giovedì 22 giugno 2017

SOCIALISMO, PRIMA DI TUTTO UNA IDEA. C. PROCHASSON, Le socialisme est avant tout une «idée», LIBERATION, 21 giugno 2017

Ils sont nombreux les docteurs à être convoqués au chevet du Parti socialiste. Tous ont la mine sombre, ou enjouée, c’est selon. Mais tous s’accordent sur la gravité du mal qui le ronge. Les plus pessimistes ont déjà revêtu leur tenue de deuil, et annoncent le trépas. Les moins alarmistes tempèrent leur inquiétude par quelques prescriptions sévères grâce auxquelles le malade, très atteint, pourrait néanmoins recouvrer la santé. Il est vrai que depuis son surgissement comme force politique moderne à la fin du XIXe siècle, le Parti socialiste en a vu d’autres : au début des années 1880, puis au temps de l’affaire Dreyfus, en 1920 et dans les années 30. A la fin des années 60, on le disait mort et enterré. Plus près de nous encore, on se souvient de ses misérables et traumatiques résultats aux élections législatives de 1993. Philosophes, sociologues, essayistes à la plume rapide, experts aussi péremptoires qu’incertains délivrent aujourd’hui un diagnostic : «C’est le poumon !»

MIGRAZIONI. UN APPELLO IN FRANCIA. E. LOIZEAU, Nous sommes tous potentiellement un migrant, LIBERATION, 20 giugno 2017

Emmanuel Macron est désormais notre nouveau Président et je voudrais profiter de l’occasion de la Journée mondiale des réfugiés du 20 juin pour lui adresser personnellement ces quelques lignes.
Nous avons encore tous en mémoire les images des corps de ces enfants de réfugiés échoués sur nos plages. Cette sueur froide et l’envie immédiate d’effacer cela de notre mémoire.

MORALE POLITICA RELIGIONE. LA DISCUSSIONE IN FRANCIA. B. FOFANA, Un député LREM évoque «le retour de la morale» comme «le début de la charia», LIBERATION, 22 giugno 2017

Joachim Son-Forget, député La République en marche des Français de l’étranger – invité, jeudi matin, par Jean-Jacques Bourdin sur RMC à s’exprimer sur le cas Richard Ferrand – s'est lancé dans une réflexion très personnelle sur la morale en politique. «Je crois qu’on ne doit pas avoir un retour de la morale, parce que ça, c’est le début de la charia. Excusez-moi, j’utilise un peu des grands mots.» «Non, non, non, mais, non, non», l’encourage l’animateur en le priant de développer son propos – alors qu'on aurait pu s’attendre à une relance embarrassante dont il est coutumier, de type : «On peut le renouveler combien de fois, le CDD ?» (à Myriam El Khomri) ou «Al Qaeda sunnite ou chiite ?» à Nicolas Sarkozy, ministre de l’Intérieur et du Culte, en 2007. «Je crois qu’on ne doit pas avoir un retour de la morale, parce que ça, c’est le début de la charia» : la phrase prononcée par le député de 34 ans mérite pourtant que l’on s’y arrête un instant.

IL CASO DELLE SCUOLE PARITARIE IN ITALIA. SCOTTO DI LUZIO, Il Paese del sotterfugio e i controlli deboli, IL MATTINO, 22 giugno 2017

Forse il ministro della Pubblica istruzione, Valeria Fedeli, sa dove si trova Melito, grosso comune alla periferia Nord di Napoli, tra Scampia e Secondigliano. Quel che non sa, probabilmente, è che in questi giorni a Melito c’è un albergo che ospita centinaia di studenti per modo di dire, provenienti da diverse regioni italiane. 

martedì 20 giugno 2017

RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA. INSEGNARE IN INGLESE DISCIPLINE NON LINGUISTICHE. A SCUOLA CON TOTO', 20 giugno 2017

Quando chiedo a qualcuno dei contribuenti italiani se sia a conoscenza di uno dei provvedimenti della tradizione riformistica Moratti-Gelmini-Giannini sulla scuola, ossia del fatto che nell'ultimo anno del triennio superiore le discipline non linguistiche (storia, fisica, matematica, filosofia, educazione motoria, scienze, scienze umane, diritto ed economia, ecc.) debbano essere insegnate in lingua INGLESE e non in italiano, rimane sbigottito/a oppure pensa ad uno scherzo di cattivo gusto.


domenica 18 giugno 2017

ITALIA OGGI. UN PAESE -DI NUOVO- IN VIA DI SVILUPPO, 18 giugno 2017

Che cosa caratterizza, in genere, un Paese cosiddetto "in via di sviluppo"?
Una serie di contraddizioni, di fenomeni in cui si intreccia il vecchio che scompare e il nuovo che avanza:

CRISI DELLA DEMOCRAZIA. TRATTATO DI LISBONA. MODIFICHE DEL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA E DEL TRATTATO CHE ISTITUISCE LA COMUNITÁ EUROPEA, 2007.

