martedì 29 aprile 2014

CINEMA E SOCIETA'. R. PERINA, ‘Primo amore’ di Matteo Garrone: non un film qualsiasi per il Veneto, IL FATTO, 29 APRILE 2014

Per capire qualcosa in più di almeno una parte del Veneto la visione del film Primo amore di Matteo Garrone è molto utile: visione caldamente consigliata soprattutto agli amministratori di questa bellissima e non di rado sconcertante terra.Girato a Vicenza con qualche location nel veronese (l’antica vasca termale di Caldiero) la storia racconta molto più di un’ossessiva e patologica storia d’amore. Benché girato ormai dieci anni fa, dallo stile narrativo del film emerge un attualissimo sfondo antropologico in cui la storia è immersa, usi e costumi veneti in cui tradizione (poca) e postmoderno (molto) s’illuminano a vicenda con stridore. 

POLITICHE SCOLASTICHE. LA RIVOLUZIONE DEI MANUALI FATTI IN CLASSE. L'ESPRESSO, 29 aprile 2014

Terrore tra le case editrici di testi scolastici. Da settembre scatta una riforma potenzialmente deflagrante, anticipata da una circolare del Ministero dell’istruzione e università: con il lavoro di un professore supervisore e la collaborazione degli alunni, si potranno autoprodurre testi di studio che, una volta approvati dal dicastero, potranno addirittura sostituire i classici libri di scuola ed essere diffusi liberamente (e gratis) in tutti gli istituti del Paese, già a partire dalla fine del prossimo anno scolastico. Una rivoluzione. Assieme ad agevolazioni per i testi digitali, arriverà poi un provvidenziale stop alla pratica indiscriminata dei cosiddetti “testi consigliati”: quelli di fatto imposti con opera di moral suasion da parte di alcuni docenti, non sempre - la pratica è nota a chi ha studenti in casa- indispensabili. I consigli per gli acquisti sopravviveranno, ma solo in caso di approfondimenti specifici o di monografie. Per la gioia del bilancio famigliare.   

LA NUOVA CHIESA CHE AVANZA. M. ANSALDO, LA REPUBBLICA, 29 aprile 2014

CITTÀ DEL VATICANO - Come diceva il Santo Pontefice Giovanni XXIII “non mi fermo a raccogliere le pietre che sono scagliate contro di me”». Non si ferma, ma si difende il cardinale Tarcisio Bertone, dopo le critiche piovutegli addosso per il maxi appartamento che presto andrà ad abitare. Un attico grande svariate centinaia di metri quadrati, completo di terrazzo, a Palazzo San Carlo, in Vaticano, di fianco a Casa Santa Marta dove, in un bilocale di 70 metri, risiede invece Papa Francesco.

martedì 22 aprile 2014

POPULISMO E LOTTA DI CLASSE. P. IGNAZI, Toh, è tornata la lotta di classe, L'ESPRESSO, 21 aprile 2014

Esistono fratture profonde che attraversano e dividono la società italiana in gruppi sociali contrapposti? Se pensiamo alla nostra storia e ci ricordiamo che siamo il popolo dei guelfi e ghibellini, dei Capuleti e Montecchi e dei mille campanili è probabile che la risposta sia positiva. In effetti, la politica italiana degli ultimi vent’anni porta il segno della conflittualità estrema e della divisività. E, detto en passant, è grave la responsabilità di quei leader politici che hanno fatto di tutto per approfondire i solchi tra i partiti, delegittimando costantemente gli avversari. 

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA E POPULISMO. I. DIAMANTI, Siamo tutti populisti, REPUBBLICA, 22 aprile 2014

C'è un fantasma che si aggira in Europa e in Italia. Inquietante e opprimente. Il populismo. Una minaccia diffusa, che echeggia in questa confusa campagna elettorale, in vista delle Europee. Eppure "mi" è difficile spiegare di che si debba avere "paura".Il populismo, infatti, associa forze politiche diverse e, talora, opposte fra loro, ma "unite" contro l'Unione Europea e contro l'Euro. Il termine, ad esempio, viene applicato al Front National, in Francia, e alla Lega, in Italia. Insieme ad altri partiti, di altri Paesi, fuori dall'Euro. Come l'Ukip, in Inghilterra. 

martedì 1 aprile 2014

GIORNALISMO ALL'ITALIANA E GOVERNO RENZI. P. PELLIZZETTI, Matteo Renzi futurista, Ezio Mauro imbarazzante, IL FATTO, 1 aprile 2014

Certo, non deve essere comoda la posizione da direttore del quotidiano la Repubblica, il cui organigramma redazionale prevede la figura del “fondatore” (per metà umana e per metà ascesa anzitempo nel pantheon dei santi laici) titolata a dare la linea al giornale alla faccia dell’apparente responsabile (il Mauro), con la stessa ieratica solennità di Mosè quando consegnava le tavole della legge al popolo eletto: trattasi di lenzuolate domenicali più pesanti delle pietre del monte Sinai.Ovviamente si parla di Eugenio Scalfari, che piazza i paletti tra cui l’ansimante Mauro deve fare il proprio slalom quotidiano. Ossia negare l’evidenza del pasticcio che sta creando lo scomposto agitarsi di Renzi.