Nicolò Scialfa, ex vicepresidente della Giunta regionale, ai domiciliari
NOTIZIE CORRELATEArresti domiciliari per il consigliere regionale della Liguria, ed ex vicepresidente della Giunta ligure, Nicolò Scialfa (ex Idv) nell’ambito dell’inchiesta «spese pazze» della procura di Genova relativa alla gestione dei finanziamenti pubblici ai gruppi consigliari. La misura è stata eseguita martedì mattina dalla guardia di finanza in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip Roberta Bossi su richiesta del procuratore aggiunto Nicola Piacente. Sono state eseguite inoltre numerose altre perquisizioni. L’ipotesi di reato è peculato. Il vicepresidente avrebbe effettuato prelievi in contanti dal conto corrente del gruppo regionale della Liguria dell’Italia dei Valori per spese di natura personale.
«SPESE PAZZE» - Nicolò Scialfa ancora consigliere regionale (è confluito in «Diritti e libertà») e vista la contestazione, sussisterebbe secondo il gip la possibilità della reiterazione del reato. Da qui la necessità di disporre la custodia cautelare a suo carico. Scialfa è accusato di peculato e falso materiale e ideologico in atto pubblico. Per giustificare gli ammanchi dalle casse del partito, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Genova avrebbero accertato la falsificazione di verbali di riunioni del gruppo in cui sarebbero state rendicontate e licenziate le spese che gli vengono contestate.
«FIRME FALSE» - Per poter falsificare i verbali, l’ex capogruppo e il responsabile contabile del gruppo, il consulente Giorgio De Lucchi, avrebbero falsificato le firme dei consiglieri segretari, Maruska Piredda e Stefano Quaini. Lo stesso De Lucchi è coindagato nel medesimo procedimento penale e gli vengono contestati i reati di falso e appropriazione indebita. Il denaro prelevato da Scialfa, sempre secondo gli accertamenti effettuati dalla guardia di finanza, sarebbe «sparito». Altra parte del denaro prelevato, poco più di centomila euro, secondo le accuse, sarebbe stato distribuito tra gli ex consiglieri Idv per le loro spese. Risultano infatti coindagati Marylin Fusco, Stefano Quaini e Maruska Piredda, le cui abitazioni sono state perquisite stamani dai militari della guardia di finanza.
Nessun commento:
Posta un commento