Il conflitto in Ucraina ha confermato l'efficacia letale dei droni turchi Bayraktar, diventati protagonisti della prima fase della guerra. E adesso c'è la coda per acquistare i piccoli TB2, che erano già stati impiegati in Libia: sono stati richiesti da 24 Paesi.
Ma l'azienda vuole imporsi nel mercato bellico più ricco con un mezzo innovativo: un bombardiere teleguidato con motore a reazione, destinato a sostituire i caccia con pilota. In questo video il progetto viene presentato da Selcuk Bayraktar, proprietario della compagnia e genero del presidente Erdogan. Il nuovo Kizilelma non si è ancora alzato in volo, limitandosi a una prova di rullaggio sulla pista. Il decollo avverrà il prossimo anno. Il superdrone ha bassa visibilità ai radar e si prevede che tocchi i 900 chilometri orari, trasportando 1500 chili di armamenti. Il sistema di guida sarà basato su sistemi di intelligenza artificiale con grande autonomia. Ankara vorrebbe schierarlo sulla nuova portaerei, concepita per gli F35 statunitensi poi bloccati dalla Casa Bianca
Nessun commento:
Posta un commento