sabato 27 agosto 2016

TERREMOTO E POLITICA. LA LEZIONE INASCOLTATA DI ROUSSEAU. M. PROSPERO, La catastrofe politica, IL MANIFESTO, 26 agosto 2016

Un terremoto è anche una grande questione politica. Ma non lo è nel senso che su una tragedia si possono ricamare meschine operazioni di marketing, con bande musicali al seguito, annunci di ricostruzioni miracolose e plastico avveniristico delle new town illustrato nella quarta camera, quella di Vespa. Si illude in maniera grossolana il governo se pensa di aver trovato ad Amatrice il suo Abruzzo. Cioè calcola di approfittare delle macerie per sviluppare un nuovo episodio di ingegneria della comunicazione, utile solo per la consacrazione del nuovo leader del fare che si spende in narrazioni in vista del referendum costituzionale.

martedì 23 agosto 2016

LA SINISTRA E GLI ALBERI GENEALOGICI. C. CUCCINIELLO, Figli di..., L'ESPRESSO, 22 agosto 2016

Da molti anni, trovo ridicola la reverenza del contro sinistra italiano verso uno sparuto gruppo di famiglie ritenute portatrici sane del gene dell'ortodossia sinistroide. Cognomi, famiglie, alberi genealogici che - per un motivo o l'altro - vengono ritenuti i capisaldi dell'aristocrazia della sinistra italiana, perché alla loro origine ci sono personaggi che - mi ripeto - per un motivo o l'altro hanno contribuito alla storia stessa della sinistra italiana: partigiani, intellettuali, giornalisti, scrittori, membri delle Camere durante le prime legislature repubblicane.

domenica 21 agosto 2016

UNIVERSITA' IN ITALIA. N. FERRIGO, La burocrazia soffoca la ricerca universitaria. E il merito ancora non si vede, LA STAMPA, 21 agosto 2016

Lo spauracchio è investire più risorse e tempo nel valutare la ricerca, che nella ricerca stessa. A partire dalla riforma Gelmini del 2010, il sistema universitario ha adottato una corposa serie di meccanismi di controllo dei professori, che spaziano dalla produzione di articoli scientifici all’esame della didattica, sia con visite di docenti esterni che con questionari per gli studenti. Il tutto corredato da una certosina raccolta di dati su iscritti e risultati. L’obiettivo, riconosciuto dal mondo accademico come nobile e necessario, è rendere la macchina universitaria più trasparente, e premiare il merito. Il problema però è che il tutto si traduce in una marea di scartoffie, che ingombrano le scrivanie dei docenti universitari più dei manuali.  

giovedì 18 agosto 2016

DOVE SIAMO FINITI. MORTE DELLA POLITICA E TRIONFO DELLO SPIRITO IMPRENDITORIALE. P. VOZZA, Imprenditore di te stesso, la politica non serve, IL MANIFESTO, 18 agosto 2016

In un recente articolo (il manifesto, 1 agosto 2016),Valentino Parlato, con rigorosa tenacia, auspicava che il giornale offrisse gli strumenti per uscire dall’«attuale passività»(figlia di una formidabile, pervasiva morte della politica), sollecitando una discussione capace di mobilitare e di aprire una battaglia culturale e politica. Si richiamava una diagnosi di Alberto Burgio, secondo cui la scomparsa della politica è dovuta al suo essere ridotta a pura – e perciò cattiva – «amministrazione dell’esistente». Lo spietato confronto col passato (nel quale «c’erano il Pci di Togliatti, il Psi di Nenni, il Pri di La Malfa e anche la Dc di De Gasperi» e nel quale «anche Tv, stampa quotidiana e pure l’editoria» contribuivano in varia misura alla «vitalità della politica») non voleva avere alcun effetto nostalgico, ma stimolare ancor più l’analisi critica del presente.

lunedì 15 agosto 2016

DOVE SIAMO FINITI. GENERAZIONI A CONFRONTO E PENSIERO UNICO. C. FRECCERO, Il pensiero unico e i millenials, IL MANIFESTO, 11 agosto 2016

Stanno tornando parole che fanno scandalo: colpo di stato, mancanza di libertà, abolizione del pluralismo, limiti alla libertà di espressione. E, dal punto di vista del pensiero unico, fa scandalo che facciano scandalo. Perché se pensiero unico è, il dissenso non è. La maggioranza ha sempre ragione. E la minoranza deve farsi maggioranza per prendere la parola. C’è poi un ulteriore paradosso. Una frattura generazionale totale per cui, se uso parole come “pluralismo” o “dissenso” esse vengono percepite come valori da chi ha la mia età.