In un articolo, una serie di promesse e proposte contraddittorie che, alla luce di quanto accaduto in questo decennio, si sono rivelate mai mantenute le prime, mai realizzate le seconde. Cercatele.
Si ricorda, per gli smemorati, che i firmatari, per l'Italia, furono ROMANO PRODI e MASSIMO D'ALEMA, rispettivamente presidente del consiglio dei ministri il primo, vicepresidente del consiglio dei ministri nonchè ministro degli affari esteri il secondo!
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«Articolo 2 
1. L'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli.

2. L'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima.

3. L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico. L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri. Essa rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo.

4. L'Unione istituisce un'unione economica e monetaria la cui moneta è l'euro.

5. Nelle relazioni con il resto del mondo l'Unione afferma e promuove i suoi valori e interessi, contribuendo alla protezione dei suoi cittadini. Contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti del minore, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite.

CRISI DELLA DEMOCRAZIA. ITALIA. IN MARCIA VERSO L'ASTENSIONE. AMMINISTRATIVE. L'ESPRESSO, 18 giugno 2017


CRISI DELLA DEMOCRAZIA. FRANCIA. IN MARCIA VERSO L'ASTENSIONE. GOVERNI SEMPRE MENO LEGITTIMATI. A. M. MERLO, Aumenterà l’astensione, Macron verso il «trionfo», IL MANIFESTO, 18 giugno 2017

Forte astensione, persino in aumento rispetto al record del primo turno (aveva superato il 50%), maggioranza schiacciante per La République En Marche (Rem), il partito di Macron, rinnovamento drastico dei deputati, balzo in avanti di presenza femminile.

sabato 17 giugno 2017

ANCORA REGOLAMENTAZIONI DELLO SCIOPERO. A. DUCCI, «Diritto di sciopero, serve una norma contro la dittatura delle minoranze, CORRIERE DELLA SERA, 17 giugno 2017

Un sistema a maglie più strette, per evitare di finire in balia di scioperi indetti da sigle sindacali minori. Lo strumento è il referendum tra i lavoratori. A suggerirlo è Pietro Ichino, senatore del Pd, e autore del disegno di legge, arenato a Palazzo Madama, che dovrebbe disciplinare le regole sugli scioperi. 

LA LEGGE SULLO IUS SOLI. LA POSIZIONE DEI CATTOLICI. S. CERNUZIO, I cattolici divisi sullo ius soli, LA STAMPA, 16 giugno 2017

I cattolici si spaccano sullo Ius soli. Da un lato le istituzioni ecclesiali da sempre impegnate per garantire dignità e diritti a stranieri e migranti, come Caritas italiana, Acli, Fondazione Migrantes (Cei) e Centro Astalli, che sperano in una rapida approvazione del ddl per l’inclusione sociale e culturale di quelli che saranno «i nostri futuri cittadini». Dall’altro frange conservatrici e tradizionaliste, voce di una fetta numericamente poco rilevante ma risonante e agguerrita su social, blog e forum cattolici che lamentano un «abbassamento di profilo» della Chiesa sotto il pontificato di Francesco, che titolano i loro editoriali con frasi del tipo: “Lo ius soli è il vero razzismo” o “Se lo ius soli diventa legge ci alleveremo il terrore in casa”. 

giovedì 15 giugno 2017

FILOSOFIA POLITICA. LA LEGGE SULLO IUS SOLI. D. FUSARO, Contro lo ius soli e la distruzione della cittadinanza, IL FATTO, 15 giugno 2017

Se fossimo nell’Amleto di Shakespeare potremmo compendiare tutto ciò che sta accadendo con le seguenti, imperiture parole: “Vi è del metodo in questa follia”. Stanno con successo riuscendo a far passare per plausibile l’inimmaginabile. Il capitale finanziario ha oggi come propria norma di sviluppo la destabilizzazione dello stabile, la precarizzazione del solido, lo sradicamento del radicato. Non vuole lavoratori tutelati, ma precari. Non vuole cittadini, ma migranti apolidi con erranza globale coatta.

