1. "L'uomo e la donna che ignorano che cosa sia il mondo, non sanno dove essi stessi si trovino" (M. Aurelio) - 2. “Quel grande | che temprando lo scettro a' regnatori | gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela | di che lagrime grondi e di che sangue” (U. Foscolo)
lunedì 22 aprile 2013
IL LIBRO NERO DEL M5STELLE. RECENSIONE AL SAGGIO DI MAURO CARBONARO, GRILLO VALE UNO, LA LETTURA, 21 aprile 2013
Conviene accostarsi con prudenza al genere saggistico dei “libri neri”. Quando si fanno risaltare solo gli aspetti negativi di un fenomeno, l’esito è inevitabilmente unilaterale, spesso avulso dal contesto in cui si colloca l’oggetto delle critiche. Il volume di Mauro Carbonaro Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle (Iacobelli) non fa eccezione. Per quanto numerosi siano gli scheletri trovati dall’autore nell’armadio grillino, sono poca cosa rispetto allo spettacolo di pochezza e malcostume offerto dai partiti di più lungo corso, in un’Italia flagellata da una recessione senza fine.
Tuttavia il lavoro di Carbonaro merita attenzione, perché fa emergere in modo netto, con ampiezza di documenti e testimonianze, i due maggiori difetti della struttura messa in piedi dal duo Grillo-Casaleggio.
In primo luogo il M5S, lo nota il simpatizzante Pietro Ricca, sconta la difficoltà di passare dalla “critica spettacolare”, in cui il comico genovese eccelle, allo stadio di “assunzione di responsabilità politica”. Una cosa è inveire da un palco, magari con diverse buone ragioni, un’altra concorrere all’attività istituzionale, come dimostra l’attuale evidente disorientamento dei 163 grillini approdati alle Camere.
Ben più grave però è lo stridente contrasto tra il sogno immaginifico di una democrazia diretta su base digitale, con la scomparsa di ogni gerarchia, e una gestione di vertice personalistica, ben poco trasparente, che vede i quadri intermedi ridotti a semplici pedine, diffidate a comparire in tv e minacciate in permanenza dalla sempre possibile e inappellabile scomunica del capo supremo.
Nato dal rigetto dei partiti organizzati al grido di “uno vale uno”, il M5S sembra però proporre in alternativa un potere carismatico, fondato sul rapporto immediato tra il leader e la massa degli utenti web, che si giustifica mediante uno slogan molto antico: “Siamo in guerra”. Che non a caso è il titolo dell’ultimo libro di Grillo e Casaleggio. Una logica emergenziale, già vista all’opera nella Lega, che delegittima ogni dissenso interno, con l’effetto orwelliano per cui, come scrive Carbonaro, “uno vale uno, ma qualcuno vale di più”.
Mauro Carbonaro, Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle, Iacobelli editore, pagine 319, € 14.50
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