giovedì 11 agosto 2016

COSTI DELLA POLITICA E STIPENDI DEI PARLAMENTARI. M. PUCCIARELLI, Il deputato "comunista" di Sel contro il taglio agli stipendi degli onorevoli: "Non siamo mica metalmeccanici", LA REPUBBLICA, 11 agosto 2016

MILANO - La frase suona doppiamente infelice se messa in bocca a un parlamentare di Sinistra Ecologia e Libertà, per una vita nel Pci e poi in Rifondazione Comunista: "Non siamo lavoratori subordinati dell'ultima categoria dei metalmeccanici! Da uno a dieci noi chi siamo?". A pronunciarla in aula nei giorni scorsi è stato Arcangelo Sannicandro, avvocato e deputato pugliese, e non in pochi nel suo partito hanno subito rilevato l'inopportunità del paragone per chi, in teoria, è cresciuto a pane e classe operaia (o braccianti agricoli, come nel caso di Sannicandro). Il contesto del suo intervento era la risposta a un ordine del giorno dei Cinque Stelle, i quali chiedevano all'Ufficio di presidenza di ridurre l'indennità di carica dei deputati da 10mila euro lordi a 5mila, al netto dei rimborsi per la diaria e per l'esercizio del mandato: in sostanza, il passaggio da 5mila euro netti a 3.200.

SISTEMI POLITICI ED EDUCAZIONE. I VALORI DELL'ISIS. M. SERAFINI, Libri di testo, precetti religiosi e violenza: dentro le classi dell’Isis, CORRIERE DELLA SERA, 11 agosto 2016

Da tempo Isis investe energie nella propaganda che ha come target i bambini.Applicazioni per insegnare l’alfabeto con i nomi delle armi, filmati e immagini che li mostrano in uniforme da soldati. Ma c’è anche un lavoro capillare di lavaggio del cervello e indottrinamento che viene portato avanti ogni giorno nelle scuole dei territori occupati in Siria, Iraq e Libia. L’obiettivo naturalmente non è solo allevare e crescere nuovi cittadini del Califfato. Soprattutto a causa delle sconfitte militari Isis ha bisogno di nuovi soldati. Da usare, all’occorrenza negli attacchi kamikaze o anche in battaglia. L’ultimo esempio, un ragazzino all’incirca di 10 anni fatto morire martire nella zona di Salah al Din, in Iraq.

LE MIGRAZIONI DALL'AFRICA. D. QUIRICO, Viaggio coi migranti sui pick up stracolmi attraverso il Sahara, LA STAMPA, 7 agosto 2016

Vedi! Siamo arrivati Migrante, finalmente: tu e io, insieme, ad Agadez, la città di tutti i traffici, il crocevia di ogni cosa, l’inizio della speranza, forse; il tuo golgota di sabbia, certamente. Sì. Siamo arrivati in tempo per il lunedì, il giorno del Grande Convoglio. È stato davvero un lungo viaggio, due giorni in bus per salire da Niamey. Tanto, troppo. Forse hai ragione, questa è la saggezza che cerchi, invano, di infonderci: la sofferenza ci fa vivere il tempo minuziosamente, un attimo dopo l’altro. So che per te esiste. Per gli altri, per quelli che non soffrono, scivola via e forse non vivono nel tempo, non ci sono mai vissuti. Siamo saliti insieme sul piccolo bus sgangherato, io e i tuoi giovani compagni. Silenziosi, esitanti, sì anche sospettosi l’uno degli altri. 

giovedì 4 agosto 2016

GENOCIDIO ROM. ANNIVERSARIO. P. GONNELLA, 2 agosto. Nel silenzio ricordiamo il genocidio 'rom', L'ESPRESSO, 3 agosto 2016

C’è un genocidio che è spesso rimosso dalle democrazie contemporanee. È il genocidio di rom e sinti durante il nazismo. Tra il 1933 e il 1945 si stima che furono sterminati tra 500 mila e 1 milione e mezzo di persone di origine rom e sinti. Non sempre si studia a scuola, raramente è un genocidio ricordato dalle istituzioni.
https://www.ushmm.org/wlc/it/article.php?ModuleId=10005219