democrazia Cristiana, che fu una sua creatura. In genere emerge da questi incontri e dai vari articoli che si stanno pubblicando una figura estremamente complessa, ma della quale si mettono in evidenza solamente alcune aspetti che ci sembrano indiscutibili e condivisibili, mentre ne vengono completamente ignorati altri.



mercoledì 10 settembre 2025

MAFIA E POLITICA. DOCUMENTO CIOLINI. PROCEDIMENTO PENALE 2566/1998,“Una nuova strategia della tensione”, una profezia che si sarebbe avverata, DOMANI, 10.09.2025

 Un documento di straordinaria rilevanza, dove Ciolini forniva una chiave di lettura dell’omicidio Lima, interpretato come una “pressione” su Andreotti per piegarlo verso nuovi indirizzi politici (nell’appunto c’è anche un accenno alle “leghe”) e ribadiva, prima che ancora venissero compiute le stragi palermitane di maggio e luglio, che l’arco temporale della nuova “strategia della tensione” avrebbe abbracciato il periodo marzo-luglio ’92

Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci del decreto di archiviazione dell’inchiesta “Sistemi criminali”, della Procura della Repubblica di Palermo, del 21 marzo 2001.


Lo stesso 18 marzo 1992 ufficiali del ROS, Sezione Anticrimine di Bologna, avevano un colloquio in carcere con il Ciolini [Cfr. nota della Sezione Anticrimine di Bologna del R.O.S. dei CC. del 19.3.1992.].

Questi esordiva dicendo: “avete visto cosa è successo” riferendosi all’omicidio Lima da lui preannunciato con la lettera del 4 marzo. Dichiarava poi di avere appreso dell’esistenza del piano eversivo nel corso di una riunione svoltasi a Sissak (un centro della ex Jugoslavia), alla quale – a suo dire – avevano partecipato alcuni esponenti della destra internazionale, tra i quali un americano e un austriaco. Il finanziamento di tale organizzazione sarebbe avvenuto con la vendita di grosse partite di stupefacenti e con la gestione di raffinerie di droga. Precisava inoltre che tale organizzazione possedeva le “schede” di alcuni esponenti politici italiani di rilievo.

E manifestava preoccupazione per il fatto che taluni documenti comprovanti la sua presenza in Croazia potessero venire in possesso di Licio Gelli.

Produceva quindi il seguente appunto esplicativo nel quale venivano indicate la matrice e le strategie della predetta organizzazione: “Strategia della tensione marzo-luglio 92 Matrice masso-politico-Mafia = Siderno Group Montreal – Cosa Nostra Catania-Roma (Dc – Andreotti) – Andreotti-via-D’Acquisto Lima Sissan-Accordo futuro governo croato (Tujdemann) massone per – protezione laboratori Eroina – transito cocaina – cambio – Ristrutturazione economia croata e riconoscimento Repubblica Croata – Investimento previsto 1000 milioni $... (segue parte non leggibile nella copia del manoscritto a nostra disposizione) Sissan – Accordo fra gruppi estremisti per politica di destra in Europa commerciale – Austria – Germania – Francia – Italia – Spagna – Portogallo – Grecia ...commercializzazione eroina-cocaina-via (parola illeggibile) Sicilia- Yu goslavia (prov eroina Turchia) Commercializzazione – Sicilia Yugo –trasporto sottomarino Prov Urss (mi ni) pers croato – Protezione Dc via Mr D’Acquisto e Lima – previsto futuro Presidenza Andreotti – Dc domanda voti alla Cupola per nuove elezioni. Corrente Dc sinistra no d’accordo con voti Cupola.

Andreotti, secondo gli sviluppi della politica di sinistra e destra, poco (segue una parola poco leggibile) reticente. Si giustifica, Lima, per pressione a Andreotti. È prevista anche, con l’accordo Psi, Repubblica Presidenziale Andreotti. Cupole – Pressione a Andreotti, (seguono due parole di difficile lettura, forse : “anche perché” oppure “affinché”) nuovi sviluppi, indirizzo politico, leghe ecc, mette la situazione della mafia, in Sicilia in difficoltà Strategia Creare intimidazione nei confronti di quei soggetti e Istituzioni stato (forze di polizia ecc.) affinché non abbiano la volontà di farlo e distogliere l’impegno dell’opinione pubblica dalla lotta alla mafia, con un pericolo diverso e maggiore di quello della mafia.

