Debbo dire che la puntata delle Lezioni sulla democrazia trasmessa su RAINEWS lunedì sera, 27
agosto, mi ha preso in contropiede. Non mi aspettavo, francamente, una tale
serie di stupidaggini sostenute con una sicumera così spocchiosa e supponente.
Per farla breve, riassumo a memoria perché non posso documentare niente dal
momento che non esiste la registrazione delle puntate. La RAI, che deve aver
finanziato il programma in cui vediamo una rediviva Lorenza Foschini far finta
di porre domande al professor Giovanni Sartori (la coppia ha anche pubblicato
un libro dal titolo La democrazia in
trenta lezioni, Mondadori, 2008) non ha messo, infatti, a disposizione i
pochi minuti che caratterizzano queste puntate! C’è qualsiasi porcheria in
rete, ma queste puntate o le vedi in diretta su RAINEWS oppure “arrivederci e grazie di aver contribuito col
suo canone a produrre qualcosa di completamente inutile ed inafferrabile”!
Comunque sia, Sartori
esordisce col dire che il termine ‘capitalismo’ è un termine usato dalla
tradizione socialista in una accezione semantica unicamente diffamatoria.
Quindi, come dire, si tratta di un termine che non descrive avalutativamente il
sistema economico del mercato, che pure deve essere trattato così (lo dirà poco
dopo), ma si accanisce con disprezzo su di esso contribuendo a fare dell’economia
occidentale una specie di ordine mostruoso, fatto di sfruttamento e di
disuguaglianza.
Poi aggiunge, servendosi di F. Von Hayek, che
il mercato è, in realtà, un sistema in cui agisce un ‘ordine spontaneo’ e non
regolato. Dunque è un piccolo gioiello di perfezione che non ha bisogno di
niente!
Per finire se la prende con Marx il quale
avrebbe alimentato, con la sua teoria del valore-lavoro, un bel paradosso:
infatti, mentre il mercato agirebbe per il bene di tutti, Marx avrebbe preso le
difese solo del singolo lavoratore,
per cui sarebbe lui l’individualista metodologico, non il mercato, meccanismo
perfettamente impersonale e capace di produrre effetti benefici senza guardare
in faccia a nessuno.
Ripeto: faccio fatica
a riassumere correttamente sia perché sorpreso da tanta faciloneria, sia perché
privo come sono delle possibilità di citare con precisione quanto detto da
Sartori, ma le tesi sono sostanzialmente queste.
Al punto che la puntata, alla fine, ha strappato il sorriso
ironico del conduttore Mineo che deve essersi accorto anche lui di una così
ridicola ‘difesa del mercato’.
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