Polemiche sull'università: «Spese eccessive in tempo di crisi»
LA POLEMICA - La delibera è passata nonostante il voto contrario dell'organizzazione studentesca Sinistra Per e le critiche dei sindacati. «L'aumento che per noi è motivo di forte criticità in particolare per le cariche monocratiche - afferma Sinistra Per -. Comprendiamo l'aumento di impegno e della responsabilità individuale, ma continuiamo a ritenere inopportuno, in un momento di crisi e di tagli all'Università e a tutte le amministrazioni pubbliche, aumentare le singole retribuzioni, soprattutto se pensiamo che i principali beneficiari saranno docenti ordinari che percepiscono già, in moltissimi casi, oltre 100 mila euro all'anno».
LA REPLICA - Attraverso l'ufficio stampa, l'università pisana fa sapere che l'aumento delle indennità è il frutto di una manovra più complessa. L'ateneo è stato infatti riorganizzato secondo i principi della riforma Gelmini. Le 11 facoltà e i 48 dipartimenti sono scomparsi, lasciando il posto a 20 unità dipartimentali. Un'operazione che ha consentito di risparmiare fino al 20% del bilancio. «Di contro - spiega l'ufficio stampa - il carico di lavoro di rettore, prorettore e direttori è aumentato notevolmente».
Nessun commento:
Posta un commento