………………

Un documento di straordinaria rilevanza, dove Ciolini forniva una chiave di lettura dell’omicidio Lima, interpretato come una “pressione” su Andreotti per piegarlo verso nuovi indirizzi politici (nell’appunto c’è anche un accenno alle “leghe”) e ribadiva, prima che ancora venissero compiute le stragi palermitane di maggio e luglio, che l’arco temporale della nuova “strategia della tensione” avrebbe abbracciato il periodo marzo-luglio ’92.

Appare, poi , estremamente significativo il fatto che Ciolini già nel marzo del 1992 indichi che il successivo sviluppo del piano criminoso prevedeva la creazione di “un pericolo diverso e maggiore di quello della mafia” per “creare intimidazione” nei confronti delle Istituzioni e per “distogliere l’impegno dell’opinione pubblica dal la lotta alla mafia”.

Si consideri infatti che le stragi del 1993, perpetrate nel centro nord del paese, determinarono un clima di intimidazione nei confronti delle Istituzioni ed erano idonee a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla lotta alla mafia a causa dell’insorgere di un clima di terrore diffuso anche perché gli autori del le stragi erano occulti ed i loro moventi non apparivano decifrabili.

Il rilievo delle informazioni fornite dal Ciolini appare, poi, ancor più significativo se si tiene conto del fatto che egli attribuisce proprio alla massoneria ed alla destra eversiva, nazionale ed internazionale, un ruolo di primo piano nell’elaborazione del piano eversivo, così come – da una visuale diversa – hanno fatto vari collaboranti provenienti dalle file della criminalità organizzata [Si noti che Ciolini colloca la riunione, in cui si parlò del piano eversivo, in un centro della ex-Jugoslavia (Sissak) e che proprio nella ex Jugoslavia ha operato per anni l’indagato Giovanni Di Stefano (cfr. supra parte I cap. 4)].

Dalle indagini delegate da questo Ufficio ed espletate dalla Dia si sono ricostruiti i movimenti di Elio Ciolini antecedenti al suo arresto avvenuto a Firenze il 2 dicembre 1991.

Egli già in occasione dell’arresto si trovava in compagnia di tale Cubas Pena Carmen Rosa, cittadina peruviana, la quale, prima di venire in Italia, fino al marzo 1991, era stata al servizio del proprio Paese come agente di polizia. I due si erano conosciuti in Perù, dove Ciolini ufficialmente gestiva un'agenzia privata di sorveglianza, ed alla fine del marzo 1991 si erano trasferiti in Svizzera, ove avevano al loggiato in una pensione del centro di Zurigo.

Inoltre è risultato che il Ciolini aveva soggiornato a Bruxelles, nel periodo dal 6 all’11 maggio 1991, con spostamenti aerei a Zurigo.

In relazione ai motivi della sua presenza a Bruxelles, nel corso dell’interrogatorio eseguito l’1 ottobre 1992 in esecuzione di una commissione rogatoria internazionale richiesta dalle Ag del Belgio, il Ciolini ebbe a dichiarare che: “.....in quella data (6.5.1991) mi trovavo in Belgio con passaporto effettiva mente rilasciato dalle autorità peruviane a nome di Riveira, per andare negli uffici della Nato.......”. E certamente colpisce non poco che Ciolini frequentasse uffici Nato La Cubas, anch’essa sentita sui loro movimenti, dichiarò che Ciolini fra il settembre e l’ottobre del 1991 aveva fatto un viaggio di dieci giorni in Iugoslavia, asseritamente per recarsi in una località denominata Sissak. Un ulteriore riscontro all’attendibilità delle dichiarazioni di Ciolini.

sabato 6 settembre 2025

GOVERNO MELONI. LA SANITA' A DIFESA DI CHI CI LAVORA SENZA RISORSE E (SPESSO) SENZA MERITI. LO TORTO, Scudo penale per i medici: per accertare la ‘colpa grave’ si terrà conto della “scarsità di risorse” della sanità (senza provare a risolverla), IL FATTO, 6.09.2025

 Un maggiore coinvolgimento degli specializzandi nel Servizio sanitario nazionale, l’introduzione di nuovi incentivi per arginare la carenza di personale nei reparti, l’istituzione di una scuola di specializzazione per i medici di famiglia, ma anche chimici, odontoiatri e biologi. E soprattutto l’attesa conferma del cosiddetto scudo penale a tutela dei medici. Sono i contenuti principali del disegno di legge delega – approvato il 4 settembre, dopo il passo falso dello scorso 4 agosto – pensato per riformare e riordinare le professioni sanitarie. Una misura che nasce con l’obiettivo di rendere più attrattiva la carriera nella sanità pubblica e frenare la fuga dei professionisti nel privato. 

