La proposta di nuova legge elettorale formulata da un accordo fra due non deputati (uno decaduto da senatore a seguito di una condanna definitiva per frode fiscale e leader di una fazione politica uscita dalla maggioranza; l'altro, sedicente neo-segretario PD, "eletto" da sedicenni e da un solo iscritto su dieci al PD in primarie in cui si doveva perfino pagare per votare) riceve la prima approvazione grazie al consenso unanime degli unici partiti rimasti in aula: quelli dei due extra-parlamentari. Il numero complessivo dei presenti mostra, un numero molto limitato di presenze: 378 dovrebbero essere solo i membri dei partiti al governo mentre parte dell'opposizione è uscita prima delle votazioni.
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