lunedì 12 giugno 2017

FILOSOFIA POLITICA. CRISI DELLA DEMOCRAZIA. UN SAGGIO DI P. ROSANVALLON. G. AZZARITI, Il virus letale del potere personale, IL MANIFESTO, 10 giugno 2017

Si avverte uno scarto tra la diagnosi e la prognosi, tanto radicale la prima quanto inadeguata la seconda. Ha ragione Pierre Rosanvallon nel suo ultimo libro (Le bon gouvernement, Edition de Seuil, 2015, pp. 401) quando rileva che occorre far rientrare il potere esecutivo nei cardini della democrazia, mancando un «codice» del governo democratico. Non basta una legittimazione popolare per assicurarsi che il governo risponda alle logiche complesse della democrazia. Non è sufficiente soprattutto quando – come sempre più spesso avviene – le elezioni si risolvono in una mera investitura di potere ad un leader. Fa bene a ricordarlo in tempi in cui molti esecutivi «democraticamente» eletti stanno agendo «contro la democrazia». Oggi appare evidente il caso di Erdogan, ma se si volge lo sguardo al passato è ben noto che molte tra le peggiori dittature conquistarono il potere tramite libere elezioni (Mussolini nel 1924, Hitler nel 1933).

FASCISMO ISLAMICO. G. CALDIRON, La ragione oscurata dalla «guida suprema», IL MANIFESTO, 6 giugno 2017

Hamed Abdel-Samad è un uomo in guerra. Si muove scortato da guardie del corpo, riceve costanti minacce e il suo nome è oggetto di una fatwa e di un’accusa di «eresia» da parte dei religiosi di al Azhar. Quando, lo scorso anno, insieme alla giornalista Nazan Gökdemir ha realizzato per la tv pubblica tedesca Zdf l’inchiesta I musulmani d’Europa si è visto chiudere più di una porta in faccia. E questo malgrado il suo lavoro di studioso sia apprezzato da figure di rilievo dell’Islam europeo come l’islamologo Bassam Tibi e l’ex imam di Marsiglia, Soheib Bensheikh.

PROPOSTE PER LA SINISTRA. A. FALCONE T. MONTANARI, Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza, IL MANIFESTO, 6 giugno 2017

Siamo di fronte ad una decisione urgente. Che non è decidere quale combinazione di sigle potrà sostenere il prossimo governo fotocopia, ma come far sì che nel prossimo Parlamento sia rappresentata la parte più fragile di questo Paese e quanti, giovani e meno giovani, in seguito alla crisi, sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, della mancanza di futuro e di prospettive. La parte di tutti coloro che da anni non votano perché non credono che la politica possa avere risposte per la loro vita quotidiana: coloro che non sono garantiti perché senza lavoro, o con lavoro precario; coloro che non arrivano alla fine del mese, per stipendi insufficienti o pensioni da fame.

PRECARIZZAZIONE E FINE DEL CONTRATTO SOCIALE. M. PACINI, Ormai siamo solo cittadini 'a chiamata', L'ESPRESSO, 8 giugno 2017

Siamo a fine contratto. Lo siamo da tempo, e il rinnovo non è in vista. Una società di interinali, cittadini “a chiamata”. Pare che a questo si sia ridotta la democrazia, come ci spiegano da tempo i teorici della post-democrazia: nella chiamata alle urne si esaurisce il nostro “job” di cittadini. Una piccola performance psicopolitica che si compie nello spazio di una campagna elettorale e si chiude alla chiusura dei seggi. Anche per chi (sempre di più) non ci va.

AUTOREVOLEZZA E AUTORITA' INDICE

SOCIETA' ITALIANA E AUTORITA'. ITALIA IN CRISI DI AUTORITA'. E. GALLI DELLA LOGGIA, Riscoprire in Italia il senso dell’autorità, CORRIERE DELLA SERA, 6 gennaio 2017


martedì 6 giugno 2017

LE POLITICHE DEL FUTURO CHE AVANZA. PARLA PAOLO GENTILONI

"Proprio per rispondere a questa sfida il tema centrale del G7 a presidenza italiana
sarà COSTRUIRE LE BASI DI UNA FIDUCIA RINNOVATA.
Con un'azione che si sostiene su tre pilastri:
la tutela dei cittadini dai rischi;
l'impegno a favore della sostenibilità economica, ambientale e sociale per ridurre
le diseguaglianze;
uno sforzo globale per sostenere l'innovazione e il lavoro nell'era della
nuova rivoluzione della produzione".