giovedì 4 settembre 2025

SONDAGGIO SULLA CRISI DEL CETO MEDIO. REDAZIONE, Ceto medio addio? Il sondaggio: “Solo il 45% degli italiani sente di rientrarci, il 49% si colloca nella classe medio-bassa”, 4.08.2025

 C’era una volta il ceto medio. Oggi solo il 45% degli italiani si considera appartenente a quella classe sociale. Mentre il 49% si autocolloca nella classe medio-bassa. È quel che emerge da un’indagine di Demos per Repubblica. Nel 2006, vent’anni fa, ben il il 60% della popolazione si definiva ceto medio. Lo scorso anno era il 50%, nel 2019 il 52%. Una parabola discendente che si specchia nella risalita di chi si considera appartenente a una classe sociale bassa o medio-bassa: solo un’altra volta, nel 2010, la percentuale di chi si riconosceva nel ceto medio-basso aveva superato il ceto medio: 47% contro 45%. “Nel nostro Paese è in corso un declino sociale significativo e rilevante“, commenta il direttore dell’istituto di ricerca Ilvo Diamanti. “Nella percezione dei cittadini, il più pesante degli ultimi 10 anni”.

DOVE STA ANDANDO IL PD CON E.SCHLEIN. PELLIZZETTI P., A Elly Schlein hanno rotto il gps di orientamento politico: un’operazione che viene da lontano, IL FATTO, 29.08.2025

 Luca Sommi chiede a Paolo Rossi cosa pensa della sinistra italiana e il geniale giullare di scuola milanese (nato a Monfalcone) gli risponde che ormai non segue più la politica in base alla tradizionale cartellonistica destra/sinistra, bensì secondo gli indicatori post-Covid sopra/sotto.

martedì 19 agosto 2025

MORTE DEL SOCIALISMO. BOLIVIA. CAROTENUTO G., In Bolivia l’implosione del Movimento al socialismo ha aperto la strada al sogno del «capitalismo per tutti», DOMANI, 19.08.2025

 Il filosofo Álvaro García Linera, tra i più importanti teorici dei movimenti sociali, e per tre volte vicepresidente di Evo Morales, oggi distantissimo da questo, sintetizza: «Che la destra si sia appropriata del paradigma del cambiamento, è figlio del conservatorismo del progressismo». È una lezione che ci ricorda quella che fu la forza creatrice del Mas, il Movimento al socialismo che seppe portare l’indio Evo Morales alla presidenza.



mercoledì 13 agosto 2025

REFERENDUM 8 GIUGNO 2025. PROSPERO M., Gli stupidi attacchi a Landini dopo il referendum: chi lo critica non conosce Marx, L'UNITA', 1.07.1956

 Visto alla luce della razionalità politica normale, quello di Landini è stato semplicemente un azzardo. La sua parola chiave, “rivolta”, come pure l’evocazione più sospetta, “la strada”, a chi ha la mente sempre incollata ai canoni di una stagione ormai trascorsa provoca una specie di allucinazione tardo-sorelliana. Ma, in una epoca disordinata, la ragione politica classica è ovunque troppo frantumata per risultare d’aiuto. I suoi codici, solo in apparenza sobri e persuasivi, si ripetono come dialetti incomprensibili. Agire e valutare le cose sulla base delle forme esplose è, questo sì, un atto di irrealismo.

GIUSTIZIA MAFIA SENTENZA CORTE D'ASSISE BORSELLINO QUATER. Un massacro, uno scenario da guerra, DOMANI, 19.07.2025

 Il cadavere di Paolo Borsellino, trovato con indosso una cintura in cuoio marrone con frammento in stoffa, residuo della cintola dei pantaloni e frammento di stoffa di cotone verde, residuo di maglietta tipo “polo”, si presentava depezzato, risultando assenti l’arto superiore destro ed entrambi gli arti inferiori

Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci della sentenza del Borsellino Quater.

martedì 22 luglio 2025

LE INCHIESTE GIUDIZIARIE DI MILANO. VERDE A., La Milano furbetta per soli ricchi, snobismo e wokismo. Il peggio del capitalismo favorito dai “comunicatori” della sinistra!, IL SECOLO D'ITALIA, 22.07.2025

