giovedì 2 maggio 2013

POST-COMUNISTI. D'ALEMA FOR PRESIDENT. «Berlusconi mi chiamò e mi disse 'Massimo non possiamo votarti'», L'UNITA', 1 maggio 2013

"Durante l'elezione per il capo dello Stato, il presidente Berlusconi ha avuto la cortesia di chiamarmi al telefono per spiegarmi le ragioni per le quali non riteneva possibile la convergenza sul mio nome. 'La maggior parte dei nostri elettori non capirebbe, perché la considerano uno dei nostri avversari più pericolosi'".



Lo racconta Massimo D'Alema in una intervista al Corriere della sera. "La ringrazio - spiega di aver risposto l'ex capo del Copasir - se volesse fare un'intervista per spiegare questo concetto anche a quale elettore di sinistra...".
Riguardo all'intesa Pd-Pdl sull'esecutivo, spiega D'Alema, "al di là delle illusioni che qualcuno ha coltivato, era chiaro che c'era un disegno politico da parte di Grillo che era quello di spingere per questo tipo di accordo tra noi e il Pdl". "O si accettava - aggiunge - questa sfida o si tornava alle elezioni, probabilmente inutilmente con questa legge elettorale".

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