L'arresto del braccio destro di Capriles La protesta di piazza arriva poche ore dopo la denuncia, da parte del capo dell'opposizione Henrique Capriles (candidato presidente sconfitto in aprile), dell'arresto di un suo stretto collaboratore, Alejandro Silva. Secondo Capriles i responsabili dell'arresto, avvenuto in un albergo, sono sicuramente uomini della Direzione Intelligence Militare (Dim). Capriles aveva comunque già chiamato in piazza i suoi sostenitori contro, aveva detto, «la guerra economica» lanciata dal presidente Maduro («erede» eletto in regolari consultazioni del defunto Hugo Chavez) contro la «borghesia parassita» che il capo di stato ritiene responsabile della crisi economica del Paese.
Silva, coordinatore della campagna elettorale di Capriles, è stato catturato da uomini della Direzione Intelligence Militare (Dim) in un albergo di Caracas. «La notte scorsa è stato portato via dalla Dim con violenza dalla sua stanza di albergo il mio coordinatore nazionale della tournèe per la campagna dell'8D», ha scritto Capriles su Twitter, sottolineando che il presidente Nicolas Maduro sarà considerato «responsabile di quello che gli succederà. Chiamo tutti a scendere in piazza oggi: che in tutto il Venezuela risuoni un NO contro i fascisti corrotti del regime di Maduro», ha infine proclamato il leader dell'opposizione.
La deputata dell'opposizione, Delsa Solorzano, ha riferito di aver parlato con Silva, che starebbe bene. La notizia dell'arresto è arrivata dopo che venerdì sera Maduro aveva annunciato di avere ordinato l'arresto di due esponenti dell'opposizione, senza riferirne i nomi.
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