 Il giudizio di Alessandro Gilioli, già capo-redattore dell’Espresso ed ex direttore di Radio Popolare, su Milano è lapidario: “Da città triste, depressa, semi abbandonata, priva di autostima, si è trasformata in quindici anni in una città aperta e vitale, piena di iniziative, di locali, di piazze tattiche e di zone a trenta, dove la gente non scappa più il venerdì sera e anzi arrivano perfino i turisti – e pure con un paio di assessori al welfare (Majorino e Bertolé) che si sono fatti in quattro per aiutare gli ultimi alla rovescia: questo è costato l’espulsione dalla città dei ceti popolari e anche di una fetta della classe media, una cementificazione assurda verso l’alto ma non solo, una gentrificazione che nemmeno Londra vent’anni fa, affitti che nessun lavoratore normale può più permettersi, la burinizzazione di vaste aree dove si consuma più cocaina che acqua potabile, la regalìa a pochi privati di enormi profitti. Il tutto con giunte di centrosinistra”.

venerdì 20 giugno 2025

IL FUTURO DEL PD. RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA DI URBINATI E TRIGILIA. CUPERLO G., Pd, senza sogni non si vola. Ora una nuova promessa per idee più radicali, DOMANI, 20.06.2025

 a lettera aperta di Nadia Urbinati e Carlo Trigilia a Elly Schlein è un’occasione da non sciupare. Cosa aspetta il Pd – questo il senso – a riattivare il circuito tra politica e cultura? A far sì che le proposte sacrosante avanzate negli ultimi anni su salari, welfare, liste d’attesa per curarsi o il diritto all’abitare possano restituire alla democrazia la sua forza vitale fondata su una concezione diversa delle relazioni economiche e sociali?

lunedì 12 maggio 2025

FILOSOFIA DEL PRESENTE FRA POLITICA E ECONOMIA. CIVINO M., I segni del presente e le difficoltà di pensare il nuovo, LA FIONDA, 9.05.2025

La condizione tragica dell’uomo

L’uomo è l’unico essere vivente capace di scegliere consapevolmente la morte per qualcosa che giudica più importante della propria sopravvivenza: la libertà, la dignità, la fedeltà a un principio. Questa possibilità, paradossale e profondamente umana, nasce dalla nostra condizione mortale e, allo stesso tempo, la riflette. Proprio perché sappiamo di essere finiti, costretti a confrontarci con il limite della morte, siamo spinti a produrre senso, a cercare direzioni che diano valore e orientamento alla nostra esistenza.

Questa relazione è circolare: la consapevolezza della morte genera il bisogno di senso, e il senso che costruiamo può arrivare a rendere accettabile, perfino necessaria, la scelta della morte per qualcosa che consideriamo superiore.

lunedì 28 aprile 2025

APPELLO DI 257 GIURISTI CONTRO IL DL SICUREZZA. “Per una sicurezza democratica”. L’appello pubblico di 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane, ARTICOLO 21, 27.04.2025

 Il decreto sicurezza viola le prerogative costituzionali garantite al Parlamento e, nel merito, punta a reprimere il dissenso e comprime alcuni diritti fondamentali , tassello fondamentale in qualunque democrazia. Per questo ben 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane lanciano un appello pubblico in cui elencano la macroscopica incostituzionalità del decreto e invitano gli organi di garanzia a tenere alta l’attenzione.

Di seguito riportiamo il testo integrale e i firmatari.

ITALIA UN PAESE DI MIGRANTI. FUBINI F., Emigrazione, il record negativo dell’Italia e la corsa della Spagna: cosa (non) si fa per fermare la grande fuga, CORRIERE.IT, 28.04.2025


Secondo l’Istat, se ne sono andate dall’Italia 191 mila persone. Il fenomeno è più vasto: molti lasciano il Paese senza spostare la residenza. Il caso notevole della Spagna: flusso più che quadruplicato rispetto a 10 anni fa

 In questi mesi l’attenzione ai flussi di prodotti industriali, digitali o finanziari è stata tale che quasi dimenticavo un’altra categoria di export dall’Italia: gli esseri umani. Invece su quella andiamo forte. Secondo i dati dell’Istat, l’agenzia statistica, se ne sono andate dall’Italia 191 mila persone: fra questi 155 mila italiani e 35 mila stranieri (arrotondo per difetto). Stracciato ogni record recente, anche quelli della Grande recessione di una quindicina di anni fa. E siccome a prima vista un dato del genere non ha senso – oggi le imprese faticano a trovare addetti e se li rubano – è il caso di iniziare a chiedersi cosa stia accadendo in Italia.

