lunedì 28 ottobre 2013

ALTO ADIGE. ELEZIONI PROVINCIALI. RISULTATI OTTOBRE 2013, LA REPUBBLICA, 28 ottobre 2013






TRENTO - A Bolzano la Svp ancora primo partito, ma perde voti a vantaggio della destra populista tedesca e non avrà più la maggioranza assoluta. A Trento vince il centrosinistra, Ugo Rossi sarà presidente e il Pd si conferma primo partito. E poi Pdl e Lega crollano, il M5s perde quasi tre voti su quattro. Sono questi i risultati del voto per le provinciali in Trentino Alto Adige quando lo spoglio è praticamente ultimato.

LO SPOGLIO IN DIRETTA: TRENTO / BOLZANO

Nelle due province si è votato ieri fino alle 22 per il rinnovo dei due consigli provinciali, per l'elezione del nuovo presidente di Trento e per il consiglio regionale, che è composto per statuto dai consiglieri delle due province. Sia a Bolzano che per la Regione saranno infatti i consiglieri ad eleggere il presidente.

ELEZIONI A CONFRONTO: I RISULTATI

A Trento vince il centrosinistra.
Ugo Rossi sarà il nuovo governatore dopo il lungo "regno" di Lorenzo Dellai: la coalizione di centrosinistra ottiene la maggioranza assoluta dei voti, con il Pd che tiene le posizioni del 2008 con il 21,9% (5 anni fa prese il 21,62%), ma perde due punti rispetto alle politiche. Impressionate il boom di Patt, partito autonomista trentino tirolese, nella coalizione di centrosinistra, che è oltre il 17%, ma partiva 5 anni fa dall'8%

Il centrodestra sembra pagare la frammentazione del quadro politico. La Lega Nord cinque anni fa totalizzò il 14%, mentre oggi è per il momento al 6%. Il Pdl nel 2008 raggiunse il 12,2%, mentre oggi non si è presentato con una lista propria, inghiottito dalle liste civiche. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, che qui alle politiche aveva avuto il 20%, oggi non arriva al 6%. Forte il calo dell'affluenza alle urne (62,8 contro 73,1).

Crescono i secessionisti in Alto Adige. A Bolzano la Svp mantiene il suo ruolo di primo piano nell'arena politica altoatesina, pur rischiando per la prima volta di scendere sotto a maggioranza assoluta dei seggi. La Sudtiroler VolksPartei (che era al 48% cinque anni fa) scende al 45,5%, un calo che sembra avvantaggiare la destra di lingua tedesca populista del Die Freiheitlichen. In crescita appare anche il partito separatista Sudtiroler Freiheit di Eva Klotz e ai Verdi.

Il Pd mostra un leggero trend in crescita (+0,8%), mentre il centrodestra paga la grande frammentazione delle liste, che va oltre la suddivisione tra "falchi" e "colombe". Il tandem Forza Italia - Lega Nord, fortemente voluto da Michaela Biancofiore, si ferma al 2,5%: nel 2008 i voti sommati dei due partiti erano oltre il 10%.

Poco sopra i tre punti percentuali il Movimento Cinque Stelle, che alle ultime politiche aveva raggiunto l'8,3%.

Anche a Bolzano si è registrata una flessione dei votanti (77,7 contro 80,1), registrata soprattutto nel gruppo linguistico italiano. Un dato che avrà una ripercussione importante sugli equilibri: il gruppo linguistico italiano rischia di perdere sicuramente un rappresentante (forse anche due) in consiglio e quindi avere un solo assessore in giunta.

Nella precedente legislatura i seggi italiani erano otto, due del Pd (Tommasini e Bizzo erano anche assessori grazie alla coalizione con la Svp), quattro tra Pdl-Lega Nord-Gruppo Autonomia, uno di Unitalia ed uno dei Verdi.

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