LA SCUOLA ITALIANA NELLE MACERIE. D. MARAINI, La scuola sopravvive grazie ai prof motivati, CORRIERE DELLA SERA, 5 giugno 2017

«Cosa vorresti fare da grande?». «Il calciatore». «E tu» ? chiedo a una bambina di una scuola di periferia: «Miss Italia». Spesso ricevo queste risposte dai ragazzi delle medie. Naturalmente ce ne sono tanti altri, già consapevoli e spesso, non a caso buoni lettori, che invece dicono di volere fare il giornalista, il medico, lo scienziato, il ricercatore, ecc,.. Ma il mito del successo e del guadagno facile è diffuso. Si ritiene che sapere dare un calcio al pallone sia già la garanzia di un futuro di popolarità, di esibizioni internazionali e di compensi favolosi. Ancora più adulatoria e fasulla l’illusione delle ragazze che sognano di vincere un concorso di bellezza che le introdurrà rapidamente nel mondo del cinema e della pubblicità. Hanno imparato che il talento conta poco, lo studio, la disciplina, la competenza portano solo povertà e frustrazione. La bellezza invece può essere un buon strumento per ottenere qualcosa che il mondo del mercato offre con apparente facilità: soldi e successo, un binomio perverso e ingannevole. Ma chi mette loro in testa questi miti fasulli? I vari schermi che infestano la nostra vita: quel rettangolo magico in cui tutto sembra facile e alla portata di mano, in cui i corpi contano più dei pensieri e delle parole, in cui il feticcio del successo appare come un diamante alla portata di ogni mano appena un poco scaltra e lesta.

domenica 4 giugno 2017

FILOSOFIA POLITICA. NEOLIBERISMO. D. HARVEY, David Harvey: Il neoliberismo è un progetto politico, RIFONDAZIONE COMUNISTA, 27 agosto 2016

Dalla rivista americana Jacobin pubblichiamo la traduzione di un’intervista a David Harvey sul neoliberismo. 

LA MORTE DELL'UNITA' DI GRAMSCI E L'INDIFFERENZA DEL PD. R. CICCARELLI, Macaluso: «Non chiamatela Unità: a Renzi non serve un giornale di partito» Intervista con E. Macaluso, IL MANIFESTO, 4 giugno 2017

La Piesse, che detiene la quota di maggioranza della società editrice dell’Unità insieme a Eyu che fa capo al Partito Democratico, ha interrotto le pubblicazioni del quotidiano.


LA SCUOLA DEL PARTITO DEMOCRATICO NEL SEGNO DEL PEGGIOR NEOLIBERISMO. UNITA' ONLINE, 12 marzo 2017

Francesca Puglisi, una delle coordinatrici del seminario “Il potere del sapere. Capitale umano, scuola, università, ricerca”, ci racconta i temi che sono stati affrontati e quali proposte sono arrivate dai partecipanti

Guarda e, soprattutto, ascolta:
http://www.unita.tv/focus/lingotto-17-la-sintesi-del-workshop-su-scuola-e-universita/

E intanto l'Unità muore nell'indifferenza del PD!

venerdì 2 giugno 2017

FILOSOFIA POLITICA. INTERVISTA CON S. ZIZEK. L. MASTRANTONIO, Žižek: assurdo temere l’automazione La scienza è l’orgoglio dell’Occidente, CORRIERE DELLA SERA, 2 giugno 2017

Il filosofo sloveno Slavoj Žižek si dichiara in ostaggio della Norvegia, confinato nelle isole Svalbard, dove è stato in vacanza e da dove, in un certo senso, non è mai tornato. «Non voglio sembrare paranoico, ma ogni volta che apro la mia casella di posta elettronica o vado su un motore di ricerca spuntano fuori offerte di viaggio, sconti per hotel, suggerimenti su cosa fare in Norvegia. Ci sono stato con mio figlio, un bel viaggio, sì, ora è finito! Cosa voglio dire? Non ci rendiamo conto di quanti dati regaliamo e quanto siamo spiati dalle grandi aziende digitali», racconta al «Corriere» Žižek, di cui è uscito da poco il saggio Disparità (Ponte alle Grazie) e che sta per pubblicare con lo stesso editore un altro libro, Il coraggio della disperazione, che esce il 15 giugno in coincidenza con la partecipazione del filosofo al premio Hemingway di Lignano Sabbiadoro, da lui vinto quest’anno.