giovedì 24 aprile 2025

25 APRILE. FRA RESISTENZA E RIVOLUZIONE. BARONE E., Dalla Resistenza alla Rivoluzione: la via esclusa, SINISTRAINRETE, 23.04.2025

 1. La “rivoluzione senza rivoluzione”1: il caso italiano

Nella primavera del 1943 gli operai di Torino presero l’iniziativa di un possente movimento di sciopero che si estese anche a Milano e a Genova, coinvolgendo più di centomila lavoratori. La sconfitta tedesca a Stalingrado, lo sbarco angloamericano in Sicilia, gli scioperi operai del Nord fanno comprendere ai gruppi dirigenti della borghesia italiana che è giunto il momento di sbarazzarsi di Mussolini e di rifugiarsi sotto l’ala protettrice degli Alleati. Nel contempo, il loro principale obiettivo è quello di prevenire uno sbocco rivoluzionario della crisi del regime, mentre il governo Badoglio mostra fin da subito la sua vera faccia, repressiva e antipopolare.

In una circolare governativa del governo Badoglio (definito con giusto disprezzo “governo dei Fu”) – la tristemente nota “circolare Roatta” del 26 luglio 1943 - si dànno le seguenti istruzioni, che saranno fedelmente applicate dall’esercito nella repressione sanguinosa dei moti popolari che esplosero nel periodo dei “quarantacinque giorni” (25 luglio 1943 – 8 settembre1943): «Ogni movimento deve essere inesorabilmente stroncato in origine […] Le truppe procedano in formazione di combattimento, aprendo il fuoco a distanza, anche con mortai e artiglieria, senza preavvisi di sorta, come se si procedesse contro il nemico. Non si tiri mai in aria, ma colpire come in combattimento, e chiunque, anche isolatamente, compia atti di violenza contro le forze armate venga immediatamente passato per le armi.» 2

La storia subisce una forte accelerazione: i partiti antifascisti e i sindacati ritornano alla legalità, mentre si moltiplicano gli scioperi in cui si esige la liberazione dei detenuti politici. Nelle fabbriche si costituiscono per elezione le commissioni operaie (i primo organi elettivi che sorgono in Italia dopo la caduta di Mussolini). Frattanto i tedeschi che già avevano sette divisioni in Italia ne inviano altre 18, occupando di fatto il Nord e il Centro del paese senza che il governo Badoglio prenda alcuna misura difensiva.

lunedì 21 aprile 2025

RAPPORTI NATO-URSS NEL 1994. SCARDOCCHIA G., Quando Andreotti alla Nato suggeriva di non rompere con l’Urss, LA REPUBBLICA, 31.05.1984

 WASHINGTON - Nella clausura della Wye Plantation (una dimora coloniale del Maryland ora di proprietà dell' Aspen Institute) i sedici ministri degli Esteri della Nato hanno discusso la questione del deterioramento dei rapporti con l'Urss, i programmi militari dell'alleanza e la crisi del Golfo Persico, prima di rientrare ieri sera a Washington dove sono stati ospiti alla Casa Bianca per un pranzo offerto dal presidente Reagan. Oggi, a conclusione dei lavori, verrà pubblicata una "dichiarazione" comune sui rapporti Est-Ovest la cui stesura, pur avendo presentato alcune difficoltà marginali, ha evidenziato un ampio consenso sul concetto centrale secondo il quale l'Alleanza deve mostrarsi disponibile ad una ripresa del negoziato con l'Urss sul controllo degli armamenti senza però "fare concessioni preliminari - come ha spiegato un alto funzionario americano - che rappresenterebbero un segno di debolezza".



venerdì 18 aprile 2025

TEORIE POLITICHE. MARIO TRONTI. DOMINIJANNI I., Totalitarismo democratico. Il testamento politico di Mario Tronti, IL TASCABILE, aprile 2025


Ida Dominijanni giornalista e filosofa della politica, fa parte del Centro studi per la riforma dello Stato di Roma. È stata responsabile delle pagine culturali del manifesto e collabora oggi con varie testate. Ha insegnato filosofia politica e teoria femminista a Roma Tre ed è stata fellow alla Society for the Humanities della Cornell University. È autrice dei volumi “Il trucco. Sessualità e biopolitica nella fine di Berlusconi” (Ediesse 2014) e “2001. Un archivio. L’11 settembre, la war on terror, la caccia ai virus” (manifestolibri 2021) e coautrice di svariati volumi collettanei, per ultimo “Esiste una guerra giusta?” (Utet 2023).

