Brutto risveglio per il senatore democratico Stefano Esposito, vice presidente della Commissione Trasporti. Stamattina ha trovato sull'uscio di casa, dentro un sacchetto della spazzatura sul pianerottolo, tre bottiglie molotov e un biglietto: "Torna in prefettura altrimenti farai bum bum ora che non c'è più il procuratore Caselli a proteggerti".
A dare l'allarme è stato un vicino di casa. Esposito è da anni impegnato nella battaglia a sostegno della Torino-LIone e più volte si è scontrato con il movimento "No Tav". Nel biglietto ora all'esame della Digos ci sarebbero minacce anche ad altri esponenti politici. Non ci sarebbe però alcuna rivendicazione. Tuttavia il foglietto contiene un riferimento a un incontro che Esposito ha avuto venerdì proprio sotto casa sua, un particolare che fa ritenere che i movimenti del politico del Pd siano sotto controllo.
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Gli investigatori hanno già sequestrato tutti i filmati delle telecamere di zona: si spera, attraverso i video, di riuscire a individuare i responsabili del gesto. Non è la prima volta che il senatore Esposito finisce nel mirino: già in passato ha ricevuto diverse minacce per il suo impegno a favore della Torino-Lione.
"Solidarietà" ma anche "incoraggiamento a continuare questa battaglia di legalità e giustizia": è quanto esprime a Esposito il vicepresidente del Pd di Torino Raffaele Bianco. "Con questo atto - dice Bianco - i soliti delinquenti hanno dimostrato di aver fatto un salto di qualità, non si limitano più ad azioni dimostrative ma hanno messo in piedi una vera e propria macchina organizzata capace di seguire il senatore Esposito".
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Dichiarazioni di condanna vengono anche dalla vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, secondo la quale "attacchi di questa violenza sono vergognosi", e "nulla hanno a che fare con l'espressione di un legittimo dissenso", e dal presidente della Provincia, Antonio Saitta, per il quale "non sono bottiglie incendiarie, minacce e intimidazioni a spaventare un parlamentare coraggioso come Stefano Esposito. Sbagliano i terroristi che pensano di ridurre al silenzio chi fa politica per passione civile, crede in quello che fa e nei progetti per il territorio".
Anche il sindacato di polizia Siap esprime solidarietà al senatore del Pd. "E' con grande preoccupazione che commentiamo l'ennesimo atto intimidatorio - dice Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap - gesto che non abbiamo paura di definire terroristico perché è quello il fine che si prefigge". Di Lorenzo chiude rivolgendo "un appello a tutta la classe politica ed intellettuale tra cui c'è chi, troppo spesso, giustifica tali gesti e si scaglia contro le forze di
polizia".
"La pericolosa insistenza con cui Stefano Esposito viene preso di mira da atti di minaccia non è tollerabile": lo ha dichiarato il sindaco di Torino, Piero Fassino, nell'apprendere la notizia delle bottiglie incendiarie davanti alla casa del senatore del Pd. "Mi auguro - conclude Fassino -che le indagini portino a scoprire i responsabili al più presto, per la sua incolumità e per la prevalenza delle regioni del dialogo".
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