 Si vive in tanti modi, si muore in tanti modi. Dare forma alla propria fine è un modo per ricomporre la forma della propria vita, e per consentire a chi resta di ereditarla senza sfigurarla. Non è da tutti: ci vuole del talento, e il dono del tempo necessario per poterlo fare. Mario Tronti, uno degli intellettuali comunisti più originali e influenti del Novecento italiano ed europeo, è morto il 7 agosto 2023 a novantadue anni, dopo una malattia abbastanza veloce da sottrarcelo senza che noi – le sue “amicizie politiche”, come gli piaceva chiamarci – ce ne rendessimo conto, ma abbastanza lunga da fargli licenziare il libro a cui stava lavorando. “Questo è pronto”, aveva detto consegnandolo a sua figlia Antonia pochi giorni prima di andarsene. Il testo è ora in libreria per il Saggiatore, a cura di Giulia Dettori, titolo (hegeliano) Il proprio tempo appreso col pensiero, sottotitolo (scarno) “libro politico postumo”. La copertina bianca con sopra il tronco di un albero rosso riproduce la ginestra essiccata che Tronti aveva fatto verniciare nel giardino della sua casa di Ferentillo dove si rifugiava a scrivere, ma funziona anche come citazione cromatica del quadro di El Lissitzky del 1920 sulla rivoluzione bolscevica, Spezza i Bianchi col cuneo rosso, di cui Tronti teneva sempre una copia bene in vista sulla scrivania e che ricorre anche in quest’ultimo scritto.

lunedì 14 aprile 2025

CRISI ECONOMICA E USURA DIFFUSA. REDAZIONE, Tassi oltre il 35%, imprenditore nei guai: il piano per strozzarlo scritto dal suo commercialista, LA STAMPA, 14.04.2025

 Un imprenditore in crisi si è rivolto al suo commercialista, che per risollevare le finanze della sua azienda ha trovato un altro cliente disposto a finanziarlo con 300mila euro. Le condizioni del prestito, il cui contratto era stato scritto dallo stesso commercialista, erano da usura, secondo la Guardia di finanza di Varese, che ha denunciato sia l'imprenditore sia il professionista e sua figlia, collega del padre.

NUOVO GOVERNO EMME. POLITICHE SCOLASTICHE. LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI. DI GESU' M., Insegnare l’Italia?, DOPPIOZERO, 14.04.2025

 Il merito di un libretto frettoloso, assertivo e non particolarmente meditato qual è Insegnare l’Italia. Una proposta per la scuola dell’obbligo, di Ernesto Galli della Loggia e Loredana Perla (Scholé, 2023) risiede nel fatto di offrirsi ai lettori, nella sua schiettezza quasi brutale, come una sorta di manifesto ideologico di ciò che la destra nazionale e, più in generale, l’area culturale alla quale essa fa riferimento, medita sulla scuola italiana e intende mettere in atto. Ma non solo. Come è risaputo, infatti, gli autori fanno parte della «Commissione di studio composta da esperti di comprovata qualificazione scientifica e professionale con l’obiettivo di elaborare e formulare proposte volte alla revisione delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida relative al primo e al secondo ciclo di istruzione»: Perla, docente di Didattica e pedagogia speciale presso l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, della Commissione ne è la coordinatrice, mentre Galli della Loggia è il componente designato a sovraintendere la sezione sull’insegnamento della storia.



domenica 13 aprile 2025

LA CLASSE OPERAIA ESISTE ANCORA. LA PORTA F., La classe operaia esiste eccome: è tornata a cantarle sui padroni, L'UNITA', 11.04.2025

 Il festival di Letteratura Working Class di Campi Bisenzio (4-6 aprile scorsi ) – nel presidio degli operai della Gkn – alla sua terza edizione, avrebbe fatto felice Gramsci! Nel festival si incrociano letteratura, teatro e musica, le tre forme espressive di cui Gramsci si è occupato con dedizione e straordinario acume, sempre dentro una prospettiva di emancipazione delle classi popolari (non sarà un caso che la fondazione del PCI sia avvenuta dentro un teatro!).